Pubblicato il Aprile 8th, 2016 | Da admin
0SAN MARINO E BESLAN: UN LEGAME DI PACE
Arrivi a San Marino per una visita di un paio di giorni. La capitale della Serenissima si erge maestosa nonostante le sue ridotte dimensioni. L’intera Repubblica ha un’estensione totale di 61,19 km2. Nel centro, un dedalo di strade e negozi, ristorantini, musei, con le torri a fare da sfondo.
Poi, capita di imbattersi in una statua di bronzo. E’ un bambino, nudo, con un paio di slip. Può sembrare un bambino arrabbiato, uno dei nostri figli che mette in scena il capriccio supremo. Poi ci si avvicina, e si scopre che la statua, del 2005, opera di Renzo Jarno Vandi e facente parte del Museo all’Aria Aperta, ha un nome che evoca tragedia: Il Bambino di Beslan.
E allora, improvvisamente, quel bimbo di bronzo non sembra più arrabbiato, ma disperato.
Il centro storico della città di San Marino è, insieme al Titano, tra i patrimoni dell’umanità del’Unesco, in quanto “testimonianza della continuità di una repubblica libera fin dal 13mo secolo”. Una repubblica coraggiosa, e il cui coraggio si esplica anche oggi, nell’esporre, pubblicamente, tra le mete del turismo di diletto, il simbolo di una delle pagine più tristi della storia degli ultimi anni.
Non ci sarà un solo turista che, passando di fronte all’opera, non ricordi le immagini che tutto il mondo ha visto tra il 1 e il 3 settembre 2004, quando, nella cittadina dell’Ossezia del Nord, Repubblica della Federazione Russa situata nel Caucaso del Nord, circa 1200 persone furono sequestrate da un commando di separatisti islamici ceceni all’interno della scuola Numero 1. Ci furono spari, esplosioni, rilasci, fino al tragico epilogo dello scontro a fuoco con i militari russi e il conto delle vittime: 331, tra cui 186 bambini, piccoli studenti, a volte piccolissimi.
Renzo Jarno Vandi, classe 1974, è sammarinese. Nel momento della donazione della sua opera, che raffigura, in scala reale, il bimbo Georg Ilyin, ispirato ad uno scatto fotografico, aveva sottolineato come proprio conservare il ricordo di quella tragedia e di tutte le tragedie possa aiutare ad evitare il rischio di ripeterle.
Il legame tra San Marino e Beslan non è terminato con l’esposizione della toccante scultura, il 12 settembre 2014, ad esempio, è stata opitata una delegazione di capi di delegazione di Beslan coinvolti in una serie di iniziative, che hanno visto anche una mostra collettiva di 8 pittori e grafici di Beslan e un docu-film, BESLAN-MEMORIA, realizzato e prodotto in Ossezia in cui si parla del Titano e della solidarietà nei confronti delle famiglie colpite dalla tragedia.
Barbara Cassani