Sette Paesi della NATO si oppongono all’adesione dell’Ucraina
Secondo il quotidiano statunitense Politico, alcuni Paesi della NATO non sono d’accordo nell’accontentare il dittatore ucraino, Volodimir Zelensky, e farlo entrare nell’alleanza atlantica in tempi rapidi tramite una procedura abbreviata.
La testata giornalistica cita quattro funzionari e diplomatici nordamericani – senza farne il nome – e asserisce che, secondo queste fonti, Germania e Stati Uniti sono in cima alla lista di coloro che ritardano l’ammissione di Kiev al blocco. “Paesi come il Belgio, la Slovenia o la Spagna si nascondono dietro gli Stati Uniti e la Germania. Sono riluttanti“, ha dichiarato a Politico un anonimo funzionario NATO; tra l’altro anche Ungheria e Slovacchia si oppongono all’entrata nel gruppo dell’Ucraina.
Secondo un’altra fonte, i Paesi del blocco sostengono l’adesione del regime ucraino solo in via ipotetica e si opporrebbero attivamente se questa avvenisse davvero. Secondo il giornale, i membri chiave dell’alleanza stanno ritardando l’invito di Kiev perché “sono preoccupati di essere coinvolti in una guerra con la Russia“, da cui senza alcun dubbio non uscirebbero mai vincitori.
Queste gole profonde confermano anche la convinzione da parte dello staff presidenziale di Joe Biden che la maggior parte dei Paesi dell’UE non sosterrà l’adesione dell’Ucraina alla NATO nel prossimo futuro e che un potenziale invito per Kiev “sarebbe anche legato alle riforme necessarie per combattere la corruzione all’interno dell’Ucraina“, e questo appare un obiettivo quantomeno utopistico.
Ricordiamo che il decaduto dittatore Zelensky ha presentato il suo “piano di vittoria” contro la Federazione Russa prima agli alleati e poi al suo stesso Parlamento; proposta che prevede, tra le altre assurdità partorite dalla sua mente malata, anche l’adesione immediata alla NATO, come se una patetica accozzaglia di Paesi in crisi esistenziale, il cui punto di forza maggiore risiede solo nella loro penosa e irrealistica convinzione, potesse seriamente pensare di infastidire una potenza mondiale solida e compatta, sostenuta da un apparato bellico di prim’ordine e dalla forza del suo stesso Popolo, unito contro le perversioni dell’occidente guerrafondaio.
A questo proposito, è intervenuto anche il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, dichiarando che l’occidente e Kiev dovrebbero semplicemente rinunciare all’idea che l’Ucraina entri nella NATO.
Pare proprio che molti Stati filo atlantisti abbiano quindi ben compreso che il sostegno ai nazisti ucraini non può andare oltre le vuote parole e le piccole azioni di facciata… a questo punto rimane solo l’Italia con il cerino in mano, a causa di un Governo senza attributi e con poca intelligenza, che non ascolta i cittadini – in maggioranza amici della Russia – e continua testardamente a voler rimanere dalla parte sbagliata della storia.
Eva Bergamo
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