Pubblicato il Settembre 4th, 2017 | Da Redazione
0ANCHE UNA DELEGAZIONE RUSSA AL 43° FORUM DI THE EUROPEAN HOUSE AMBROSETTI A CERNOBBIO
Ampia delegazione russa a Cernobbio, al Forum The European House – Ambrosetti. Nella prima giornata dei lavori, c’è stato l’intervento del vicepremier russo Arkadij Dvorkovič e, in serata, dopo i lavori del Forum, un incontro bilaterale Italia-Russia, presieduto da Dvorkovič e Angelino Alfano.
Il fatto più curioso del Forum The European House – Ambrosetti, sono i sondaggi dei partecipanti. Proprio durante il primo giorno infatti, ne hanno proposti diversi e uno dei più “geopolitici” è stato questo: “Come giudica la politica estera del governo degli Stati Uniti, della Russia, della Cina e dell’Italia?” . I partecipanti del Forum, pensando per un paio di secondi, hanno risposto così: “Meglio di tutti risulta il governo italiano“, con un 51,4% “positivo” o “molto positivo” (e solo un 10,2% negativo o molto negativo), poi i cinesi, con il 24% di voti positivi (e 32 % negativi), al terzo posto la Russia, con il 19,3% di voti positivi ( negativi 59,3 %). Praticamente bocciato il governo americano, con appena l’ 11,9% di voti positivi (negativi 61,4%). Dopo tale sondaggio, è stata proposta la domanda “Qual è la probabilità di caduta del governo Trump?” Qui i partecipanti del Forum hanno salvato l’attuale presidente americano. Più di tre quarti hanno dato una risposta negativa.
Comunque in sala e sul tavolo dei relatori erano presenti i rappresentanti di tutti i 4 paesi oggetto dei sondaggi. Il ministro degli esteri Angelino Alfano, il vicepremier russo Arkadij Dvorkovič, la Presidente della Commissione per gli Affari Esteri del Parlamento cinese Fu Ying e il senatore americano Lindsey Graham ( e, seduto in terza fila, John McCain).
Naturalmente Arkadij Dvorkovič ha difeso l’operato della Russia su tutti i fronti, dall’Ucraina alla politica economica e fino alle sanzioni. Lindsey Graham ha attaccato la posizione russa, Fu Ying si è mantenuta su una posizione neutrale, mentre Angelino Alfano ne ha parlato in modo molto positivo: “Dove passano le merci, non passano gli eserciti. E la strada della pace è spesso alimentata da buoni affari”. Ha poi citato un esempio storico, risalente agli anni più duri della guerra fredda, quando l’Italia, seppur membro della Nato, decise di approvvigionarsi del gas sovietico, iniziando così le relazioni tra due partner commerciali affidabili. “Noi oggi stiamo pagando un conto alle sanzioni alla Russia, e molti imprenditori si stanno lamentando. Ma anche in questo periodo i nostri rapporti con gli amici russi sono stati straordinari. Un mese e mezzo fa una grande azienda italiana ha avuto una commessa di quasi 4 miliardi di euro proprio dai russi. Questo è stato un anno molto positivo per l’export italiano con un +24% e +16% di import”.
Fuori dal palco, sul prato di villa D’Este si sono susseguite anche tante altre dichiarazioni. Francesco Starace, Ceo di Enel ha detto: “Per noi la Russia è un paese importante, siamo stati tra i primi investitori nel settore dell’energia tradizionale e adesso stiamo entrando nel mercato delle rinnovabili, in particolare abbiamo vinto una gara eolica aggiudicandoci due impianti per un totale di 291 MW. E speriamo di diventare un player importante in Russia anche in questo campo che sta vivendo un rapido sviluppo nel paese”. Anche Emma Marcegaglia, presidente dell’Eni, ha confermato che “i rapporti con la Russia sono solidi e buoni. Non siamo stati colpiti dalle ultime sanzioni americane, quindi il business è rimasto solido e intatto. E oggi andiamo da Dvorkovič per dare la nostra opinione”. A partecipare al meeting bilaterale c’era anche Renato Mazzoncini, AD e DG di Ferrovie dello Stato Italiane, che ha tante proposte interessanti per la Russia.
Oltre Alfano, al meeting bilaterale italo-russo iniziato alle 19 hanno preso parte gli amministratori delegati Francesco Starace, Alessandro Profumo di Leonardo, Renato Mazzoncini, Stefano Cao di Saipem, Marco Alverà di Snam, Alessandro Zunino di Edison Energia, Aimone di Savoia Aosta di Pirelli Tyre Russia, nonchè il presidente di Eni, Emma Marcegaglia e Gianluca Aliotta di Saipem.
Numerosa anche la delegazione russa preseduta da Dvorkovič, con il vice ministro dell’agricoltura Sergej Levin, i rappresentanti del ministero dello sviluppo economico, e i manager di importanti società come Rosseti, Sibur, Eviva, Avelar Energy, Ferrovie Russe, Avdotor, Skolkovo.
“Positivo“: così Angelino Alfano ha definito al termine questo incontro: “Importanti players hanno avuto modo di confrontarsi con il vicepremier russo. Noi siamo un Paese che è stato molto leale nell’applicazione delle sanzioni, ma allo stesso tempo non abbiamo interrotto le relazioni o i rapporti”. “Importanti commesse ci sono state affidate – ha aggiunto – e al tempo stesso abbiamo ribadito la nostra fedeltà ai principi a cui l’Italia è sempre stata legata ed è questo il motivo della nostra lealtà alle sanzioni“.
RED