Pubblicato il Marzo 7th, 2017 | Da Redazione
0Fake news anti Russia e morti sospette
Da qualche giorno sul sito del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa è stata creata una sezione dedicata allo smascheramento delle notizie false riguardanti la Russia e i suoi funzionari, dove vengono citati gli errori, voluti o meno, da parte della stampa occidentale nel riportare le informazioni.
Questo è un ottimo segnale, non solo rivolto al mainstream russofobo, che si trova suo malgrado costretto a rimodulare i criteri con cui cerca di screditare la Russia, ma anche agli stessi cittadini della Federazione, che possono contare su un Governo attento a tutelare gli interessi del Paese e di chi lo abita.
Perché il rischio è che, a forza di ripetere una bugia, poi questa venga percepita come cosa reale… succede spesso, e crea non pochi danni a chi ne viene colpito, contribuendo ad alimentare una spirale di menzogne che portano a peggiorare i rapporti tra Paesi; appare perciò sibillino, se non addirittura sospetto, l’atteggiamento di alcune testate americane nel deridere questa iniziativa del Ministero russo, che andrebbe invece condivisa, in una visione più ampia del ruolo dell’informazione, molte volte troppo faziosa e poco veritiera.
A questo si aggiunge la confusione che può nascere dall’errato utilizzo dei social network; i quali rivestono sì grande importanza, dando voce a tutti e aprendo dibattiti interessanti, ma risultano spesso lacunosi per quanto riguarda la veridicità delle fonti.
Una delle ultime, più clamorose e discusse vicende degli ultimi giorni riguarda un fatto doloroso, che ha disorientato l’opinione pubblica: la scomparsa, prematura ed inaspettata, del Rappresentante Permanente della Russia presso l’Onu, Vitaly Ivanovich Churkin. Il bollettino medico ufficiale parla di attacco cardiaco; aggiungiamo per completezza che aveva solo 64 anni e non soffriva di patologie a livello cardio-respiratorio.
Comprensibilmente le circostanze, oltre allo strano susseguirsi di recenti decessi poco chiari tra i diplomatici russi, alimentano il sospetto generale che non si tratti di morte naturale; un idem sentire oggettivamente tangibile, ma purtroppo non supportato da evidenze scientifiche.
Sul web è un continuo diffondersi di articoli, fake pure questi, che sostengono la versione dell’avvelenamento, fornendo addirittura dati ingannevoli su relazioni autoptiche, non solo inesistenti, ma molto fuorvianti e inaccettabili dal punto di vista sanitario.
Perché, se vogliamo dirla tutta, i servizi d’intelligence di alcuni Paesi hanno a disposizione delle miscele chimiche in grado di agire subdolamente sul muscolo cardiaco fino ad arrestarne il battito, simulando un infarto naturale, che in realtà è stato indotto (la cosiddetta “morte pulita”); ma si tratta di sostanze che catabolizzano velocemente, sparendo dall’organismo in poche ore, senza lasciare traccia di sé.
Motivo per cui nessuno può dirsi certo di conoscere la verità e tanto meno può diffonderla come scoop informativo.
Però… ragionandoci… appare sicuramente poco probabile che diversi rappresentanti della Federazione Russa siano morti in così breve tempo e tutti in circostanze non chiare, a parte il plateale omicidio di Andrey Karlov in Turchia lo scorso 19 dicembre.
Possiamo chiacchierare finché vogliamo, accusare la CIA, l’Mi6 o altri ancora, ma ciò che ci rimane sarà sempre e solo un sospetto, anche se molto profondo.
Quello che invece sembra oramai assodato, è che sono in corso delle tattiche denigratorie nei confronti della Russia, in una sorta di conflitto ambiguo e persistente ai danni dell’amministrazione Putin e dei suoi collaboratori.
Lo scopo è chiaro solo a chi ha messo in atto queste vigliaccherie, ma viene spontaneo pensare alla prossime elezioni del 2018, e alla probabile vittoria in caso di ricandidatura dell’attuale leader.
Per inciso, Vitaly Churkin è “casualmente” deceduto in un giorno emblematico per la Russia, quello in cui le principali élites del Paese, politologi ed analisti, si sono detti certi della rielezione a Presidente di Vladimir Putin (mancherebbe solo l’ufficialità della candidatura da parte del Cremlino).
Se analizziamo quindi in un quadro d’insieme il martellamento di fake news, le morti ambigue di Ambasciatori e Consoli, e magari anche la strana esplosione in volo del Tupolev lo scorso Natale, tutte cose che colpiscono al cuore i simboli del Paese, qualche dubbio potrebbe essere lecito…
O tutto questo è solo una incredibile ed ingombrante coincidenza?
Eva Bergamo