Pubblicato il Settembre 20th, 2021 | Da Redazione Russia News
0CRISI DEL LEGNO: VI DICIAMO COME RISOLVERE LA MANCANZA DI QUESTA PREZIOSA MATERIA PRIMA
Ormai l’incredibile andamento del mercato del LEGNO e l’esaurirsi delle sue riserve, è cosa nota a tutte le aziende e gli operatori che utilizzano questo prezioso materiale nelle loro lavorazioni industriali e artigianali.
Complici la tempesta Vaia del 2018 e il Covid del 2020, stiamo assistendo ad un aumento spropositato del costo della nostra materia prima per eccellenza, situazione anomala e storicamente mai avvenuta per il nostro settore. Il prezzo delle lamelle fresche per legno lamellare ha ormai superato la soglia dei 300€/m3. In Italia e Germania il prezzo del prodotto finito (travi lamellari a vista) è salito da 400 a circa 600€/m3 nell’arco di mezz’anno. Con il KVH ci attendiamo 450€/m3. Cosa sta succedendo? Perché i prezzi sono completa mente fuori controllo al momento? Perché qualcosa concordato lunedì spesso non vale più venerdì? Perché a volte c’è una differenza di 50€/m3? Quello dei segati è ormai diventato un mercato del venditore. La posizione a volte insolita nei negoziati spinge alcuni venditori a reagire in modo esagerato. In alcuni casi i prezzi settimanali hanno ormai rimpiazzato i prezzi trimestrali.
Tante sono le spiegazioni date all’andamento di questo mercato, noi abbiamo cercato di riassumere le principali.
Nel 2021 il fabbisogno mondiale di segati di conifera supererà la produzione. Non tutte le regioni del mondo saranno in grado di soddisfare completamente il loro fabbisogno che potrebbe superare la soglia dei 350milioni dim3 all’anno per la prima volta. In quasi tutto il mondo il settore ha passato l’inverno con livelli molto bassi di scorte e a livello regionale c’erano anche scarsità di tondame. I livelli delle scorte sono bassi non solo nelle segherie ma anche dai commercianti e nelle imprese trasformatrici. Le scorte sono molto limitate in Europa, negli Stati Uniti e in Cina. La seguente richiesta riflette la situazione attuale: Un’azienda canadese produttrice di imballaggi contatta una segheria tedesca per merce. Con quasi tutti gli assortimenti di segati c’è una dinamica incredibile di mercato. Negli USA prezzi realizzabili compresi tra 400 e 500€/m3 franco segheria tedesca hanno ripercussioni enormi sul taglio nell’Europa centrale. È tagliata sempre più merce destinata al mercato statunitense, mentre “ci sono sempre meno fianchi di 17mm”, come qualcuno ha detto l’anno scorso. (Ciò vale anche per altri assortimenti, come p.es. la merce grezza per KVH.) Al mo mento il prezzo statunitense è di 514€/m3 franco segheria tedesca. Esattamente un anno fa era di 250€/m3. Se i produttori realiz zano 500€/m3 franco fabbrica con semplici segati, cambiano tante relazioni di prezzi.
Di conseguenza, le esportazioni tedesche di segati di conifera verso gli USA sono cresciute del 54%, arrivando a circa 2milioni dim3 nel 2020. L’Europa ha esportato un to tale di oltre 3.5milioni dim3 verso l’America – merce che manca su altri mercati e in altri settori. Lo choc del Covid-19 nel primo trimestre del 2020 era seguito da una forte ripresa in tutto il mondo alla fine del terzo trimestre. Il trend di ristrutturare la propria casa in vece di andare in vacanza ha comportato una forte crescita del mercato del fai-da-te. Il commercio estero tedesco, per esempio, ha registrato un aumento del 28% nelle vendite di legno per giardini, mentre le ven dite di piallati sono cresciute del 20% e quelle di pavimenti e prodotti per amplia menti del 12%. Tutti gli assortimenti del fai da-te e per ambienti esterni hanno segnato una forte crescita – in tutto il mondo.
Negli scorsi anni tante nuove produzioni di x-lam sono state avviate nell’Europa Centrale. Anche questo ha cambiato sostanzial mente il mercato dei segati. Dal 2010 la produzione di segati di conifera è aumentata “solo” del 14% in Germania (2010: 21,1milioni di m3; 2020: circa 25milioni di m3) e Austria (2010: 9,8milioni dim3; 2020: 10,3milioni di m3). Secondo quanto rilevato dall’Holzkurier, la produzione di x-lam è triplicata nei due paesi nello stesso pe riodo, da 340.000m3 nel 2010 a oltre 1 milione di m3 nel 2020. Solo questo sviluppo comporta un cambiamento fondamentale dei flussi di segati perché ci vogliono al meno 1,25milioni di m3 di segati per pro durre 1 milione di m3 di x-lam. Le aziende trasformatrici che finora potevano contare sul loro approvvigionamento ora temono che sia a rischio, tra l’altro perché le aziende del legno scandinave e russe (principali produttrici della materia prima) a volte trovano possibilità di vendita più lucrative negli Stati Uniti e in Cina piuttosto che in Europa Centrale.
Le imprese trasformatrici dell’Europa Centrale hanno cominciato l’anno nuovo con portafogli ordini pieni ma livelli di scorte sotto la media. Un vero e proprio aumento della produzione non è più possibile in tanti segmenti (p.es. legno lamellare). Spesso si è raggiunta la capacità massima o mancano il materiale e/o il personale ne cessari.
Persino la Cina punta sempre di più sulle costruzioni green – i Giochi olimpici invernali del 2022 ne sarebbero un simbolo. Quest’anno il fabbisogno cinese di segati di conifera segnerà un ulteriore aumento. Potrebbe raggiungere 70milioni dim3 nel 2021 e persino 75milioni dim3 nel 2022. Inoltre, la Cina dovrà accettare prezzi no tevolmente più alti quest’anno per poter soddisfare la propria domanda di segati di conifera.
Un altro fattore che cambio il solito flusso di legno è lo stop alle esportazioni di tondame che il governo russo sta implementando passo per passo. Ne sono interessati soprattutto Cina, Finlandia e i Paesi Baltici.
L’attuale scarsità regionale di tondame, che è anche dovuta alla stagione, è un altro sviluppo che cambia i flussi di segati. Nel sud dell’Austria, per esempio, aziende del legno che di solito si auto approvvigionano, devono comprare merce per la propria trasformazione, il che ha ripercussioni a livello sovraregionale. Contrariamente agli scorsi anni nemmeno produzioni ferme per un breve tempo (p.es. Holzindustrie Mosser dopo l’incendio), eventi straordinari (p.es. crollo del tetto da Brüder Theurl) e lavori di costruzione (p. es. stabilimento produttore di legno lamellare di Pfeifer Group a Imst) possono es sere compensati immediatamente da altre aziende.
In vista dell’attuale sfida dell’approvvigionamento alcuni compratori decidono di ordinare merce da più aziende (“qualcuno la fornirà di sicuro”). Di conseguenza, la domanda è in parte sopravvalutata il che comporta il rischio di una bolla di ordini. Nel 2021 c’è una domanda fortissima da parte dell’edilizia europea del legno e del settore europeo delle case prefabbricate (edilizia tedesca del legno con un +14% nelle vendite nel 2020 nonostante il lock down; dicembre 2020: +42% su base annua). Chi non alza i prezzi in tempo, è “inondato” di ordini. Allo stesso tempo tempi programmati di consegna non possono essere osservati quando i clienti sono disposti a pagare persino prezzi eccessivi.
A fronte di questa drastica situazione, anche le aziende italiane, stanno soffrendo per l’improvvisa impennata dei costi. Questa repentina crescita va a incidere in modo pesante sui costi di approvvigionamento delle nostre imprese, già colpite duramente nei mesi scorsi dalla crisi legata al Covid . Per questo Assolegno (l’Associazione nazionale delle industrie di prima lavorazione e costruttori in legno di FederlegnoArredo) ha chiesto un intervento al governo italiano: la possibilità di rivedere i contratti già firmati, sia con privati sia con la pubblica amministrazione, in modo che si possa assorbire questa straordinaria dinamica dei prezzi.
Una soluzione, un varco, a questo negativo scenario commerciale del settore, è fortunatamente stato individuato dopo alcuni mesi di ricerca e di contatti, da ITALEURASIA PROMONETWORK, l’associazione italo-russa che da più di otto anni, oltre ad essere l’editrice del nostro giornale, opera per promuovere la solidarietà e la collaborazione tra le imprese associate, fornendo assistenza ed informazione sia alle aziende già presenti sul mercato eurasiatico, sia a quelle che si avvicinano per la prima volta a questi Paesi.
Per le aziende italiane interessate, sono stati aperti alcuni canali diretti di fornitura con aziende russe produttrici di legname e chi fosse interessato, può scrivere a ITALEURASIA inviando una mail a: info@italeurasia.org , lasciando un proprio recapito (mail o telefono) per essere ricontattato.
RED