Pubblicato il Dicembre 1st, 2016 | Da admin
0BERGAMO: UNA TASK-FORCE PER IL RILANCIO DELLE RELAZIONI ECONOMICHE FRA ITALIA E RUSSIA
Bergamo – Una due giorni di incontri per sviluppare nuove opportunità di business per tre importanti settori chiave (chimica-farmaceutica, meccanica strumentale e casa) dell’economia italiana. La XXIV edizione della task-force italo-russa che si sta tenendo in questi giorni nella Fiera di Bergamo, arriva in un momento particolarmente delicato non soltanto per la persistenza di una congiuntura economica, dalle prospettive ancora incerte ed a dir poco nebulose. Ma anche per le assurde sanzioni esistenti nei confronti della Russia e di un mercato, quello del gigante eurasiatico, che pure rappresenterebbe una preziosissima risorsa per le nostre imprese, alle prese in questi ultimi anni con un crollo dei loro fatturati che ne ha drasticamente ridimensionato ambizioni ed aspettative.
L’evento, organizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico, ha visto la presenza non solo di numerosi operatori del settore, ma anche e soprattutto di diversi partner istituzionali pronti a fornire loro informazioni e consulenze di vario tipo. Si punta forte sull’internazionalizzazione quale antidoto alla crisi, che sta attanagliando ormai il tessuto produttivo nostrano da diversi anni. Individuando nella Russia un interlocutore molto importante per rilanciare soprattutto le piccole e medie imprese che una grossa importanza, da sempre, rivestono nell’economia italiana.
La prima giornata della task-force è subito entrata nel vivo, con lo svolgimento in mattinata di numerose sessioni parallele, nei settori oggetto dell’evento fra i tanti operatori partecipanti. Presenti anche importanti istituzioni economiche come la Camera di Commercio Italo-Russa (CCIR), il Gruppo BPC International e l’organizzatore del workshop, ovvero l’Istituto per il Commercio con l’Estero (ICE), che hanno fornito i loro preziosi servizi di supporto e di consulenza anche nella sottoscrizione degli accordi commerciali, che sono poi stati stipulati fra gli imprenditori italiani ed i loro omologhi russi.
Francesco Montanino