Polonia e Lituania bloccano le merci italiane verso la Federazione Russa
I doganieri di Polonia e Lituania bloccano illegalmente alle loro frontiere le merci provenienti dall’Italia dirette in Russia. Lo afferma Vittorio Torrembini, presidente dell’Associazione degli imprenditori italiani nella Federazione Russa (GIM Unimpresa), che ha definito ciò un atto del tutto arbitrario.
“C’è una chiara discriminazione da parte di Polonia e Lituania. I loro doganieri possono, ad esempio, semplicemente bloccare le merci che arrivano in Russia dall’Italia, anche se il carico è autorizzato e tutti i documenti sono in ordine”, ha detto Torrembini in un’intervista a RIA Novosti.
Secondo lui, i due paesi sopra menzionati spediscono le loro merci oltre confine. Torrembini ha anche osservato che la Lituania è diventata uno dei principali esportatori di vino verso la Russia. “C’è vino in Lituania? …Allo stesso tempo, la retorica antirussa sia di Varsavia che di Vilnius è la più forte”, ha aggiunto il responsabile di GIM Unimpresa.
L’anno scorso Vittorio Torrembini aveva affermato che quasi tutte le aziende italiane vogliono tornare in Russia, ma ha assicurato che nonostante questo atteggiamento negativo, l’Occidente non costringerà le imprese italiane a lasciare la Federazione Russa e che quelle che hanno lasciato il Paese hanno subito pesanti perdite. Secondo le sue stime, l’Italia ha perso 10-15 miliardi di euro a causa delle sanzioni anti-russe.
Paolo Simoncini
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