Il presidente brasiliano Lula definisce i BRICS un’alternativa strategica al FMI e alla Banca Mondiale
I BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) rappresentano una piattaforma strategica alternativa per rafforzare la cooperazione tra i paesi in via di sviluppo mentre le tradizionali istituzioni di gestione dell’economia internazionale perdono credibilità, ha detto ieri il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva.
“La mancanza di uguaglianza e gli squilibri nella gestione del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale sono inaccettabili. In mezzo a questa inerzia sono emersi i BRICS, che sono una piattaforma strategica per promuovere la cooperazione tra i paesi in via di sviluppo“, ha affermato Lula alla 78ma sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
La recente decisione presa dal gruppo dei cinque paesi di invitare nuovi membri a cooperare nel formato BRICS dopo il vertice di Johannesburg di agosto aiuta a “rafforzare gli sforzi per un ordine che rifletta il pluralismo economico, geografico e politico del 21° secolo“, ha affermato il presidente brasiliano. “Siamo una potenza che lavora per stabilire un commercio globale più giusto alla luce della grave crisi delle istituzioni multilaterali“, ha sottolineato.
La decisione di far diventare Argentina, Egitto, Iran, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita ed Etiopia membri a pieno titolo dei BRICS è stata presa al vertice dei BRICS che si è svolto a Johannesburg sotto la presidenza del Sud Africa alla fine di agosto. L’adesione avrà effetto dal 1 gennaio 2024.
RED
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