Pubblicato il Agosto 11th, 2018 | Da Redazione Russia News
0DAZI USA? LA RUSSIA RISPONDE CREANDO DUE PARADISI FISCALI
Mosca – La Camera alta del parlamento russo ha approvato un pacchetto di leggi che consente alle società offshore straniere controllate dalla Russia, di essere registrate nuovamente nei nuovi centri offshore russi.
Come commenta anche il quotidiano economico italiano “Italia Oggi“, la mossa del governo russo deve essere letta in chiave anti-sanzioni americane. Si vuole infatti cercare di agevolare gli imprenditori russi che sono stati presi di mira dalle sanzioni Usa. Ad aprile il Dipartimento del tesoro degli Stati Uniti d’America ha infatti aggiunto altri 38 imprenditori, funzionari e aziende all’elenco dei soggetti russi che svolgono «attività maligne» in tutto il mondo. E dunque, secondo il governo Usa, devono essere soggetti a sanzioni.
La Russia ha dato dunque il via alla creazione di due paradisi fiscali. Uno sull’isola di Oktyabrsky a Kaliningrad e l’altro sull’isola di Russky a Vladivostok. Nelle due isole la tassazione sarà pari allo 0%.
Nel dettaglio è stato deciso che non saranno imposte tasse sui dividendi che le multinazionali pagano ai loro azionisti. Per godere dell’agevolazione fiscale il soggetto deve però possedere almeno il 15% dei dividendi della società, un anno prima della decisione del governo russo. Inoltre, gli uomini di affari russi potranno riportare in patria le attività che detengono in paradisi fiscali extra Russia, preservando lo status legale. Questa mossa è possibile perché il nuovo pacchetto di leggi approvate ha introdotto la «modalità di società internazionale». Questa novità permetterà dunque alle società di preservare la propria attività spostandola dal paradiso fiscale estero a quello russo. Per essere «iscritti» però a uno dei paradisi fiscali creati dalla Russia bisogna prima eliminare la registrazione presso il paradiso fiscale straniero e ottenere lo status di società internazionale. Nei documenti si legge come posso registrarsi nelle due zone franche russe anche banche o organizzazioni finanziarie non creditizie.
La Banca centrale russa non ha però appoggiato l’iniziativa del governo perché sostiene che i soggetti che godranno delle agevolazioni fiscali, saranno in grado di effettuare transazioni in valute estere, senza restrizioni e senza che sia obbligatorio il rimpatrio dei ricavi generati all’estero. Nella norma è infatti previsto che saranno soggetti a tassazione solo il profitto generato in Russia. Secondo la Banca centrale diventerebbe dunque difficile inseguire gli imprenditori disonesti che vogliono evadere il fisco nazionale.
Il voler creare dei paradisi fiscali a casa propria, era una discussione che il governo russo stava già facendo da qualche tempo. La decisione di voler concretizzare il progetto, secondo il quotidiano russo “Vedomosti“, si è concretizzata quando gli Usa hanno deciso di imporre nuove sanzioni alla Russia.
RED