Pubblicato il Aprile 14th, 2017 | Da Redazione
0LA MILANO DEL CALCIO ORA PARLA CINESE
Milano – L’era di Li Yonghong è partita alle ore 11.00 di questa mattina con la conferenza di presentazione presso la sala stampa di Casa Milan. Ed è stato proprio il neo Presidente, il primo ad intervenire e a raccontare le sue emozioni in questa giornata che ha segnato indelebilmente la storia recente rossonera: “Questo glorioso club inizia così un nuovo capitolo. Ringrazio Berlusconi e la Fininvest per la fiducia riposta in noi. Tutte le stelle e i successi degli ultimi 30 anni fanno si che ogni tifoso si aspetti un ritorno ai vertici europei. E’ una grande responsabilità sulle nostre spalle. Il nostro obiettivo è che tutti i tifosi del mondo possano amare sempre più l’Ac Milan“.
Finito il discorso, Li Yonghong , insieme al braccio destro Han Li, si accomoda in prima fila senza sottoporsi a domande e ascoltando la conferenza stampa del neo ad Marco Fassone. Oggi non sono state date ulteriori informazioni ufficiali sulla biografia dei due uomini che hanno appena acquistato il Milan.”Abbiamo fatto una scelta giusta e logica nel lungo periodo“, dice Fassone che rispondendo a una domanda su questa assenza di informazioni aggiunge: “E’ un quesito a cui devo rispondere a nome loro. Credo che non fosse appropriato parlare prima, ma anche da oggi credo sia meglio parlare con i fatti“. Resterà un legame con la famiglia Berlusconi: Barbara sarà presidente di Fondazione Milan. “E’ un incarico simbolico ma per noi molto importante“, spiega Fassone che fa il punto sull’inserimento della bandiera: “Sarà importante avere al nostro fianco qualche esponente che incarni il Dna del Milan. Ci sono già Franco Baresi e Filippo Galli. Prima mi occuperò di altri punti, poi della bandiera. Da 4-5 mesi ho tenuto in freezer questi pensieri“. Attenzione sullo stadio per cercare di aumentare i ricavi. E una frase che dà la misura delle difficoltà dell’operazione in questi mesi: “Yonghong Li e Han Li hanno resistito a fare cambiamenti. Se sono qui oggi è grazie a loro fiducia“, ha detto Fassone nel suo ringraziamento iniziale rivolto anche a Berlusconi, Galliani e Barbara Berlusconi.
Marco Fassone vanta una lunga carriera da dirigente sportivo. Nato nel 1964 a Pinerolo (Torino), lavora in Ferrero e in Galbani. Nel 2003 diventa direttore marketing della Juventus, per la quale cura l’internazionalizzazione del marchio oltre ad avere un ruolo di primo piano nella realizzazione del nuovo stadio. Nel 2010 diventa direttore generale del Napoli, ma dopo due anni passa all’Inter (sempre come direttore generale) fino all’addio (con polemiche) nel 2015.
Ma c’è anche l’altra faccia del closing. Se da un lato c’è un Silvio Berlusconi profondamente toccato dalla cessione del Milan, dall’altro c’è Fininvest. Che sorride. Già, perché dopo una trattativa infinita, di fatto il Milan viene ceduto a 520 milioni, con i 90 milioni che Fininvest otterrà per i recenti versamenti in conto capitale fatti per salvare la società e più ovviamente l’accollo dei debiti contratti negli ultimi anni dalla stessa società Milan A.C. per un valore totale dell’operazione di circa 740 milioni di euro. Ossigeno puro, un incasso superiore al mezzo miliardo di euro che, in un sol colpo, ripiana le maxi-perdite accumulate dai rossoneri nell’ultimo decennio. Di fatto, Fininvest – di cui Marina Berlusconi è presidente – viene ripagata per tutti gli sforzi affrontati sul piano patrimoniale per sostenere il club, come se il Milan non avesse mai avuto un impatto. Cifre che spiegano in modo semplice ma tremendamente efficace le ragioni che hanno spinto Marina ad insistere così tanto per la cessione del club.
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