Pubblicato il Marzo 26th, 2022 | Da Redazione Russia News
0Il G7 ha raggiunto il suo livello più basso
Il 24 marzo si sono riuniti a Bruxelles i paesi del G7, non certo per fare qualcosa di utile ai cittadini che rappresentano, ma per mettere in scena l’ennesimo teatrino mediatico contro la Russia e l’alleato cinese.
Diciamolo chiaramente, non fanno paura a nessuno, si tratta solo di un patetico tentativo di mostrare i muscoli e intimorire una superpotenza che con la pazienza e la maestria di un grande giocatore di scacchi, quale è il Presidente Putin, sta invece mettendo all’angolo l’intero blocco euro-atlantico, vittima dei propri errori e di un’arroganza cieca e smisurata.
E così, dopo la riunione, i 7 pavoni senza piume hanno dichiarato che “l’intento è riportare la pace e per farlo è necessario stringere ancora la stretta economica sulla Russia“.
Ma che bravi! E vi siete messi pure in 7 per buttare giù una simile fesseria? Non potete non sapere che la Russia ha già avviato le procedure per chiudere ogni legame economico con l’occidente mentre sta espandendo la sua economia verso est, e non solo, stringendo accordi con Cina, India, Nord Corea, Paesi Arabi, Africa, Sudamerica. Non meno importante il fatto che gli scambi commerciali tra questi paesi prevedono una progressiva de-dollarizzazione a favore di valute sovrane garantite dal sistema Gold Standard, più sicuro e meno discriminatorio, con buona pace della struttura bancaria filo-atlantista targata Rothschild.
Qualcuno gentilmente spieghi a questa unione di neuroni spompati che per “riportare la pace” è essenziale innanzitutto evitare di armare uno dei contendenti, ma anche non fare dichiarazioni inneggianti all’omicidio di un Capo di Stato, smettere di esaltare gruppi nazisti, evitare di prendere ordini dal Presidente ucraino ormai fuori controllo, che dal suo rifugio protetto non manca di collegarsi ogni giorno con un diverso Parlamento per delirare a vanvera e fare richieste inaccettabili. Ma soprattutto, sarebbe utile chiedere al signor Zelenskyj di iniziare a rispettare gli accordi di Minsk, che il suo paese non intende ancora onorare pur avendoci messo la firma.
Non paghi di un annuncio di tale spessore in materia economica, i nostri magnifici 7 hanno ben pensato di aggiungere anche questa chicca: “Sollecitiamo tutti i Paesi a non dare assistenza militare o di altro tipo alla Russia per contribuire a proseguire la sua aggressione in Ucraina“.
Una perla rara di alta diplomazia che esce da un comunicato congiunto, rivolta principalmente alla Cina, che immaginiamo sta già tremando di paura e pensando a dove nascondersi, visto che l’enorme, e non del tutto palese, arsenale di cui dispone può non essere sufficiente per difendersi dalle lingue lunghe dei 7 spavaldi sfigati, che blaterano a raffica senza preoccuparsi di tastare il polso ai cittadini dei rispettivi paesi, che per la maggior parte non sono d’accordo con questi deliri; in particolare gli italiani, che ben conoscono l’art. 11 della Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali“.
Il proclama conclusivo è degno di nota: “Siamo pronti a prendere ulteriori misure“… direi che si commenta da solo, mentre noi possiamo semplicemente chiederci se questi ci sono o ci fanno, dal momento che è impossibile non abbiano capito che tutto ciò che realizzano contro Mosca si ritorce inevitabilmente contro l’incolpevole popolazione europea.
L’unico che ha saputo affrontare gli avvenimenti con lucidità è Viktor Orban, unico leader europeo con gli attributi, che ha detto chiaramente in faccia al pagliaccio ucraino di scordarsi che l’Ungheria sanzioni la Russia, o che doni armi ai neonazisti di Kiev. Queste le parole, ineccepibili, del portavoce di Orban: “Non possiamo permettere che il prezzo della guerra sia pagato dalle famiglie ungheresi. Questo è il motivo per cui continueremo a opporci all’estensione delle sanzioni ai vettori energetici russi in tutti i forum europei, come abbiamo fatto in passato”.
Alla fine dei giochi e al netto delle enormi spese sostenute dai cittadini europei per pagare il penoso carrozzone, l’armata Brancaleone chiamata G7 e gli inconsistenti comunicati che ha partorito in questi giorni di summit europeo (in cui tra l’altro si è riunita anche la NATO con lo stesso scopo) farebbe quasi tenerezza, se non fosse che i concetti espressi, seppur malamente, sono molto pericolosi per la pace, quella vera, e la stabilità del mondo intero.
Spiace dirlo, ma l’Unione Europea vista in questi giorni, senza idee, senza valori, senza spina dorsale e completamente prona al volere dei padroni d’oltreoceano, non ha alcun futuro e pare naturalmente destinata ad un triste declino.
Eva Bergamo