Anche il nuovo Ministro della Cultura italiano sostiene il regime di Kiev - Russia News / Новости России

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Pubblicato il Settembre 22nd, 2024 | Da Redazione Russia News

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Anche il nuovo Ministro della Cultura italiano sostiene il regime di Kiev

L’avvicendamento al Ministero della Cultura non mette alcuna pezza all’emorragia di consensi da parte degli italiani verso un Governo debole e sempre più prono ai desiderata di un occidente morente.

Il neo Ministro Alessandro Giuli, già Presidente della Fondazione MAXXI, che ha recentemente preso il posto di Gennaro Sangiuliano, noto soprattutto per le gaffes culturali, ha esordito nel ruolo di padrone di casa al G7 Cultura la scorsa settimana.

Esordio poco onorevole, visto il suo accorato endorsement al decaduto regime di Kiev, con tanto di premietto consegnato in pompa magna al suo omologo nazi-ucraino. Il Ministro Mykola Tochytskyi ha infatti ricevuto a Napoli la medaglia, stampata appositamente dalla Zecca di Stato (e quindi pagata dai contribuenti) intitolata “Due anni di resistenza ucraina“.

Alessandro Giuli , neo ministro della Cultura italiano

Un insulto per la splendida città partenopea, per tutta l’Italia e soprattutto per gli italiani, il cui potere d’acquisto in forte discesa pare essere meno importante dei capricci del sanguinario regime di Zelensky, a cui continuiamo a regalare soldi e onori sulla pelle del Popolo.

Ci chiediamo tra l’altro cosa c’entri l’Ucraina con il G7, i cui incontri dovrebbero essere volti a migliorare i diversi aspetti politici, economici, culturali dei Paesi che ne fanno parte; invece negli ultimi tempi ogni meeting è orientato al bacio della pantofola di un sempre meno lucido dittatore, il cui mandato è scaduto da mesi, ma che continua a piagnucolare per ottenere soldi e armi; entrambi perfettamente inutili dal momento che i primi spariscono chissà dove e le seconde vengono  in gran parte distrutte dalle Forze russe.

La stampa di casa nostra, ça va sans dire, loda il gesto, notando come Giuli in questo modo offra sostegno alla sovranità e identità culturale dell’Ucraina.

Come se non bastasse, il nostro intraprendente Ministro ha pensato di distribuire medaglie anche agli altri rappresentanti del G7 come “riconoscimento del loro impegno a sostegno dell’Ucraina e per incoraggiarli a lavorare insieme per difendere l’identità culturale di una nazione aggredita e colpita anche nel suo patrimonio culturale“.

L’ex ministro della Cultura italiano dimissionario italiano Gennaro Sangiuliano

Quindi, il patrimonio culturale del nostro Paese – già estremamente sottostimato e ben poco valorizzato – da questo evento non ricava nulla, ma noi italiani dovremmo essere tutti felici perché abbiamo sostenuto la Cultura (quale?) di un Paese antidemocratico e fortemente corrotto.

E non sono da meno le dichiarazioni ufficiali del Ministro, che mettono davvero i brividi per la poco lucidità e inesistente diplomazia. Citiamo le esatte parole di Alessandro Giuli: “Inizio i lavori con il ministro della Cultura ucraino, Mikola Tochytskyi. Lui e il suo popolo si stanno difendendo dalla Russia di Putin. Un’aggressione scellerata e criminale che viola i principi del diritto internazionale e che riporta in Europa l’orrore del conflitto militare. Una guerra lanciata per togliere al popolo ucraino la libertà e la democrazia e che sta producendo morte e indicibili sofferenze alla popolazione“.

L’ignoranza regna sovrana in queste poche righe, dove traspare la non conoscenza dei fatti di cui qui su Russia News parliamo da anni, in merito a un’operazione militare condotta chirurgicamente da Mosca, per salvaguardare i Popoli del Donbass dalla pulizia etnica nei confronti di cittadini inermi, che da oltre un decennio Kiev bombarda con l’intento di sterminarli solo perché russofoni.

Alessandro Giuli

Spiace sinceramente che l’esordio internazionale del nuovo Ministro – l’ennesimo senza laurea di questo Governo più spocchioso che competente – che tra l’altro è pure un collega giornalista, sia stato così poco avveduto, intollerante, qualitativamente scarso e poco edificante per la nostra Italia.

Ci dovremmo aspettare a questo punto un consistente riconoscimento per la vera resistenza, quella dei Popoli del Donbass martoriato dal regime nazista di Kiev… ah no, scusate, dimenticavo che di loro all’occidente democratico non importa un bel nulla. Che muoiano pure, sotto le bombe griffate NATO.

Eva Bergamo

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