Pubblicato il Settembre 21st, 2018 | Da Redazione Russia News
0DE ECCHER AL SEMINARIO ITALO-RUSSO DI TRIESTE: SANZIONI ASSURDITA’, RUSSIA STRATEGICA PER IMPRESE ITALIANE
Trieste – “A livello diplomatico siamo impegnati a scongelare tutti i meccanismi utili a ristabilire il dialogo tra Italia e Russia. Il nostro obiettivo primario è creare ponti con nuovi politici italiani, perlopiù poco noti nel nostro Paese. Per questo stiamo lavorando per realizzare a Mosca – speriamo entro l’anno – visite ufficiali con i rappresentanti delle istituzioni e del Governo italiano, a partire dai presidenti di Senato e Camera, Maria Elisabetta Alberti Casellati e Roberto Fico, oltre che dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte”. Lo ha detto, oggi a Trieste in occasione del 1° seminario italo-russo, organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, Sergey Razov. In merito alle sanzioni il diplomatico ha aggiunto: “Questi provvedimenti sono in contrasto con tutte le norme europee, e non solo, che regolano il commercio internazionale, ma l’Italia ha capito che le sanzioni hanno fatto il loro tempo e che gli effetti sperati da chi le ha inflitte non si sono realizzati. Quanto più si fa pressing sulla Russia – ha concluso – tanto più si rafforza la leadership del presidente Putin”.
Sulla stessa linea anche Claudio de Eccher, Chief strategist di Rizzani de Eccher Spa, il gruppo di costruzioni friulano che recentemente ha vinto la gara per la costruzione del polo multifunzionale di Gazprom a Minsk: “Le sanzioni sono state un’assurdità totale: i cinesi sono diventati sempre più aggressivi e ora sul mercato ci sono anche i giapponesi e i coreani, mentre gli operatori americani incrementano il loro business. Nonostante siamo vittima delle sanzioni, le imprese italiane devono continuare ad esserci”.
Il seminario italo-russo di Trieste è organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, Roscongress, Forum economico di San Pietroburgo, Generali e Rizzani de Eccher S.p.A. in collaborazione con il Centro culturale Veritas, Intesa Sanpaolo e Banca Intesa Russia.
RED