Cultura

Pubblicato il Dicembre 21st, 2014 | Da admin

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IL NATALE ORTODOSSO IN RUSSIA

In Russia il Natale è una festa ufficiale. Bisogna ricordare che il popolo russo ha sofferto a causa del “regime” per un lungo periodo, quasi dimenticandosi delle feste natalizie, infatti il regime comunista mal vedeva le chiese e tutto quello cheNatale in Russia ruotava intorno alla religione. Oggi, possiamo affermare che la Russia si prepara a festeggiare il 19° Natale consecutivo come popolo libero. Il Natale russo si festeggia il 7 gennaio :la diversa data è dovuta all’uso del calendario giuliano. E’ giusto sapere che la chiesa ortodossa non ha mai accettato la riforma gregoriana e quindi tutte le festività religiose “tardano” di 13 giorni. Il 25 dicembre comunque i russi la vivono come pseudo-festa per via delle varie influenze provenienti dall’esterno. La festa del Natale ortodosso è considerata la più importante dell’anno ed è preceduta da un periodo di digiuno di 40 giorni. Il digiuno dura fino al tramonto della vigilia di Natale ( quando le persone saranno in chiesa a prepararsi al Mistero della festa ed ad ascoltare la preghiera che comincia dopo il tramonto ). In realtà, il digiuno termina dopo l’inno di Natale “Rozhdiestvo Tvoe,  Xriste Bozhe Nasc”(La Tua Natività Cristo Nostro). Il periodo natalizio , quindi, dura dal 31 dicembre sino al 13 gennaio, giorno del Vecchio Capodanno.
Natale russoIl 6 gennaio, per i russi è la Vigilia, essi cominciano a preparare la tavola dopo il tramonto: la ricoprono di paglia o fieno, sulla quale , poi il padrone di casa sparge del grano e sopra mette la tovaglia, lasciando ad ogni angolo uno spicchio d’aglio. Il motivo? Secondo le credenze russe, l’aglio protegge dalle malattie e in generale dal male. In mezzo al tavolo essi collocano il piatto tipico, ovvero il Sočivo (realizzato principalmente con un mix di cereali), per cui la vigilia di Natale viene denominata “Sočelnik”.
In genere il menù natalizio è ricco di piatti a base di carne, formaggi, dolci di ogni tipo e bevande piuttosto forti. Molte famiglie, durante il pranzo, usano lasciare la porta di casa aperta per poter accogliere qualche povero di passaggio. La tradizione vuole che la notte del 31 Dicembre ( Novoyj god– Anno Nuovo) , Ded Moroz, l’omonimo russo di Babbo Natale ( Nonno Gelo ), porti doni a tutti i bambini, aiutato dalla nipote conosciuta come la “Fanciulla della Neve.” sotto il tradizionale albero di Natale ( Jolka) .La cena del 31 dicembre per i russi è un rito, riunisce famiglie e amici più cari . Gli invitati portano doni , cibo e bottiglie. Tra i piatti piè classici è l’ insalata di riso. Per i russi il” Brindisi “è molto importante, ne fanno numerosi. Tutti gli ospiti sono invitati a dire qualcosa : ogni brindisi è un augurio , un invito all’ amore pieno di auspici per il futuro. Dopo la cene i russi si dilettano a ballare, a suonare la chitarra e arrivano sino al sorgere del sole tra il rumore di mortaretti e dei petardi scoppiati sulla neve.

Barbara Cassani

 

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