Il Regno Unito firma un accordo di partenariato centenario con l’Ucraina alla vigilia dell’insediamento di Trump - Russia News / Новости России

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Pubblicato il Gennaio 20th, 2025 | Da Redazione Russia News

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Il Regno Unito firma un accordo di partenariato centenario con l’Ucraina alla vigilia dell’insediamento di Trump

Il primo ministro britannico, Keir Starmer e il Presidente ucraino Vladimir Zelensky

Il 16 gennaio 2025 a Kiev il primo ministro britannico, Keir Starmer e il Presidente ucraino Vladimir Zelensky hanno formalizzato un accordo tra il Regno Unito e l’Ucraina della durata di 100 anni.

Riconoscendo i risultati dell’accordo di partenariato politico, di libero scambio e strategico tra il Regno Unito e l’Ucraina, firmato l’8 ottobre 2020, nonché tenendo conto dei principi e delle disposizioni dell’accordo di cooperazione in materia di sicurezza tra il Regno Unito e l’Ucraina, firmato il 12 gennaio 2024, i due Paesi si sono impegnati a garantire che tra un secolo avranno legami fiorenti in tutti i settori.

Con un trattato e una dichiarazione politica, il Regno Unito e l’Ucraina hanno concordato di:

  • rafforzare le capacità di difesa;
  • rafforzare la sicurezza e creare consenso sull’adesione dell’Ucraina alla NATO;
  • costruire una partnership nel campo della sicurezza marittima;
  • incrementare la cooperazione economica e commerciale;
  • rafforzare la cooperazione in materia di energia, clima e transizione energetica pulita;
  • aumentare la cooperazione in materia di giustizia;
  • contrastare la manipolazione e l’interferenza informativa ed informatica straniera;
  • rafforzare la cooperazione nella scienza, nella tecnologia e nell’innovazione;
  • rafforzare la cooperazione socio-culturale;
  • stabilire una cooperazione in materia di migrazione. 

La Dichiarazione di partenariato centenario tra Regno Unito ed Ucraina definisce in 15 pagine un quadro per la cooperazione tra i due Paesi in vari settori, con un focus primario sulla collaborazione militare.

In particolare, viene prevista la potenziale istituzione di basi militari in Ucraina, con un’enfasi sull’allineamento di queste iniziative agli standard NATO per la massima efficacia:

L’adesione dell’Ucraina alla NATO è la migliore garanzia della sicurezza dell’Ucraina. Il Regno Unito è impegnato nel percorso irreversibile dell’Ucraina verso l’adesione. Il Regno Unito continuerà a lavorare con gli alleati e l’Ucraina attraverso il NATO Ukraine Council per supportare gli sforzi di riforma dell’Ucraina e promuovere le aspirazioni di adesione dell’Ucraina”.  

Inoltre, “i partecipanti esploreranno le opzioni per l’implementazione e la manutenzione delle infrastrutture di difesa in Ucraina, tra cui basi militari, depositi logistici, strutture di stoccaggio di equipaggiamento militare di riserva e scorte di riserva di guerra”, afferma il documento.

Si prevedono i piani per sviluppare la cooperazione sulle capacità di attacco a lungo raggio, la difesa aerea e missilistica integrata e l’accumulo di armi complesse per rafforzare la deterrenza, sancendo che “Il Regno Unito amplierà il suo contributo alla coalizione dei moderni jet da combattimento, intensificando la formazione linguistica, aiutando i partner della coalizione ad aumentare gli F-16 per l’Ucraina e valutando la possibilità di fornire all’Ucraina altri jet da combattimento utilizzati dalla NATO

Si stabilisce che il Regno Unito fornirà all’Ucraina un’assistenza militare annuale non inferiore a 3 miliardi di sterline fino al 2031 e per tutto il tempo necessario a sostenere l’Ucraina. 

Nel campo della cooperazione marittima, in particolare nella regione del Mar Nero, il Regno Unito si è impegnato a migliorare l’interoperabilità dell’Ucraina con la NATO attraverso operazioni navali congiunte, visite ai porti e lo sviluppo di basi navali ucraine, dichiarando espressamente l’intenzione di ripristinare il controllo dell’Ucraina su tutti i territori temporaneamente occupati e di rafforzare il suo potenziale marittimo e fluviale attraverso l’implementazione della strategia di sicurezza marittima dell’Ucraina, prevedendo che “Il Regno Unito e l’Ucraina collaboreranno per garantire la sicurezza della navigazione e la protezione del commercio nel Mar Nero e nel Mar d’Azov e oltre. La Marina ucraina e la Royal Navy intraprenderanno ulteriori azioni per rafforzare la loro partnership e approfondire la cooperazione operativa, anche operando in gruppi di lavoro congiunti (o “flottiglie”). Tale attività navale congiunta contribuirà a garantire la sicurezza nelle acque di importanza strategica per entrambi i Paesi”.

Sebbene l’accordo non contenga impegni dettagliati e vincolanti, oltre alle promesse di espandere, intensificare e facilitare la collaborazione tra più settori, Zelensky ha accennato a potenziali componenti “segrete” all’interno del patto.

Il Regno Unito è stato uno dei principali sostenitori dell’Ucraina sin dall’escalation del conflitto tra Mosca e Kiev nel febbraio 2022. Ha impegnato 12,8 miliardi di sterline in aiuti militari e civili all’Ucraina e secondo alcune fonti ha addestrato 50.000 soldati ucraini sul suolo britannico.

Il primo ministro britannico in occasione della firma dell’accordo con l’Ucraina ha dichiarato: “Siamo con voi non solo oggi, per quest’anno o per il prossimo, ma per 100 anni, molto tempo dopo che questa terribile guerra sarà finita e l’Ucraina sarà di nuovo libera e prospera”.

Ha inoltre affermato che il Regno Unito collaborerà con tutti i suoi alleati per garantire che qualsiasi accordo che ponga fine alla guerra sia sufficientemente forte da “garantire la sicurezza dell’Ucraina” e “scoraggiare qualsiasi futura aggressione”, precisando che “È davvero importante che l’Ucraina sia messa nella posizione più forte possibile”.

Tale affermazione si colloca in un contesto di forte preoccupazione a Kiev per la potenziale riduzione degli aiuti da parte del Presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, che si insedierà alla Casa Bianca proprio oggi 20 gennaio 2025 e che ha annunciato pubblicamente la sua intenzione di porre una fine rapida alle ostilità in Ucraina.

Tra le possibili soluzioni del conflitto prende luce quella che il Presidente Trump possa proporre di schierare truppe occidentali come peacekeeper lungo una zona demilitarizzata tra Russia e Ucraina. Il piano vociferato escluderebbe le forze statunitensi, affidandosi invece a soldati di Paesi europei che agiscano al di fuori della struttura di comando della NATO.

Zelensky aveva già chiesto al Regno Unito e ad altri alleati europei come la Francia di inviare truppe in Ucraina per un’operazione di mantenimento della pace dopo la guerra.

Al di là delle previsioni programmatiche del Trattato, Londra resta cauta circa l’idea di inviare truppe britanniche in Ucraina come parte di una forza di mantenimento della pace, anche se – secondo quanto riportato dal Telegraph – Starmer avrebbe discusso la questione con il Presidente francese Emmanuel Macron.

La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova

La Russia ha duramente criticato il continuo sostegno di Londra a Kiev, come un segnale che il governo del Regno Unito “chiaramente non cerca di risolvere il conflitto”.

La portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova con riguardo al conflitto ha affermato più volte che “stanno facendo tutto il possibile per farlo durare a lungo, prolungando così la sofferenza del popolo ucraino”.

Sull’accordo centenario tra Regno Unito e Ucraina e con particolare riguardo alla linea di cooperazione marittima tra i due Paesi Maria Zakharova ha dichiaratoLe parti hanno concordato di stabilire una partnership nella sicurezza marittima per, tra le altre cose, rafforzare la sicurezza del Mar Baltico, del Mar Nero e del Mar d’Azov.

Ciò ha il sapore dell’aspirazione di lunga data di Londra a consolidare la sua presa nelle acque sopra menzionate, in particolare il Mar d’Azov, il bacino del Mar Nero. Kiev otterrà solo un ruolo di supporto nonostante tutte le sue rivendicazioni geopolitiche.

Vorremmo avvertire i sognatori di Bankovaya Street e Downing Street che non c’è spazio per la cooperazione nel Mar d’Azov né per l’Ucraina né per il Regno Unito. Dopo la riunificazione della Repubblica Popolare di Donetsk, delle Regioni di Zaporozhye e Kherson con la Russia nel settembre 2022, il Mar d’Azov è diventato acque interne della Federazione Russa. Qualsiasi rivendicazione su queste acque è una grave ingerenza negli affari interni del nostro Paese e sarà severamente repressa.

Più in generale, dell’accordo tra Ucraina e Regno Unito, Maria Zakharova ha detto: “lo consideriamo nullo e non valido. Lo consideriamo un altro passo di pubbliche relazioni dell’agonizzante regime di Kiev, pronto a firmare qualsiasi accordo sulla vendita del Paese e a trasformarlo in una nuova colonia britannica.

Cento anni è un termine simbolico ma non vincolante. In caso di caduta della dittatura di Zelensky o di dimissioni del Primo Ministro del Regno Unito, difficilmente ci sarà qualcuno a ricordare questo accordo.

Tuttavia, è deplorevole che nell’80° anniversario della vittoria sul nazismo nella Seconda guerra mondiale la leadership del Regno Unito, nostro alleato di allora, giuri di sostenere i neonazisti ucraini di Bandera. Ci auguriamo che almeno qualcuno a Londra se ne vergogni.

Davide Della Penna

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