Il Cremlino si oppone alle guerre commerciali nel mondo - Russia News / Новости России

BRICS

Pubblicato il Febbraio 27th, 2025 | Da Redazione Russia News

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Il Cremlino si oppone alle guerre commerciali nel mondo

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov

Nel corso di una conferenza stampa, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato ai giornalisti che la Russia si oppone alle guerre commerciali nel mondo perché hanno un impatto negativo su tutti gli attori del mercato. Ha anche commentato gli sviluppi tra Stati Uniti e Unione Europea, tra cui la decisione dell’amministrazione statunitense di imporre dazi doganali del 25% sulle forniture di merci provenienti dall’Unione Europea, che il Presidente Donald Trump ha annunciato affermando che la UE è nata per “fottere” gli USA.

 “Certamente non vorremmo vedere molte guerre commerciali nel mondo. Perché, in un modo o nell’altro, avranno un impatto negativo su tutti i Paesi“, ha sottolineato Peskov. Ha poi ricordato che la Russia è attualmente concentrata sul rafforzamento dei legami con i Paesi amici, compresi i partner BRICS. “Stiamo sviluppando le nostre strategie, che servono al meglio i nostri interessi e quelli dei nostri partner. Il nostro obiettivo è evitare le guerre tariffarie“, ha aggiunto il portavoce.

L’alleanza BRICS+ intanto continua la sua ascesa, con l’adesione di nuovi Paesi all’inizio di quest’anno. In particolare, Bielorussia, Bolivia, Cuba, Kazakistan, Malesia, Thailandia, Uganda e Uzbekistan, sono diventati partner del gruppo; il prossimo passo per loro sarà l’entrata effettiva, come successo per l’Indonesia lo scorso gennaio, con l’innalzamento del numero di nazioni partecipanti a 10. Ad oggi quindi il gruppo effettivo è composto dagli iniziali Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica a cui si sono aggiunti lo scorso anno Egitto, Etiopia, Iran, ed Emirati Arabi Uniti e quest’anno appunto l’Indonesia.

Nel frattempo, anche Algeria, Nigeria, Vietnam e Turchia, sono stati invitati alla partnership con il gruppo.

Con l’inclusione dei nuovi partner i BRICS+ rappresentano ora il 41,4% del PIL mondiale – se calcolato in parità di potere d’acquisto (ppa), il 37% del commercio globale e il 40% della produzione petrolifera mondiale. Il gruppo rappresenta circa quattro miliardi di abitanti, cioè la metà della popolazione del pianeta, su un territorio di 40 milioni di chilometri quadrati.

A confronto il G7 oggi rappresenta soltanto il 29,08% del PIL mondiale (ppa). In forte declino, quindi, rispetto al 52% registrato nel 1990.  

Eva Bergamo

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