Pubblicato il Agosto 13th, 2018 | Da Redazione Russia News
0La donna nella visione maschile russa e italiana
Come diceva un poeta russo Sergej Esenin: “Il grande si vede a distanza, il viso al viso non si vedrà”; veramente spesso noi non prestiamo la dovuta attenzione a molte cose che ci circondano, quali incontriamo ogni giorno. Possono essere i palazzi, gli oggetti, le persone … la lingua. Quando si inizia ad imparare una lingua straniera, poi, volenti o nolenti, si confrontano suoni, parole, frasi della propria lingua e quella straniera. Allora si inizia a guardare le solite cose in un modo nuovo. Quale posto si occupa la lingua nella nostra vita? E’ solo uno strumento che ci aiuta a comunicare e trasmettere informazioni, oppure ha l’influenza alla nostra vita, delineando i confini della nostra esistenza? Una delle prove di osservare questa influenza complessa e curiosa della lingua sulla coscienza di una persona e viceversa può essere un’analisi della percezione di una parola che siamo abituati ad usare e sentire ogni giorno. Prendiamo, ad esempio, la bella parola donna, женщина (zenscina) in russo; come la comprendono in russo e in italiano? Comprendiamo la stessa cosa o queste parole sono rappresentate in modo diverso nelle nostre menti?
La saggezza della gente è raccolta nei proverbi e nei modi di dire, è la parte integrante della lingua, del popolo e della sua storia. Diamo un’occhiata a questa fonte di saggezza popolare e vediamo cosa pensavano i nostri antenati riguardo alla donna. Però si deve affermare che nella maggior parte dei proverbi russi si usa la parola баба (donna) che nell’ambiente contadino è più comune della женщина (donna).
Sia i russi che gli italiani considerano la donna come custode del focolare, il suo luogo principale è la casa: бабе дорога – от печи до порога; мужик да собака всегда на дворе, а баба да кошка завсегда в избе (la strada per la donna è dal forno alla casa; l’uomo e il cane sono sempre nel cortile e la donna e la gatta sono sempre nella casa). Nei proverbi italiani: l’uomo e` l’ape e la donna il bugno; l’uomo e` il sacco e la donna il laccio; la donna e` il timone della casa. Nei proverbi italiani, oltre che il luogo della donna è la casa anche si indica che lei gestisce l’economia, dirige il processo, nelle sue mani il benessere e la prosperità della famiglia. Allo stesso tempo, nei proverbi italiani la donna può avere il significato opposto rispetto alla sua famiglia: la donna fa la casa e la disfa’; la donna è la furia della casa ).
Le donne russe e italiane non sanno mantenere i segreti, sono eccessivamente loquaci e, di solito, si riuniscono in gruppi per discutere qualsiasi notizia: где баба, там рынок; где две, там базар (dove c’è una donna, c’è un mercato; dove sono due, c’è un grande mercato); due [tre] donne fanno un mercato, tre (quattro) – una fiera; dire un segreto a una donna e` come versare acqua in un vaglio.
I russi e gli italiani concordano sul fatto che la logica delle donne è irrazionale, spontanea e non si presta a nessuna spiegazione: donne, asini e capre vanno sempre dove c’è più pericolo; donna e luna oggi serena e domani bruna (Non ci sono congetture per le donne; на женский норов нет угадчика (non si può indovinare l’umore delle donne).
È ovvio anche da questi esempi che la saggezza popolare mostra la donna da diverse parti, notando i suoi lati deboli e forti. Nella mente del popolo russo e italiano, la donna appare furba, spontanea, loquace, ma nello stesso tempo, in molti proverbi, è la donna che crea un’intimità domestica e tiene la casa nelle sue mani.
E cosa pensano oggi della donna, come la comprendono gli italiani e i russi moderni? Per questo abbiamo condotto un piccolo esperimento psicolinguistico tra uomini russi e italiani, chi conosce meglio di loro cos’è una donna? Loro dovevano scrivere cinque associazioni per la parola donna. Gli intervistati sono da 20 a 53 anni, fanno il lavoro diverso e vivono in diverse città della Russia e dell’Italia. Associazioni assemblate che abbiamo diviso in gruppi.
Dalle associazioni degli uomini di entrambe nazioni, si può distinguere un gruppo di parole che rappresentano la donna come custode del focolare: famiglia, casa, brava mamma, moglie; мама (mamma), семья (famiglia), дети (figli), домашний уют (conforto domestico), жена (moglie). Un altro gruppo di associazioni include alcune qualità negative: dolore, problemi, meglio stare senza, petulante, invidiosa. Tra le associazioni di uomini russi, questo gruppo non è così numeroso: страдания (sofferenza), пробемы (problemi). Nello stesso tempo per gli uomini italiani la donna è associata ad indispensabilità e necessità: indispensabile, necessaria. I russi non hanno associazioni di questo tipo.
Per gli uomini russi e italiani, una donna è legata alla bellezza: bella, amore, красавица, любимая.
Si noti come tali associazioni non hanno un significato simile tra le risposte degli uomini russi e italiani. Tra i russi: красный (rosso), март (marzo), бигуди (bigodini), косметика (cosmesi), французская музыка (musica francese), город (città), кровь (sangue), монастырь (monastero). Le associazioni italiane: profumo, sole, letto, alba, baci.
Ovviamente non sarebbe abbastanza un articolo per dire tutto della donna. Ma anche sulla base della nostra analisi modesta, di può ottenere dei risultati. Una donna nella mente degli uomini russi e italiani è associata al comfort e al benessere della casa, è astuta e spesso con le lacrime raggiunge ciò che vuole, la sua logica è irrazionale e le azioni non possono essere spiegate, può portare dolore e problemi. Ma allo stesso tempo la donna è indispensabile e necessaria, lei era e rimane la custode della casa, la donna è l’incarnazione/ personificazione della bellezza e dell’amore. Russi e italiani concordano all’unanimità con questa rappresentazione della donna, con la sola differenza che la necessità e l’indispensabilità delle donne si trova più spesso nei proverbi italiani (tutti dicono male delle donne e tutti corrono dietro le sottane) e nelle associazioni degli uomini italiani: indispensabile, necessaria.
Margarita Prokina