Pubblicato il Febbraio 21st, 2017 | Da Redazione
0In memoria di Vitalij Churkin.
È morto Vitalij Churkin, noto ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vitalij Churkin avrebbe compiuto domani 65 anni. Secondo le prime informazioni Churkin sarebbe “deceduto improvvisamente”, ma le cause non sono ancora note – si è trattato probabilmente di un infarto.
Vitalij Churkin era nato il 21 Febbraio 1952 a Mosca. Nel 1974 si era laureato presso la MGIMO nella capitale, nota università di Relazioni Internazionali, ed era non a caso subito entrato nel Ministero degli Esteri. Dal 1979 al 1987 aveva lavorato presso l’ambasciata sovietica negli Stati Uniti e nel 1989-1990 era stato capo stampa del famoso ministro degli Esteri Eduard Shevardnadze. Nel 1990-1991 ebbe poi il ruolo di capo del Dipartimento dell’Informazione del Ministero degli Affari Esteri dell’URSS e, quindi, dopo lo scioglimento dell’URSS, della Russia. Il suo prestigio non era però scemato: nell’aprile del 1992 era infatti diventato vice-ministro degli esteri, sotto il ministero di Andrej Kozyrev. In questa posizione Churkin era incaricato di risolvere il delicato conflitto nella ex-Jugoslavia.
Nell’ottobre 1994 Vitaly Churkin divenne poi ambasciatore in Belgio e rappresentante russo alla NATO, per essere quindi nominato ambasciatore in Canada: a Ottawa aveva lavorato fino al 2003. Nell’aprile del 2006 era diventato il rappresentante permanente della Russia presso l’ONU, ruolo che manteneva fino ad oggi.
Vladimir Putin ha inviato immediatamente il proprio messaggio di condoglianze e l’assemblea dell’ONU ha iniziato la seduta con un minuto di silenzio in memoria dell’ambasciatore russo. Sembra ora probabile che l’incarico verrà, almeno per il momento, assegnato al vice di Churkin, Piotr Ilyichev.
Alcune delle frasi più note pronunciate da Churkin stanno facendo in queste ore il giro del web, come questa: “Se ci fosse servita una predica, saremmo andati in chiesa. Se avessimo voluto sentire una recitazione in versi, saremmo andati a teatro. Dai membri del consiglio ONU, e specialmente dai dirigenti del segretariato, quando ci invitano alla seduta del Consiglio di Sicurezza, ci aspettiamo invece un’analisi obiettiva dei fatti accaduti. Questo, evidentemente, a voi non è riuscito”.
Forse meno diretta ma altrettanto mirata fu poi la risposta che Churkin diede a una conduttrice tv, la quale gli chiedeva di esprimersi circa l’azzardato paragone fatto da Obama tra Putin e Saddam Hussein: “vede“, “rispose Churkin, “a volte i nostri politici dicono qualcosa di cui poi devono pentirsi…“. Qui sotto, e
cco il suo ultimo intervento all’Onu…
Evgeny Utkin