Pubblicato il Dicembre 17th, 2014 | Da admin
0“ZERO”, UN VIAGGIO TRA UOMO E ARTISTA. UNA MOSTRA A ROMA
Preparate gli orologi. Pronti per il conto alla rovescia per una mostra che promette un viaggio nei segreti del grande artista romano. Originale, provocatorio, precursore. Con le sue canzoni ha raccontato l’uomo e un pezzo di storia italiana. E’ un Renato Zero raccontato come mai prima d’ora, attraverso il legame tra arte e vita, quello della mostra “Zero”, a La Pelanda, Centro di Produzione Culturale in collaborazione con il Macro di Roma, dal 18 dicembre fino al 22 marzo dal martedì alla domenica, dalle 16.00 alle 22.00. Fortemente voluta nel cuore di Testaccio, ideata e curata da Simone Veneziano, una scenografia monumentale di emozioni, musica, immagini e documenti inediti , materiali visivi, cimeli, si mescola creando un ambiente intriso di magia. La stessa che ha da sempre accompagnato la carriera di Renato Zero. Vincenzo Incenzo, direttore artistico della mostra ha spiegato: “Non ci dobbiamo aspettare un reliquiario, non è un’esposizione di oggetti, feticci, gadget, ma un vero e proprio spettacolo che vuole rappresentare 40 anni di storia artistica e umana di Renato Zero e di quello che è successo intorno. E’ un viaggio nel personaggio, nell’uomo e nell’Italia degli ultimi 40 anni dagli anni di piombo a questi ultimi, che abbiano definito del vuoti di senso, un percorso radicato nel contesto storico, culturale, del costume”. Lo stesso Renato ha chiesto: lasciate che a parlare siano le mie canzoni. La mostra è un’esperienza multisensoriale che racconta anche il Paese, vizi, virtù, rivoluzioni, contraddizioni, attraverso il concetto del Dna, che tutti abbiamo ma che ci diversifica allo stesso tempo. Dal primo battito cardiaco, il cuore di Renato, quasi rinato dopo essere stato costretto a cambiare il suo sangue per una rara forma di anemia emolitica, alle gabbie da cui voleva liberarsi, all’accostamento con Pier Paolo Pasolini, simile in tanti pensieri e parole, fino alla caduta e alla rinascita, espressa nelle sua unicità come autore. Renato ha visto la mostra? “Di notte, ancora in allestimento – ha detto Incenzo – credo sia contento, aspettiamoci di vederlo apparire magari da un momento all’altro”. Questa è un’occasione unica per vivere come mai prima d’ora la favola di Renato, toccando con mano il suo pianeta, i suoi travestimenti, i segreti, le parole. Perché ognuno di noi possa essere il re di una notte di magia.
Francesca Brienza