Pubblicato il Gennaio 23rd, 2024 | Da Redazione Russia News
0Motor Bike Expo 2024
Più o meno da una ventina d’anni a questa parte le fiere sono state messe in discussione da molti esperti di marketing alcuni dei quali addirittura sostenevano che il rapporto fra spesa e resa fosse sempre meno favorevole alle fiere e che queste non fossero più quei formidabili momenti di mercato che erano stati addirittura per molti secoli.
Sicuramente negli ultimi trent’anni il ruolo delle fiere ha subìto molti cambiamenti passando da quello iniziale di eventi dedicati alla mera compravendita di beni e servizi, a quello di presentazione di nuovi prodotti e poi, in tempi più recenti, di incontro con la clientela, sia acquisita che potenziale, allo scopo di promuovere un’immagine aziendale positiva come base di partenza per rapporti commerciali.
Insomma limitarsi ad esporre prodotti non basta più. Per quelli, definiamoli così, tecnici occorre mostrarne l’impiego con immagini ed audiovisivi accattivanti e in grado di avere presa sulla fantasia del visitatori. Più o meno lo stesso concetto si applica al mondo dei prodotti ludici come le motociclette, anzi per questi prodotti è necessario agire ancor di più sull’immaginazione del pubblico e stimolarne la fantasia quanto ad impiego ed identificazione dei singoli visitatori nei modelli di comportamento presentati. Il motociclista in tuta di pelle e con moto sportiva ama sentirsi simile agli idoli delle piste, ma ci sono anche altre categorie di appassionati delle due ruote quali quelle dei mototuristi oppure dei cercatori di avventura sulle strade e le piste di paesi lontani e ancora non contagiati dal cosiddetto progresso. Non scordiamo poi i cafe racer (praticamente quelli che in Italia definiamo come i motociclisti da bar) cioè quelli che la moto amano usarla sul corto raggio e unicamente per il piacere di guidarla e magari farla ammirare agli amici. E che dire dei lupi solitari a lungo raggio, quelli che da soli o al massimo con un altro amico motociclista fanno quei viaggi da sogno verso destinazioni come Capo Nord, il Cabo Finisterre o addirittura altri continenti?
La motocicletta attira molti tipi di persone. I motivi sono tanti ed ognuno ha le proprie ragioni per avvicinarsi a questo mezzo più difficile da guidare e meno comodo di un’automobile, ma certamente capace di suggerire di partire a caccia di avventure che difficilmente in auto si vorrebbero fare. Se vogliamo parlare di lunghi viaggi, certamente ce ne sono di quelli avventurosi come il Mongol Rally, un rally non competitivo quanto a velocità dove basta arrivare a destinazione a Ulan Bator guidando una vettura di serie che deve avere almeno vent’anni e non essere di cilindrata superiore ai 1300 cc. Ma lì le ruote sono quattro e c’è chi sentirebbe di averne due di troppo, quindi meglio la moto. Ci sono molti casi di viaggi impensabili per i motociclisti medi, ma tutti ampiamente documentati, a partire dal giro del mondo che il giornalista e scrittore britannico Ted Simon fece nel corso di quattro anni a partire dall’Ottobre 1973 e che dalla Gran Bretagna lo portò in Africa poi in America Latina, Australia, Nuova Zelanda, Sud Est Asiatico, India, Afghanistan, Pakistan, Nepal, Turchia e di nuovo in Europa… e intanto era arrivato il 1977: ben quattro anni di viaggio!
Un altro personaggio noto che affrontò un lungo viaggio in moto fu Ernesto Che Guevara che passò sette mesi viaggiando nel continente sudamericano con un amico su una vecchia Norton ribattezzata “Poderosa” forse per darsi fiducia prima di avventurarsi nel loro viaggio.
Dopo questa breve digressione sui grandi viaggi in motocicletta torniamo al MEB 2024 per dire che la manifestazione ha centrato pienamente l’obbiettivo in quanto ha offerto ai numerosissimi visitatori un quadro onnicomprensivo del mondo della moto così com’è oggi. Fra gli espositori, oltre ai costruttori di motociclette, c’erano infatti fornitori di abbigliamento tecnico per motociclisti, di ricambi per la personalizzazione delle moto, di accessori e molto altro ancora, ma ciò che più spiccava era l’enfasi sulle moto customizzate, cioè quelle create da esperti artigiani partendo da moto standard, e sulle agenzie turistiche specializzate nell’organizzazione e gestione di viaggi per gruppi di motociclisti.
Ecco quindi che al MEB 2024 si sono potute ammirare moltissime moto customizzate, da quelle arricchite da accessori e decorazioni particolari, a veri e propri pezzi unici da amare per il loro fascino oltre che da guidare. Anche le agenzie turistiche specializzate in viaggi per motociclisti appartengono a quell’offerta di tutto ciò che scatena la fantasia. Proprio qui sta il punto: la moto è soprattutto un simbolo di libertà e, all’estremo, di fuga dai lacci della quotidianità, quindi cosa ci può essere di meglio di moto e viaggi unici nel loro genere? Proprio questo è ciò che sempre di più cercano i motociclisti: divertimento, bellezza, evasione e vivere un sogno, sia esso sulle strade di casa o su quelle verso il Kazakistan, cavalcando le più belle moto di serie o una moto customizzata fatta apposta per loro.
Tutto questo era a portata di sguardo al MEB 2024 e per questo il pubblico è stato tanto numeroso. Al momento di pubblicare questo articolo non sono ancora disponibili i dati ufficiali sul numero dei visitatori ma l’affollamento dei padiglioni durante la nostra visita conferma un pieno successo a riprova della vitalità del settore e della validità della manifestazione.
Alberto Bertoni