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Pubblicato il Marzo 6th, 2015 | Da admin

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PARTE BENE LA CAMPAGNA DI RUSSIA DELLE SQUADRE ITALIANE: LA UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO TRAVOLGE LA DINAMO MOSCA

UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIODINAMO MOSCA   3-0 (25-14, 25-22, 25-18)Yamamay Busto arsizio Dinamo Mosca
UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO: Lyubushkina 7, Degradi, Rania, Michel, Leonardi (L), Perry 1, Marcon 12, Camera, Wolosz 3, Diouf 16, Havelkova 10, Pisani 6. All.: Parisi
DYNAMO MOSCA: Morozova 5, Malova (L), Perepelkina, Markova 2, Shcheban 8,
Obmochaeva 14, Kosianenko, Vetrova 1, Fateeva 1, Tretyakova, Lazareva, Moroz 4. All.: Podkopaev.
Arbitri: Porvaznik e Kovalchuk.
Note: Spettatori circa 2.200, con sparuta rappresentanza proveniente da Mosca. Durata set: 23′, 27′, 26′. Battute sbagliate: UYBA 7, Dinamo Mosca: 9
Ace: UYBA 3, Dinamo Mosca: 1. Errori: UYBA 19, Dinamo Mosca 20.

BUSTO ARSIZIO (VA) – La migliore Yamamay della stagione infligge un pesantissimo ed ineccepibile 3-0 alla Dinamo Mosca, nella gara di andata della Pool 6 della CEV Champions League. Letteralmente strapazzate dalla furia biancorossa le russe, sovrastate in lungo ed in largo da un avversario che non ha concesso, né sbagliato praticamente nulla e che ha avuto inoltre il merito di gestire molto bene il tentativo di recupero moscovita nel secondo set.
Neppure il più ottimista dei tifosi bustocchi avrebbe potuto immaginare un epilogo così netto ed inequivocabile, ma le padroni di casa hanno meritato abbondantemente questo risultato con una condotta di gara che ha rasentato la perfezione. In attacco, in ricezione, in battuta ed a muro: non c’è stato un solo fondamentale dove la Yamamay non sia stata superiore ad una Dinamo Mosca, che è crollata sotto i colpi davvero micidiali ed implacabili di Diouf & socie.
Senza storia il primo parziale, con Busto Arsizio che annichiliva Mosca con un’intensità in fase difensiva a dir poco mostruosa: il 75% in ricezione la diceva lunga sulla capacità delle biancorosse di sporcare gli attacchi avversari e di riproporsi poi con la stessa efficacia anche nel contrattacco. Le ragazze di mister Parisi non davano alcuno scampo alle avversarie, decisissime com’erano nel voler cancellare la delusione rimediata nelle final four di Coppa Italia, dello scorso fine settimana.
UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIOPartivano a razzo le farfalle che imprimevano infatti un ritmo infernale all’incontro sin dai primissimi scambi, con la Diouf e la solita Lyubushkina sugli scudi. Sul 4-1 la panchina moscovita era già costretta a chiamare time-out. Il turno di battuta della Havelkova poi si rivelava assai indigesto per le russe che stentavano a prendere le misure ad una Yamamay agguerrita e combattiva su ogni pallone. Sul 7-1 entrava la Vetrova al posto di una disastrosa Moroz, ma la sostanza non cambiava affatto perché i tentativi della Obmochaeva (migliore marcatrice della Dinamo con 14 punti) si infrangevano implacabilmente sul muro eretto a turno dalla Pisani e dalla Lyubushkina. Le difficoltà in ricezione della Dinamo erano a dir poco imbarazzanti (appena il 38%) ed il tecnico Podkopaev era costretto a spendere il suo secondo time-out dopo un pallonetto liftato della solita Lyubushkina (12-3).
Le ospiti approfittavano di un momentaneo appannamento della Yamamay per dimezzare lo svantaggio (da 13-3 a 13-8) ed il secondo errore in attacco della Diouf, induceva Parisi ad interrompere il gioco. Ma era solo un fuoco di paglia perché, dopo il minuto di sospensione, Busto Arsizio riprendeva a macinare il proprio gioco con rinnovato vigore.
Le farfalle rintuzzavano abbastanza bene il tentativo di recupero delle azzurre e con due muri consecutivi della Pisani riconquistavano un vantaggio di assoluta tranquillità (18-10). Dal canto suo, la Dinamo Mosca continuava a sbagliare tanto sia in attacco che in ricezione, e non stupiva affatto l’eloquente 25-14 con cui Havelkova, al secondo tentativo a disposizione, inchiodava la palla che valeva il primo set.
Nel secondo parziale, le russe provavano a reagire (3-6) ed il match si faceva decisamente più combattuto. Le biancorosse però non ci stavano e trovavano sempre il modo con una scatenata Diouf di smorzare sul nascere qualsiasi tentativoUNENDO YAMAMAY BUSTO ARSIZIO - DINAMO MOSCA immagine 2 di fuga moscovita. Un errore in ricezione della Perepelkina sfruttato dalla Lyubushkina valeva la parità a quota 6 e Podkopaev doveva chiamare time-out. Un muro della Pisani, dopo uno spettacolare salvataggio della Wolosz, mandava in visibilio la torcida del PalaYamamay, esaltato da un sestetto biancorosso che lottava strenuamente su ogni pallone.
L’equilibrio totale era il leit-motiv del set, con Mosca che provava ad allungare e la Yamamay sempre pronta in agguato a sfruttare ogni minima sbavatura delle blasonate avversarie. I muri della premiata ditta “Havelkova & Pisani” permettevano alle lombarde di ricucire lo strappo ed iniziava così la lunga volata per la conquista del secondo set. Dava fuoco alle polveri una schiacciata di Diouf (21-19) che costringeva Podkopaev a spendere il suo ultimo time-out. Reazione immediata della Dinamo con due attacchi vincenti di fila della Obmochaeva che riportavano la situazione ancora in parità (21-21), e che mantenevano a galla le moscovite. Alla ripresa delle ostilità, dopo il time-out dai lui richiesto, Parisi gettava nella mischia la Perry e questo coincideva con l’allungo decisivo di Busto Arsizio: era proprio una pipe dell’americana che consentiva alle biancorosse di portarsi sul 24-21 e di disporre di ben tre palle set. La prima era vanificata da un’invasione a rete ma al secondo tentativo, come già accaduto in precedenza, stavolta era la Marcon (autrice di un’ottima prestazione con ben 12 punti) a mettere il punto esclamativo sul set ed a complicare terribilmente le cose per una Dinamo Mosca, in completa balia di un avversario davvero arrembante, ed incapace di abbozzare una reazione degna di tal nome.
Supporter russiDi fatto era la resa anticipata, perché nel terzo set Busto Arsizio, sulle ali dell’entusiasmo, capiva che poteva chiudere la contesa con il migliore punteggio possibile. Le padroni di casa, anche nell’ultima frazione di gioco, continuavano a mettere alle corde le russe, che non riuscivano a prenderne le contromisure. Podkopaev era già costretto sul 5-2 a chiamare time-out, dopo un ace della Havelkova. Servirà a ben poco, perché la Yamamay spingeva forte il piede sull’acceleratore approfittando dello sbandamento e della fallosità sia della ricezione che del contrattacco russi.
Con una Diouf precisissima in attacco, il vantaggio cresceva per forza d’inerzia, e sul 13-6 la panchina moscovita doveva chiamare già per la seconda volta il minuto di sospensione. Lo show della Diouf proseguiva senza soluzioni di continuità anche a muro, e così il set si trasformava in una lunga cavalcata verso la conquista di un 3-0 del tutto imprevedibile alla vigilia in sede di pronostico, ma che in realtà ricalcava abbastanza fedelmente quanto si è visto in campo. Il sigillo conclusivo arrivava puntualmente dalla straripante schiacciatrice della nazionale italiana al terzo tentativo (25-18), che faceva esplodere di felicità il palazzetto.
Basterà dunque vincere almeno due set alla Yamamay, giovedì prossimo, per poter staccare il biglietto che porta dritti alle final four della CEV Champions League, che si disputeranno Gadget al palayamamayquest’anno a Stettino.
Un traguardo che appare alla portata delle ragazze di mister Parisi, a patto però di non mollare la presa la prossima settimana in Russia, dove la Dinamo Mosca farà sicuramente di tutto per ribaltare un pronostico che a questo punto pende tutto dalla parte delle farfalle. Guai infatti a parlare di qualificazione conquistata al coach bustocco Carlo Parisi che nell’immediato dopo partita era visibilmente soddisfatto, ma ci teneva a gettare acqua sul fuoco di facili e pericolosi entusiasmi.
“Andremo a Mosca per vincere – affermava senza mezzi termini – perché se pensassimo di andare lì con il solo pensiero di conquistare due set, rischieremmo sicuramente di compromettere quanto di buono abbiamo espresso e messo in campo stasera (ieri sera, nda). Ero certo della reazione delle ragazze dopo la coppa Italia, e sono abbastanza fiducioso per questo turno di Champions League perché non credo che nessuna di loro pensi di aver già ottenuto la qualificazione. Abbiamo già avuto la prova con l’Azeryol Baku’, che bisognerà lottare fino all’ultimo pallone per portare a casa il risultato. È così sarà – avvertiva – anche a Mosca la prossima settimana”.

Francesco Montanino

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