Le sperimentazioni segrete dei pesticidi genici - Russia News / Новости России

Scienza

Pubblicato il Gennaio 27th, 2024 | Da Redazione Russia News

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Le sperimentazioni segrete dei pesticidi genici

Torniamo a parlare di pesticidi, argomento importante per la salute sia umana che ambientale, di cui spesso trattiamo qui su Russia News.

Per dare una ripulita alla propria immagine, alcune aziende agrochimiche hanno pensato di ridurre la produzione di pesticidi chimici, e sfruttare in sostituzione dei prodotti derivati dall’ingegneria genetica.

La metodica è simile a quella dei fitofarmaci tradizionali, in quanto va ad agire per bloccare l’espressione genica negli insetti dannosi, ma in questo caso l’obiettivo viene raggiunto tramite tecniche di manipolazione genetica.

In particolare, la nuova generazione di pesticidi, attualmente in sperimentazione anche in Europa, utilizza la tecnica di silenziamento genetico chiamata interferenza dell’RNA (RNAi).

Vi do solo un accenno tecnico del processo, dove abbiamo una piccola molecola di RNA non codificante che va ad interferire e bloccare l’espressione di un gene, legandosi alla sua trascrizione di RNA messaggero, impedendo di fatto la traduzione della proteina.

Questa tecnica è studiata anche in campo medico, visto che si possono utilizzare RNA sintetici allo scopo di disattivare geni specifici a scopo terapeutico, spegnendone l’espressione genica e bloccandone quindi l’attività patologica.

Alcune aziende biotecnologiche, in primis l’americana GreenLight Biosciences, ma anche i colossi multinazionali BASF e Syngenta, stanno testando dal 2022 dei pesticidi genetici basati sull’interferenza dell’RNA sia negli Stati Uniti che in Europa.

La deroga alle norme UE ha consentito a queste aziende di condurre le prove in campo aperto, presentando solo una semplice comunicazione e non, come sarebbe stato dovuto, una valutazione del rischio preventiva.

Sperimentazioni di cui si parla ben poco, e che coinvolgono nel vecchio continente soprattutto Francia, Spagna e Germania.

Ed è proprio una ONG francese, la Pollinis, a lanciare l’allarme sulla pericolosità di questi prodotti, tramite un rapporto di indagine pubblicato lo scorso maggio che ne riporta i rischi per la biodiversità e gli insetti benefici.

Secondo Pollinis, questi fitosanitari hanno lo stesso impatto devastante dei pesticidi chimici, con effetti “fuori bersaglio” che coinvolgerebbero diverse specie di impollinatori, per via delle similitudini nel loro corredo genetico.

A rischio ci sono 33 specie di api, 10 di bombi e 65 di farfalle, insetti già decimati dall’uso spropositato della chimica.

In base alle indagini dell’Organizzazione parigina, i test in Francia si sono svolti senza adeguata trasparenza e senza che l’Agenzia ambientale francese (Anses) fosse pienamente informata su luoghi e date di tali sperimentazioni, il che ovviamente solleva preoccupazioni sulla mancanza di valutazione del rischio associata ai test e l’assenza di studi approfonditi sulle potenziali conseguenze ambientali di questi nuovi pesticidi.

Quindi, i nuovi fitofarmaci a base genica, che vengono promossi come prodotti sostenibili dalle aziende produttrici, sarebbero in realtà una meschina operazione di greenwashing, allo scopo di occultare l’ennesima porcheria da parte delle multinazionali della chimica, il cui scopo principale rimane quello di arricchirsi, a danno dell’ambiente e alla faccia di uomini e animali.

Eva Bergamo

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