Pubblicato il Giugno 30th, 2019 | Da Redazione Russia News
0Wimbledon: al via dal primo luglio il torneo più antico e prestigioso del mondo
Wimbledon , Centre Court, 3 luglio 2004. Serena Williams (detentrice del titolo) ha appena salvato un match point, e deve ora fronteggiarne un altro. Dall’altra parte della rete, una giovane russa (appena diciassettenne), bionda e slanciata, si prepara alla battuta; cerca il servizio esterno, che però tocca la rete: “net”, si ripete la prima. La russa cambia angolo, cercando la riga interna. La campionessa statunitense ci arriva, ma la risposta non è forte e profonda come vorrebbe, e consente alla bella siberiana di attaccare colpendo forte con il dritto. La pallina rimbalza a pochi centimetri dalla linea, Serena prova ad incrociare con il dritto che però si spegne in rete; boato del pubblico, Maria Sharapova si lascia cadere in ginocchio portandosi le mani al volto, prima di issarle al cielo: è la nuova campionessa di Wimbledon. Un’immagine entrata ormai nella storia, così come la successiva corsa verso la tribuna, scavalcando le gradinate, per raggiungere suo padre, Jurij.
A quindici anni di distanza, e dopo altri quattro titoli slam messi in bacheca, Masha sarà di nuovo in campo sull’erba inglese, seppur non al meglio della condizione. Un’annata difficile, quella della siberiana, iniziata con un ritiro nei quarti di finale del torneo di Shenzen, in Cina. Poi gli ottavi di finale raggiunti nel primo slam stagionale, in Australia, dopo aver superato la campionessa in carica Caroline Wozniacki ed aver lasciato strada (dopo tre lottatissimi set) solo all’attuale numero uno del mondo, Ashleigh Barty. Infine, a San Pietroburgo, al Ladies Trophy, dopo aver superato agevolmente Daria Gavrilova (28 gennaio), si era ritirata dal torneo poche ore prima di scendere in campo per gli ottavi di finale contro la connazionale Daria Kasatkina (30 gennaio). Motivo, il dolore alla spalla destra che già l’aveva fatta penare lo scorso anno, costringendola a chiudere anticipatamente la stagione subito dopo gli US Open. Dopo aver constatato l’inefficacia delle terapie a cui si era affidata, la russa aveva deciso di sottoporsi all’intervento chirurgico, rinunciando alla trasferta americana (Indian Wells e Miami), e saltando tutta la stagione su terra rossa. Dopo mesi di preparazione, per riprendere confidenza con l’erba in vista dello slam londinese, Masha è tornata in campo a Mallorca. Al primo turno ha superato nettamente la slovacca Kuzmova, soffrendo solo il primo set (7-6, 6-0), prima di arrendersi (6-2, 6-3) alla classe di Angelique Kerber. Due buoni test in vista del primo turno di Wimbledon, dove affronterà l’esperta tennista francese Pauline Parmentier.
Dallo slam londinese si aspetta risposte anche Daria Kasatkina. Archiviata la stagione su terra, per la marcia di avvicinamento a Wimbledon, Dasha ha aspettato l’ultima settimana utile su erba per rientrare in campo prima dello slam londinese. Dopo Parigi, ha preferito infatti allenarsi per preparare al meglio la seconda parte di stagione. Con la voglia, soprattutto, di dare una decisa sterzata ad un’annata fin qui avara di soddisfazioni. “Disastro”, senza mezze misure, è stata l’espressione utilizzata dalla giovane tennista di Togliatti per definire i primi mesi della stagione, in una intervista rilasciata alla WTA lo scorso aprile, durante il torneo di Stoccarda.
Dopo aver iniziato il 2019 da numero 10 del mondo, Dasha è incappata in un periodo difficile, in seguito al quale ha deciso di chiudere la collaborazione con il tecnico belga Philippe Dehaes, annunciata via social lo scorso 21 febbraio, tra l’eliminazione dal torneo di Dubai e la partenza verso gli States per il Sunshine Double. Dopo la trasferta americana è tornata nella sua amata Barcellona per allenarsi, prima di affrontare la stagione su terra rossa, la sua preferita, conclusasi con il secondo turno raggiunto al Roland Garros. Poi la ripartenza da Eastbourne, con il nuovo coach Carlos Martinez (ex di Svetlana Kuznetsova e Margarita Gasparyan) per ritrovare il gioco smarrito e risalire la china. Al primo turno dei Championships si troverà di fronte l’australiana Ajla Tomljanovic.
Nel tabellone principale di Wimbledon sono entrate direttamente anche la veterana e bicampionessa slam (Us Open 2004, Roland Garros 2009) Svetlana Kuznetsova, Anastasia Potapova, Ekaterina Alexandrova, Vitalia Diatchenko, Margarita Gasparyan, Veronika Kudermetova (reduce dall’ottimo torneo di Hertogenbosh in cui ha raggiunto le semifinali) ed Anastasia Pavlyuchenkova. Hanno raggiunto il tabellone principale partendo dalle qualificazioni, invece, Anna Kalinskaya e Varvara Flink.
Saranno invece tre i rappresentanti russi nel torneo maschile, tutti ammessi direttamente al tabellone principale. La testa di serie numero 10 dello slam londinese, Karen Khachanov, affronterà al primo turno il sudcoreano Kwon Soon Woo, proveniente dalle qualificazioni. Sarà incece l’italiano Paolo Lorenzi l’avversario al primo turno dei Championships di Daniil Medvedev (testa di serie numero 11), reduce dalla semifinale raggiunta una settimana fa nel prestigioso torneo londinese del Queen’s Club Championships. Il cileno Garin sarà invece l’avversario di Andrey Rublev; il ventiduenne moscovita è al rientro in un tabellone principale dopo l’infortunio al polso destro che lo ha costretto a saltare buona parte della stagione su terra.
Stefano Tardi