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Israele attacca una scuola a Gaza e ora anche UE e USA prendono le distanze da Netanyahu

L’attacco con 93 morti alla scuola rifugio di Gaza city sabato ha suscitato indignazione nel mondo e nuove richieste di cessate il fuoco. I comandi militari israeliani riducono la zona umanitaria ordinando l’evacuazione di diverse zone di Khan Younis nel sud della Striscia di Gaza

L’Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, ha espresso il suo orrore per l’attacco israeliano sabato a una scuola di Gaza che ha provocato quasi 100 morti.

Per le Nazioni Unite l’84,5 pe cento delle scuole di Gaza è stato preso di mira dalle forze israeliane. Borrell, che sta per concludere il proprio mandato come numero uno della diplomazia europea, ha sottolineato che il cessate il fuoco è l’unica strada percorribile per evitare ulteriori morti tra i civili, più di 40mila ormai dall’inizio del conflitto lo scorso ottobre.

Dal 7 ottobre Israele ha ucciso oltre 40mila palestinesi

Anche la vicepresidente degli Stati Uniti e candidata democratica alla Casa Bianca il 5 novembre, Kamala Haris ha lamentato l’alto numero di perdite palestinesi pur sottolineando, in un comizio elettorale sabato, il “diritto di Israele a difendersi da Hamas“.

L’ennesima strage di civili palestinesi ha intensificato le richieste internazionali di un immediato cessate il fuoco nella regione e di una soluzione diplomatica del conflitto.

L’Unione europea ha espresso il suo pieno sostegno all’invito dei leader di Stati Uniti, Egitto e Qatar a concludere i negoziati per il cessate il fuoco. Sembrano tuttavia sfumare le probabilità di successo dei colloqui che Israele aveva detto di accettare per il prossimo 15 agosto.

L’ala più estrema del governo israeliano, guidata dal ministro per la Sicurezza nazionale Ben Gvir, spinge infatti per la “completa resa” di Hamas, rifiutando qualsiasi accordo sugli ostaggi.

Da parte palestinese, il presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas sarà domani a Mosca, dove martedì incontrerà il presidente russo Vladimir Putin per consultazioni sulla situazione a Gaza.

Israele ordina nuove evacuazioni di civili a Khan Younis

L’attacco alla scuola Tabeen, nel centro di Gaza City, è avvenuto nelle prime ore di sabato mattina. L’edificio, come molti altri istituti scolastici dall’inizio della guerra e in quelle precendenti, serviva da rifugio per gli sfollati.

Le autorità palestinesi hanno riportato un bilancio di 93 morti e decine di feriti, tra cui donne, bambini e anziani impegnati nelle preghiere del mattino.

Israele ha riconosciuto di avere compiuto l’attacco, sostenendo che nel sito si trovava un centro di comando di Hamas, tanto da avere ucciso 19 membri di Hamas e della Jihad islamica tra cui un alto comandante. Un funzionario di Hamas, Izzat al-Rishq, ha smentito che vi fossero militanti nell’edificio.

L’ esercito israeliano ha dichiarato anche domenica di avere eliminato una cellula di miliziani palestinesi che emergeva da un tunnel a Rafah, una delle zone della Striscia di Gaza colpite ieri dall’aeronautica che ha preso di mira una trentina tra strutture militari, postazione di lancio di missili anticarro e depositi di armi.

Oggi, i comandi militari israeliani hanno disposto l’evacuazione di un quartiere di Khan Younis, con volantini e telefonate alla popolazione, e annunciato la ridefinizione della zona umanitaria per gli sfollati, compresa tra la città e la zona costiera di Al Mawasi.

Secondo l’Idf, infatti, Hamas avrebbe incorporato militanti nelle infrastrutture della zona. L’ordine di evacuazione nel quartiere di Al Jalaa è il secondo delle ultime ore. In precedenza, l’esercito israeliano aveva ordinato l’evacuazione dei civili palestinesi dalle aree a sud del centro di Khan Younis, comprese le zone di Sheikh Nasser, Barbakh e Maen.

RED

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