Pubblicato il Settembre 10th, 2024 | Da Redazione Russia News
1Vento di cambiamento? Il Regno Unito potrebbe abbandonare le sanzioni russe e Berlino punta il dito contro l’Ucraina
Londra potrebbe dire addio alle sanzioni contro Mosca se si rivelassero inefficaci, ha detto l’ambasciata britannica in Russia al giornale russo Izvestija. Tuttavia, la Camera dei Lord ha avvertito che nessuno dovrebbe aspettarsi che il Regno Unito cambi il suo atteggiamento nei confronti del conflitto ucraino, poiché su questo argomento è pienamente allineato con gli Stati Uniti.
La legge sulle sanzioni e i regolamenti adottati in linea con essa forniscono una base legale per imporre, modificare o annullare le sanzioni del Regno Unito, ha spiegato l’ambasciata. Le sanzioni possono essere revocate per una serie di motivi, ad esempio, non appena vengono raggiunti gli obiettivi di politica estera o se cambia il comportamento che ha causato le sanzioni. Le sanzioni possono anche essere revocate se si scopre che non servono più a uno scopo utile, ha sottolineato la missione diplomatica.
Dall’inizio dell’operazione militare speciale della Russia, la Gran Bretagna ha ampliato le sue restrizioni più di 40 volte. Ora, la sua lista di sanzioni include quasi 2.000 individui, tra cui funzionari russi di tutti i livelli, e oltre 300 aziende
“La Russia è stata un banco di prova per il kit di sanzioni della Gran Bretagna sin dall’uscita del paese dall’Unione Europea“, ha detto a Izvestija, Sergey Shein, ricercatore presso il Center for Comprehensive European and International Studies presso la Higher School of Economics. Tuttavia, bisogna ricordare che, a differenza delle loro controparti europee, gli inglesi sono un po’ più astuti nel calcolare come le restrizioni da loro imposte, comprese quelle contro la Russia, potrebbero ritorcersi contro in mezzo a successi economici piuttosto modesti dopo il Covid o la Brexit, sostiene. Le dichiarazioni sulla potenziale revoca delle sanzioni non dovrebbero essere prese alla lettera, afferma l’esperto, aggiungendo che non crede che ne verrà revocata nessuna.
“Piuttosto, l’UE e la Gran Bretagna potrebbero allentare le loro restrizioni per mettersi in una posizione di contrattazione migliore dopo la fine della fase attiva delle ostilità in Ucraina per fissare alcune decisioni politiche durante i colloqui di pace. Ma non saranno mai revocate del tutto“, ha sottolineato Shein.
La svolta del cancelliere tedesco Olaf Scholz
La recente devastante sconfitta politica del partito di Scholz e dell’intera coalizione di governo nelle elezioni statali in Turingia e Sassonia del 1° settembre, sarebbe il motivo principale del cambio di rotta del cancelliere tedesco. Il tasso di approvazione del governo è a terra e il leader tedesco ha bisogno di intraprendere una nuova linea, partendo proprio dal sostegno all’Ucraina, ritenuto fallimentare e di cui lui stesso era stato il più grande sostenitore europeo.
Scholz sta preparando un piano diplomatico con l’obiettivo di portare Mosca al tavolo delle trattative, come aveva già affermato il settimanale tedesco Spiegel. Tra le altre disposizioni, il potenziale accordo potrebbe includere concessioni territoriali dall’Ucraina, poiché il piano del cancelliere tedesco “non esclude il trasferimento di alcuni territori a Mosca“.
Di contro però ci sono le dichiarazioni del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov che ha affermato come, sebbene Mosca non respinga il “piano di pace” di Scholz, non sa nulla di più di quanto riportato dai media.
Paolo Simoncini
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