Veneti al fianco della Russia: con i referendum del Donbass Putin ha tracciato la via per tutti i Popoli che vogliono essere liberi - Russia News / Новости России

Il Punto

Pubblicato il Novembre 2nd, 2022 | Da Redazione Russia News

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Veneti al fianco della Russia: con i referendum del Donbass Putin ha tracciato la via per tutti i Popoli che vogliono essere liberi

A un mese dal referendum che ha decretato la volontà delle Repubbliche indipendenti del Donbass di aderire alla Federazione Russa non si spengono le polemiche nel paesi filo atlantisti, che condannano il voto rifiutandosi di accettare la volontà del Popolo sovrano russofono, che ha scelto in tutta libertà di non voler più sottostare al regime di Kiev.

L’Italia purtroppo segue pedissequamente la linea dettata da Washington e il nuovo Governo capitanato da Fratelli d’Italia calca ancora di più la mano sul sentimento russofobo, prostrandosi al dittatore ucraino in maniera vergognosa.

Ma il Popolo italiano, anzi i Popoli che abitano la penisola italica, non sembrano essere d’accordo con questo atteggiamento servile verso un paese che ancora esalta gli “eroi” nazisti, mette al bando i partiti di opposizione, chiude i giornali non allineati, e massacra i propri cittadini cercando di far ricadere la colpa sulla Russia.

Una voce autorevole che si sta facendo sentire a favore del martoriato Popolo del Donbass e della scelta di tornare con la madre Russia è quella del Veneto Serenissimo Governo (VSG), che ha condannato il regime ucraino, legato allo stato profondo atlantista, e difeso il diritto all’autodeterminazione dei cittadini russofoni.

Andrea Viviani – Veneto Serenissimo Governo

Abbiamo intervistato il Vice Presidente di VSG, Andrea Viviani.

D1. Parliamo del referendum nel Donbass. I media occidentali lo hanno ridicolizzato, senza alcun rispetto per quello che hanno subito queste persone negli ultimi otto anni, mentre esaltano la cosiddetta “resistenza ucraina” contro il fantomatico “invasore russo”. Due pesi e due misure?

R1. Certo che ci sono 2 pesi e 2 misure, lo abbiamo già visto altre volte in altre situazioni nel mondo, molti paesi sono nati da lotte indipendentiste che però facevano comodo al mondo occidentale capitanato da USA e NATO, per ultimo abbiamo visto cosa è successo in Kosovo dove la NATO (dichiaratasi sempre come un’alleanza difensiva) non ha esitato a bombardare un paese sovrano (Serbia) per dare l’indipendenza al Kosovo nonostante non ci sia mai stata una consultazione popolare che chiedesse ai Kosovari cosa volessero fare del proprio futuro.

Al contrario in Catalogna (solo per fare un esempio) USA, NATO ed UE hanno ignorato il risultato del referendum e hanno taciuto sulle violenze e prevaricazioni della Spagna.

Per quel che riguarda il silenzio in merito a ciò che è accaduto nel corso degli ultimi otto anni di violenze degli Ucraini nei confronti delle popolazione del Donbass, vale sempre la logica dei due pesi e due misure. Per l’élite occidentale ci sono popoli inventati che vanno tutelati, difesi ed aiutati, mentre i veri popoli devono essere lasciati al loro destino per soddisfare gli interessi economici e quindi vengono sacrificati nelle lotte geopolitiche per il controllo del mondo.

Per il nostro pensiero sui referendum del Donbass può leggere in questo articolo la nostra posizione: https://lavocedeipopolisovrani.blogspot.com/2022/10/viva-il-referendum-la-guerra-tra-russia.html

Per il nostro pensiero “su l’invasore Russo” può leggere un nostro comunicato ufficiale pubblicato.

dove sottolineiamo la necessità di un rapporto di amicizia tra il Veneto e la Federazione Russa, ovviamente da allargare il più possibile ai Popoli e Stati che desiderano scrollarsi di dosso la politica del partito democratico statunitense, per dare inizio ad un’epoca di pace e fratellanza tra Popoli veramente indipendenti e sovrani.

D2. Questo referendum ha una forte valenza non solo per le Regioni russofone coinvolte, ma anche per tutti i Popoli indipendentisti in Europa e in Italia. La Scozia intanto chiede di poter andare alle urne per scegliere se rendersi indipendente dal Regno Unito. Che speranza abbiamo noi Europei di poter cambiare il nostro destino, visto come purtroppo stanno andando le cose in Corsica e in Catalogna?

R2. Ovviamente noi siamo per il diritto all’autodeterminazione di tutti i Popoli che desiderano scegliere il loro futuro, e il risultato del referendum svoltosi nel Donbass ci deve spronare affinché chiunque lo voglia possa seguire questo esempio per chiedere la propria libertà, certo è che se aspettiamo che questa Europa vada incontro al volere dei propri cittadini resteremo molto delusi e con un pugno di mosche in mano. I movimenti che aspirano alla libertà devono portare avanti le loro rivendicazioni senza aspettare aiuto dall’UE, cercando invece di obbligare le istituzioni mondiali ad ascoltare la voce libera dei popoli. E’ evidente che pochi movimenti o popoli da soli possono far poco, dovremmo collaborare per contare di più, fermo restando alcuni punti saldi: rifiuto incondizionato del terrorismo, abbandono di tutte quelle apologie che hanno segnato la nostra storia e una fattiva collaborazione di tutti contro ogni tipo di ingerenza.

D3. Soffermiamoci un attimo su un altro importantissimo referendum: quello del 22 ottobre 2017, in cui il Popolo Veneto ha deciso per la propria autonomia, per liberarsi progressivamente dal giogo italico. Ad oggi è ancora lettera morta. Che fine ha fatto la tanto decantata “democrazia” occidentale?

R3. Per il Veneto Serenissimo Governo il referendum del 2017 è stata una pietra fondamentale nel processo di autodeterminazione del Veneto, dagli anni ‘80 del secolo scorso, portiamo avanti l’idea di rifare il referendum farsa del 1866 che sancì l’illegale annessione del Veneto al regno d’Italia in violazione del diritto internazionale e degli accordi di pace precedentemente sottoscritti.

Pensiamo che la tanto decantata “democrazia” occidentale non sia mai esistita, lo dimostra il fatto che oggi a 5 anni da quella schiacciante vittoria referendaria del 2017 ( 98,10% dei votanti per il SI, 1,9% per il NO) nessuno dei politici Veneti o italiani abbia veramente preso in considerazione quel risultato se non per meri interessi elettorali, per questo motivo auspichiamo che la Federazione Russa, nel quadro di una collaborazione mondiale basata sul diritto all’autodeterminazione dei Popoli, in quanto membro permanente del Consiglio di sicurezza dell’ONU, porti all’attenzione dell’Assemblea generale dell’ONU il caso Veneto e il suo diritto all’autodeterminazione, sancito con il vittorioso esito del 22 ottobre 2017.

4. Il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill (Cirillo I), ha recentemente definito il Presidente Putin come un “combattente contro l’Anticristo”. Quindi non solo il leader delle nazioni sovrane, libere e indipendenti, ma un vero e proprio Katehon a difesa dei valori del Bene contro il Male. Cosa ne pensate?

R4. Noi pensiamo che la lotta del Presidente Putin e del Popolo Russo contro il patto atlantico e il governo nazista di Kiev si intrecci con la lotta contro il transumanesimo del mondo occidentale e il “great reset”. Si tratta di una lotta contro chi vuole annichilire l’essere umano e renderlo solo un consumatore, contro chi vuole cancellare i più elementari sentimenti umani sostituendoli con algoritmi scientifici, contro chi vuole cancellare la nostra cultura in favore della cultura scientista, contro chi vuole eliminare il concetto di madre e di padre, contro chi vuole manipolare i nostri giovani inculcandogli false ideologie arrivando a mettere in dubbio la propria identità sessuale ed infine contro chi appoggia un’idea di suicidio assistito e legalizzato.

Quindi noi saremo sempre a favore di chiunque abbia il coraggio di difendere i valori umani in cui tutti ci possiamo identificare: la famiglia tradizionale, il rispetto per il prossimo, il rispetto per la vita sia adulta che in fase embrionale.

La posizione del Veneto Serenissimo Governo, erede e continuatore della storia, cultura e tradizioni della Veneta Serenissima Repubblica è chiara e ampiamente illustrata in tutti i nostri documenti: noi facciamo nostro il Decalogo che Dio consegnò a Mosè sul Sinai e consideriamo questo la costituzione che i popoli dovranno rispettare ed applicare.

Noi Veneti inoltre ci rifacciamo alla profezia del nostro Santo Protettore, San Marco, e con il suo aiuto otterremo la nostra libertà.

D5. C’è una forte fratellanza tra il Popolo Veneto e il Popolo Russo, un sentimento che la politica aggressiva del nostro Paese difficilmente riuscirà a scalfire. Come potranno evolvere le relazioni tra questi Popoli?

R5. Certo la politica italiana verso la Federazione Russa si è fatta aggressiva dopo l’inizio dell’operazione speciale in Ucraina, ma dobbiamo distinguere i legami tra i governi da quelli che uniscono i popoli: le relazioni governative seguono interessi economici e geopolitici, i legami tra i popoli sono guidate da comune visione etica e seguono strade legate a profonda amicizia e stima.

E’ nostro obiettivo allineare i sentimenti della politica a quelli della ragione e fratellanza, e, se veramente lo vogliamo fare dobbiamo dimenticare le logiche del profitto, in favore di relazioni di scambio economico, culturale e commerciale basate sugli interessi reciproci dei nostri popoli.

Il legame tra noi e i popoli russi affonda le proprie radici nei secoli, dai tempi della Serenissima Repubblica e dell’Impero Zarista, sviluppato in molteplici settori. Tutto ciò ha avuto particolari legami di sangue nell’alleanza tra l’Armata Rossa e i nostri partigiani, antifascisti, nella Grande Guerra Patriottica, che ha determinato la sconfitta della canaglia nazifascista.

L’Anticristo farà la fine di Napoleone e Hitler.

Eva Bergamo

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