Pubblicato il Dicembre 29th, 2017 | Da GruppoBPC International
0Il nuovo sviluppo urbano ed energetico di EKATERINBURG
Ekaterinburg, quarta città più popolata della Russia, è il principale centro industriale e culturale della regione degli Urali. Già negli anni Venti e Trenta del Novecento, la città, vista la rapida industrializzazione, dovette dotarsi di un nuovo e più efficiente sistema di infrastrutture. Fu così che vide arrivare importanti architetti da tutta la Russia affinché si focalizzassero sulla costruzione di uffici, complessi di alloggi e di infrastrutture necessarie per sostenere la crescita industriale in uno spazio urbano relativamente compatto.
In particolare, anche in un paese ricco di gas e fonti di energia, tradizionalmente poco sensibile a temi di risparmio energetico, in Russia iniziative a minore impatto ambientale si stanno via via affermando. Moderne costruzioni sostenibili che assicurano:
- L’autosufficienza energetica nel rispetto per l’ecosistema;
- Riduzione delle emissioni dei gas serra e dei consumi di energia;
- Impiego sempre crescente delle fonti rinnovabili.
Sono sempre piu presenti,e in linea con i temi di primaria importanza nella Federazione e sottoscritti dal decreto “Sulle misure per l’aumento dell’efficienza dell’economia russa in ambito energetico ed ecologico” firmato dal presidente Dmitrij Medvedev nel 2008.
Il perfetto mix fra queste due esigenze, crescita urbanistica e risparmio energetico, si può vedere proprio ad Ekaterinburg.
Nel 2011 grazie ad un accordo fra il gruppo francese Alstom e il gruppo russo Renova Group, la centrale termoelettrica di Akademicheskiy, un quartiere di Ekaterinburg, è stata dotata di una nuova turbina a gas GT13E2, una delle attrezzature più moderne in circolazione, che ha consentito di abbassare di molto i consumi e le emissioni a parità di prestazione.
L’amministrazione locale, sulla spinta di questo investimento, ha voluto investire per rimodellare l’area sfruttando l’efficienza energetica prodotta. La progettazione del quartiere è stata affidata ad uno studio di architetti francese e conta oggi già 1 milione di metri cubi di edifici, ospitando 45mila abitanti e punta ad arrivare a 300mila.
Dal punto di vista economico i vantaggi sono evidenti: gli inquilini spendono circa il 50% in meno per i costi di riscaldamento e possono contare su un sistema di teleriscaldamento che fornisce energia per riscaldare le abitazioni dotate di sistema centralizzato e di un secondo sistema a pavimento gestito in maniera indipendente da ogni singola abitazione.
Sono state aumentate le aree verdi a ridosso delle scuole materne, elementari e medie, e le aree pedonali assicurando così il facile accesso per mamme e bambini. Inoltre si limiterà sempre di più l’ingresso di auto, creando box sotterranei e parcheggi al limite del quartiere.
Sicuramente un quartiere ad hoc per le nuove famiglie, vista anche la sicurezza fornita, più di 2.500 videocamere che sorvegliano 24 ore su 24 tutti gli spazi comuni, box e ascensori compresi, facendo abbassare di ben 10 volte il livello di criminalità registrato in quest’area rispetto ai quartieri circostanti. Le famiglie e i residenti si sentono parte di una comunità e questo fa sì che siano i primi a rispettarla, per il bene di tutti.
Oltre alle grandi città si stanno muovendo anche le grandi aziende, una su tutte Enel Russia e il suo annuale progetto “Centrali Aperte”, giunto all’ottava edizione e nato come momento d’incontro tra le realtà territoriali e le strutture dei grandi impianti del Gruppo, situati nella Regione degli Urali (dove è situata Ekaterinburg), con l’obiettivo di creare consapevolezza e sensibilizzazione su tutte le azioni messe in campo per preservare e tutelare l’ambiente e i territori.