Il Punto

Pubblicato il Marzo 14th, 2021 | Da Redazione Russia News

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PANDEMIA O INFODEMIA ALL’ITALIANA?

La mia speranza è che una volta avviate le vaccinazioni dei gruppi ad alto rischio, l’intera serie di misure anti-Covid, praticamente tutte di dubbia efficacia, e tutte generalmente ignorate, venga gradualmente cancellata e la vita in Russia torni alla normalità. Ma dubito che ciò accadrà mai nei paesi in cui Covid è stata utilizzata come scusa per coprire il fallimento economico e la disfunzione politica. Lì la leadership cercherà solo di trovare altre scuse“.

Queste sono le parole del Presidente Vladimir Putin alla vigilia della prime vaccinazioni nella Federazione Russa, su base volontaria, con lo Sputnik V lo scorso novembre. A dispetto della macchina del fango prontamente avviata dall’occidente contro il primo vaccino russo, l’efficacia dello stesso è ben oltre il 90%, con punte del 100% per quanto riguarda la prevenzione della mortalità. Un gran bel risultato, accompagnato dalla quasi totale assenza di effetti collaterali.

A distanza di poco più di tre mesi, la situazione in Russia è effettivamente migliorata, soprattutto a Mosca (città che vantava il maggior numero di casi) con metà popolazione ormai immune al famigerato SARSCoV2 e con l’eliminazione di ogni misura restrittiva e il ritorno alla normalità. I cittadini russi possono quindi lavorare, fare la spesa, amarsi, mangiare fuori, muoversi liberamente, frequentare persone, ma soprattutto non hanno l’obbligo di indossare coperture del volto e non devono esibire alcun “green pass” vaccinale.

La situazione a casa nostra è diametralmente opposta, e dopo più di un anno siamo ancora nella stessa situazione, con l’annuncio di nuove chiusure a causa di un aumento dei contagi in base alla scarsa attendibilità di tamponi farlocchi, che secondo l’ISS danno oltre il 90% di falsi positivi; con l’obbligo stretto di travisare il volto anche all’aria aperta, addirittura meglio se con doppia mascherina e magari pure la visiera. Ad aumentare l’ansia dei cittadini ci pensano anche alcuni dei cosiddetti “vip” nostrani, i quali dichiarano gaiamente sui social di essere infettati (ma quasi sempre asintomatici) pur avendo rispettato scrupolosamente le regole. A questo punto appare ovvio (non a tutti purtroppo) che tali regole non servono a nulla, se non a creare un senso di disagio, di paura e di sottomissione nella popolazione, innescando inutili conflitti sociali tra chi segue fanaticamente le direttive e chi invece ragiona a mente aperta.

Ricordiamo che la stessa OMS ha dichiarato più volte che le mascherine non hanno senso nelle persone sane, in quanto non impediscono il passaggio dei virus, ma creano piuttosto serie problematiche a livello circolatorio e respiratorio.

Stendiamo un velo pietoso sui tre vaccini griffati Big Pharma somministrati in Italia, che stanno creando molti problemi sia a livello di effetti collaterali pesanti, sia come danni permanenti/decessi, su cui comunque le magistrature stanno indagando. Tra l’altro gli immunizzati devono continuare a rispettare le norme di prevenzione esattamente come gli altri (eh sì, chi ha ricevuto il “siero miracoloso” può contagiare). Allora perché chi ci governa spinge così ossessivamente sul vaccino? Ragionando a mente aperta potremmo dire che forse forse c’è dietro qualche interesse legato alle case farmaceutiche? Dicono che a pensar male si fa peccato, ma non pensare affatto è da “gregge”, nel senso leopardiano del termine.

Ricapitolando: gli italiani devono stare nuovamente chiusi in casa, se escono devono mettersi in faccia un dispositivo inutile quando non dannoso, il cui business ha tra l’altro raggiunto livelli elevatissimi; e tutto questo in base a test molecolari inefficaci, che se va bene dopo numerosi cicli di amplificazione trovano magari dei resti inattivi di un qualsiasi virus della famiglia corona (i comuni patogeni del raffreddore) su una persona senza alcun sintomo, per cui sana.

I media mainstream non lo dicono, ma è stato scientificamente dimostrato che, a differenza dei vaccinati, i soggetti asintomatici non contagiano, in quanto “hanno una minore carica virale ed una minore durata di diffusione del virus rispetto ai soggetti sintomatici” (Nature – 20 novembre 2020). Lo studio della famosa rivista riposta che “le colture virali eseguite sui positivi asintomatici sono risultate tutte negative e tutti i contatti stretti dei positivi asintomatici sono risultati negativi al tampone molecolare, indicando che i casi positivi asintomatici non erano contagiosi“.

In conclusione c’è da chiedersi se questo virus è intelligentemente selettivo e sceglie i paesi dove colpire maggiormente e l’Italia gli è particolarmente antipatica, o se magari è semplicemente un virus “politico”, utilizzato allo scopo di far fallire il nostro paese… Ipotesi complottista? Forse, ma pare che non sia molto distante dalla verità, dal momento che molte attività economiche sono fallite o stanno per farlo, mentre i compratori stranieri sono pronti a rilevare tutto ciò che possono a prezzi stracciati.

La differenza principale tra Italia e Russia sta proprio nel fatto che chi governa quest’ultima non ha concesso alle potenti lobby economiche, farmaceutiche, tecnologiche di mettere le mani sui beni del paese e (soprattutto) del popolo russo, mentre i politicanti italici sono completamente asserviti ai gruppi di potere che vorrebbero governare il mondo e schiavizzare i popoli.

Da italiani santi, eroi e navigatori, ci sono rimasti solo i fessi?

Eva Bergamo

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