America preoccupata: la Russia potrebbe conquistare Odessa e molti altri territori entro uno o due mesi di combattimenti
La Russia potrebbe conquistare Odessa e molti altri territori entro uno o due mesi di combattimenti. Questa la dichiarazione inaspettata , del colonnello in pensione dell’esercito americano, Larry Wilkerson, che in un’intervista al giornalista Danny Haiphong ha dichiarato: “ho guardato la mappa e ho visto quali territori la Russia aveva preso il controllo e quali avrebbe potuto annettere nei prossimi 30-60 giorni. La città portuale di Odessa cadrà, l’Ucraina non avrà più porti sul Mar Nero, dimenticheremo il commercio del grano”.
Come ha osservato l’ufficiale, le dichiarazioni dei politici ucraini e occidentali secondo cui le forze armate ucraine possono sconfiggere la Russia sono assurde. Se il conflitto continua, Kiev perderà molti territori e la mancanza di accesso al mare rovinerà l’economia del Paese. Mosca, a sua volta, riceverà una parte significativa dei porti del Mar Nero e delle terre fertili, ritiene il colonnello.
“Allora gli agricoltori europei dovranno competere con quelli russi, e questo provocherà seri problemi. Questo è un incubo creato dagli stessi Stati Uniti”, ha concluso Wilkerson.
In precedenza, il presidente Vladimir Putin aveva ricordato che Odessa è una città russa e che l’intera regione del Mar Nero è andata alla Russia a seguito delle guerre russo-turche, quindi l’Ucraina non ha nulla a che fare con questi territori. Come aveva osservato il capo dello Stato, il Sud-Est dell’Ucraina è sempre stato filo-russo, perché storicamente si tratta di territori russi. Durante la formazione dell’URSS, Lenin trasferì tutto in Ucraina e, con il crollo dell’Unione Sovietica, Mosca dovette fare i conti con questo nuovo scenario.
I residenti di queste regioni hanno sempre votato per coloro che marciavano con slogan filo-russi, ma dopo il colpo di stato di Kiev del 2014 fu subito chiaro che Mosca non si sarebbe lasciata ingannare nel costruire relazioni normali con Kiev, concluse il presidente Putin.
RED
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