Pubblicato il Agosto 19th, 2019 | Da Redazione Russia News
0IN USA IL TENNIS MONDIALE PARLA RUSSO: DANIIL MEDVEDEV TRIONFA A CINCINNATI
Il tennista russo batte in finale il belga David Goffin e trionfa al Western & Southern Open conquistando il primo Master 1000 in carriera. Nel tabellone femminile finale raggiunta per una spettacolare Svetlana Kuznetsova.
Cincinnati – (USA) La stagione sull’erba si era conclusa con più di qualche rammarico per Daniil Medvedev, consapevole di aver probabilmente lasciato qualcosa per strada. La rimonta subita dal francese Simon durante la semifinale ai Queen’s Club Championships e quella al terzo turno di Wimbledon, in cui si era fatto rimontare dal belga David Goffin dopo essere stato per due volte avanti di un set. Ma Daniil non si è scomposto, ha continuato a lavorare sodo e si è presentato ai nastri di partenza della stagione nordamericana in condizioni psicofisiche perfette. Due finali consecutive (il Citi Open di Washington e la Rogers Cup) e poi Cincinnati. Al Western & Southern Open, dopo il derby di semifinale in terra canadese vinto con Khachanov, si è ritrovato di nuovo un connazionale lungo il cammino: Andrey Rublev, che agli ottavi aveva compiuto l’impresa eliminando Sua Maestà Roger Federer.
Daniil si è imposto nettamente (6-3, 6-2) in poco più di un’ora di partita, ragggiungendo la semifinale che gli ha riservato il terzo incontro del 2019 contro il numero 1 al mondo, Novak Djokovic. A gennaio, negli ottavi di finale agli Australian Open, il serbo si era imposto in quattro set, ma Daniil aveva disputato un ottimo match, risultando l’unico giocatore a mettere in difficoltà Nole in tutto il torneo. Ad aprile, invece, all’inizio della stagione su terra, era stato il russo a sorprendere Djokovic superandolo in tre set ai quarti di finale del Master monegasco. Pronostici naturalmente a favore del numero uno del mondo che sembrano concretizzarsi già alla fine del primo parziale, con il serbo che vince il set senza concedere palle break e strappando il servizio a Medvedev nell’unica opportunità avuta nel corso del sesto gioco. Quando nel quinto gioco della seconda partita Daniil si trova a fronteggiare un’altra palla break, la sensazione è che possa calare il sipario, ma il russo, fino a quel momento impotente nel contrastare la risposta di Djokovic sulle seconde di servizio, decide di rischiare in battuta anche quando la prima non entra. Il risultato è che Medvedev mette in campo seconde che viaggiano a quasi 200 km/h ed il serbo non riesce più a trovare le contromisure. Anche perchè Daniil inizia a crescere in fiducia e alla fine ribalta la partita: 3-6, 6-3, 6-3. Una prestazione maiuscola del russo, sottolineata anche da Nole con le congratulazioni a fine match, che vince la partita numero 13 sulle ultime 15 disputate e raggiunge la terza finale consecutiva.
Ad attenderlo all’ultimo atto in finale, il belga David Goffin, uscito vincitore dalla semifinale con il francese Gasquet (6-3, 6-4), raggiunta senza neanche scendere in campo, in seguito al ritiro del giapponese Nishioka nei quarti di finale. Un percorso agevolato poi da una parte di tabellone (quella bassa) ritrovatasi priva dei suoi protagonisti annunciati, in seguito ai ritiri di Rafael Nadal (testa di serie numero 2), e Dominic Thiem (testa di serie numero 4). Il belga (che vanta un best ranking come numero 7 del mondo raggiunto nel 2017) arriva anche lui in ottima forma, con 12 successi nelle ultime 15 partite giocate e qualche risultato importante: i quarti di finale raggiunti a Wimbledon e la finale raggiunta ad Halle (sconfitto da Roger Federer). Due i precedenti, tutti nel 2019, entrambi a livello slam: il successo recente del belga nel terzo turno dei Championships e quello del russo, arrivato al terzo dei turno degli Australian Open.
Primo set – Si parte con il russo al servizio che nei primi due turni di battuta è semplicemente perfetto e non concede neanche un punto al belga in risposta. Poi, nel quarto game, Medvedev ottiene il break che confema mantendendo il servizio nel game successivo: 4 ad 1 e set che sembra indirizzato. Goffin sembra subire il colpo, ma nel settimo gioco reagisce e, complice un doppio fallo del russo, si conquista due palle break consecutive strappando con il servizio a Daniil e riaprendo il set. Nel game successivo un errore del belga consegna al russo la possibilità dell’immediato contro break, ma Daniil spreca l’opportunità spedendo il dritto in corridoio; altro errore di Goffin, stavolta con il rovescio ed altra possibilità del controbreak per il russo che però manda in rete il tentativo di variazione con il dritto in lungolinea. Scampato il pericolo il belga non sbaglia più ed aggancia Medvedev sul 4 pari. Entrambi sentono la pressione della posta in palio ed il gioco fatica a decollare. Al servizio nessuno dei due concede più nulla e si va spediti al tie break. I primi quattro punti avvengono contro il servizio. Daniil è il primo ad invertire la tendenza: 3 a 2. Goffin fatica a tenere lo scambio e prova ad uscirne ostinatamente con la smorzata, ma il russo è attento e vince il duello a rete: 4 a 2. Il belga prova allora con il serve and volley ma Medvedev trova il passante vincente: 5 a 2 e due servizi a disposizione per chiudere il parziale; un diagonale di rovescio vale quattro set point consecutivi. Goffin annulla il primo con un passante, ma poi spreca tutto con un doppio fallo che regala il set al russo.
Secondo set – Goffin fatica a trovare la prima e le conseguenze non tardano a manifestarsi: un rovescio out del belga consegna al russo tre palle break consecutive; annulla la prima con una palla corta ma poi spedisce in rete il dritto e consente a Medvedev di strappargli il servizio in apertura. Con un set ed un break di vantaggio Daniil cresce in convinzione e diventa implacabile nei propri turni in battuta. Nei primi quattro turni al servizio del secondo parziale Daniil vince tutti (venti) i punti giocati. Goffin cresce in battuta, ma praticamente si gioca solo sui suoi turni. Nel decimo e decisivo game Medvedev serve per il match. Goffin cerca il tutto per tutto e con coraggio va a rete a prendersi i primi due punti in risposta di tutto il set: 0-30; ace del russo: 15-30; Daniil prova una palla corta, ma il belga ci arriva e si conquista due palle break consecutive: 15-40; Medvdev sbaglia la prima di servizio e si ritrova a fronteggiare la prima delle due palle break con una seconda che decide di forzare cercando la traiettoria esterna: 30-40; C’ ancora una palla break da fronteggiare, ma Daniil si affida al suo colpo migliore: infila tre ace consecutivi e chiude il match 7-6 (3), 6-4 in un’ora e quarantuno minuti di gioco, conquistando il quinto titolo in carriera, il primo di categoria Master 1000.
Un successo che certifica una crescita esponenziale del russo che da un anno a questa parte, come un treno in corsa, ha iniziato una scalata ai vertici silenziosa, senza dar troppo nell’occhio, senza acuti, ma costante ed inarrestabile. Fra una settimana, a New York (dove arriverà con il suo best ranking, la quinta posizione mondiale) nell’ultimo slam stagionale, bisognerà fare i conti anche con lui.
Nota di grandissimo merito per una spettacolare Svetlana Kuznetsova che solo in finale è stata battuta da Madison Keys , dopo aver compiuto l’impresa di superare in semifinale l’australiana Ashleigh Barty, numero uno del tabellone, numero uno della race e trionfatrice quest’anno al Roland Garros.
Stefano Tardi