Mosca – La Camera alta del parlamento russo ha approvato un pacchetto di leggi che consente alle società offshore
Come commenta anche il quotidiano economico italiano “Italia Oggi“, la mossa del governo russo deve essere letta in chiave anti-sanzioni americane. Si vuole infatti cercare di agevolare gli imprenditori russi che sono stati presi di mira dalle sanzioni Usa. Ad aprile il Dipartimento del tesoro degli Stati Uniti d’America ha infatti aggiunto altri 38 imprenditori, funzionari e aziende all’elenco dei soggetti russi che svolgono «attività maligne» in tutto il mondo. E dunque, secondo il governo Usa, devono essere soggetti a sanzioni.
Nel dettaglio è stato deciso che non saranno imposte tasse sui dividendi che le multinazionali pagano ai loro azionisti. Per godere dell’agevolazione fiscale il soggetto deve però possedere almeno il 15% dei dividendi della società, un anno prima della decisione del governo russo. Inoltre, gli uomini di affari russi potranno riportare in patria le attività che detengono in paradisi fiscali extra Russia, preservando lo status legale. Questa mossa è possibile perché il nuovo pacchetto di leggi approvate ha introdotto la «modalità di società internazionale». Questa novità permetterà dunque alle società di preservare la propria attività spostandola
La Banca centrale russa non ha però appoggiato l’iniziativa del governo perché sostiene che i soggetti che godranno delle agevolazioni fiscali, saranno in grado di effettuare transazioni in valute estere, senza restrizioni e senza che sia obbligatorio il rimpatrio dei ricavi generati all’estero. Nella norma è infatti
Il voler creare dei paradisi fiscali a casa propria, era una discussione che il governo russo stava già facendo da qualche tempo. La decisione di voler concretizzare il progetto, secondo il quotidiano russo “Vedomosti“, si è concretizzata quando gli Usa hanno deciso di imporre nuove sanzioni alla Russia.
RED