Putin: il modello neocoloniale del mondo diventerà un ricordo del passato

La Russia, insieme ad altri paesi, raggiungerà sicuramente un giusto ordine mondiale, mentre il modello in base al quale alcuni paesi si sviluppano a spese di altri diventerà un ricordo del passato, ha detto il presidente russo Vladimir Putin, salutando i partecipanti all’11° Incontro Internazionale di funzionari di alto livello responsabili per le questioni di sicurezza.

“Sono fiducioso che, insieme, raggiungeremo la formazione di un mondo più equo e multipolare, mentre l’ideologia dell’eccezionalismo così come il sistema neocoloniale, che ha sostenuto lo sfruttamento delle risorse del mondo intero, si ritireranno inevitabilmente in passato“, ha osservato.

Putin ha assicurato ai funzionari della sicurezza estera che la Russia era pronta a impegnarsi nel più stretto livello di interazione con tutti i paesi interessati negli sforzi per contrastare le minacce comuni e affrontare le sfide che l’umanità sta affrontando oggi.

“Apprezziamo molto il fatto che la Russia abbia numerosi alleati e partner in diverse regioni e continenti. Apprezziamo sinceramente i nostri legami storicamente forti, amichevoli e genuinamente basati sulla fiducia con i paesi asiatici, africani e latinoamericani e continueremo a fare tutto possiamo rafforzarli“, ha assicurato al suo pubblico.

A beneficio di tutte le nazioni

Separatamente, Putin ha parlato del significato della conferenza per la situazione globale, osservando che, nel corso degli anni, interazioni regolari tra funzionari della sicurezza volte a condividere le loro competenze e valutazioni, hanno dimostrato la loro utilità e rilevanza e sono state determinanti per risolvere questioni chiave di sicurezza regionale e globale nonché stabilità strategica.

Il presidente russo ha anche osservato che l’ordine del giorno della conferenza è molto intenso e sostanziale. I partecipanti all’incontro discuteranno soprattutto dell’attuale situazione globale e delle prospettive del suo ulteriore sviluppo, oltre ad analizzare le minacce contemporanee più pressanti. “Tra questi ci sono il terrorismo internazionale, l’estremismo, il traffico illegale di armi e droga, la criminalità transnazionale e l’immigrazione clandestina. E, naturalmente, questioni relative alla sicurezza alimentare e dell’informazione“, ha spiegato il leader russo.

Putin ha auspicato la costruttività dell’incontro e che lo stesso produca risultati utili, contribuendo nel contempo a determinare nuovi metodi e aree per una cooperazione pratica “a beneficio di Paesi e popoli, e nell’interesse della pace e della stabilità del pianeta“.

L’incontro si tiene nella regione di Mosca, è iniziato ieri 23 maggio e si concluderà domani 25. La delegazione russa è guidata dal segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolay Patrushev.

Sulla stessa lunghezza d’onda del presidente Putin, il ministro degli Esteri della Federazione Russa, Sergey Lavrov, che ha detto: “L’importanza di queste discussioni può difficilmente essere sopravvalutata. Le relazioni internazionali stanno attraversando un momento veramente cruciale. L’idea di un paese o anche un gruppo di paesi che domina il mondo è sprofondato nell’oblio. Il mondo continua con fiducia a dirigersi verso un sistema multipolare che, come il Presidente Vladimir Putin ha ricordato durante la parata del Giorno della Vittoria sulla Piazza Rossa il 9 Maggio, è basato “su principi di fiducia e indivisibili, di sicurezza, di pari opportunità per un autentico e libero sviluppo di tutte le nazioni e i popoli”.

“I paesi del Sud del mondo e dell’Est sono principalmente guidati dalle loro priorità nazionali, piuttosto che dagli interessi personali delle ex potenze coloniali e sono costantemente intenti a rafforzare le loro posizioni davanti ai nostri occhi. La diplomazia multilaterale è anch’essa parte di questa tendenza generale. La democratizzazione della vita internazionale è facilitata da associazioni di un nuovo tipo, come la SCO, BRICS, e l’EAEU. Nel lungo periodo, tutto questo dovrebbe portare ad un più equilibrato, sostenibile e inclusivo ordine internazionale“.

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