Sergey Lavrov: la Russia sa per cosa combatte in Ucraina, i russi devono essere liberati

La Russia sta conducendo la sua operazione militare speciale in Ucraina per proteggere i russi e la popolazione di lingua russa, che le autorità di Kiev opprimono in violazione di tutte le norme internazionali. La Russia vuole liberare queste persone da ogni minaccia per le loro vite, tradizioni e famiglie, ha detto ieri il ministro degli Esteri del paese Sergey Lavrov in un’intervista all’agenzia di stampa russa TASS.

“Noi stiamo conducendo la nostra speciale operazione militare proprio per queste persone che sono state oppresse in violazione di tutte le possibili norme e principi internazionali, in violazione di tutte queste norme su cui si basa l’indipendenza ucraina. L’Ucraina ha sancito la sua Dichiarazione di Indipendenza dicendo che voleva essere uno stato neutrale e non allineato. Prometteva di garantire i diritti di tutti i russi e dei popoli di lingua russa, così come delle altre minoranze etniche. Era interessata a vivere in pace, nello spirito di buon vicinato e armonia con tutti i suoi vicini. Ora, tutto questo è stato gettato al vento e ai neonazisti, che ora gestiscono lo spettacolo a Kiev“, ha detto Lavrov.

“Ed è per questo che sappiamo per cosa stiamo combattendo. Sappiamo che vogliamo liberare queste persone da qualsiasi minaccia che le attuali autorità ucraine possano rappresentare per le loro vite, tradizioni e famiglie“, ha sottolineato il massimo diplomatico russo.

Lavrov ha aggiunto che “la storia e la geografia non possono essere scelte“, ecco perché la Russia “non ha il diritto di lasciare queste persone ai nazisti e ai razzisti”.

Il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso sullo stato della nazione ha sottolineato che l’operazione militare speciale del paese è stata lanciata per proteggere il popolo, garantire la sicurezza del paese ed eliminare la minaccia proveniente dal regime neonazista di Kiev.

RED

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Tags: intervista, Russia, TASS, Vladimir Putin