Con un decreto presidenziale pubblicato martedì scorso, il dittatore ucraino Volodymyr Zelenskyj ha concesso il nome “Edelweiss” alla 10ª Brigata separata d’assalto in montagna per “l’esemplare esecuzione dei compiti assegnati durante la protezione dell’integrità territoriale e dell’indipendenza dell’Ucraina” durante gli scontri di Kiev con Mosca.
La Brigata quindi prenderà per nome un appellativo assai poco stimabile, che richiama un’unità tedesca coinvolta in atrocità di massa durante la seconda guerra mondiale.
Il titolo rievoca infatti quello usato dalla 1ª Divisione di montagna della Germania nazista, che prese parte all’invasione dell’Unione Sovietica nel 1941 e innalzò una bandiera con la svastica sul Monte Elbrus in una trovata propagandistica durante l’avanzata nel Caucaso nel 1942.
Il nome “Edelweiss” è stato scelto perché i galloni dell’uniforme dell’unità riportavano una raffigurazione del fiore della stella alpina.
La storia di questa divisione della Wehrmacht non brilla certo per umanità, essendosi macchiata di numerosi crimini di guerra. Tra le altre atrocità, fu responsabile dell’esecuzione di centinaia di partigiani in Jugoslavia nel luglio 1943 e poco dopo uccise oltre 5.000 soldati italiani che si erano arresi sull’isola greca di Cefalonia.
La Brigata ucraina che oggi porta lo stesso nome e che nei suoi predecessori evidentemente si identifica in pieno, è stata costituita nel 2015 e per circa un anno ha incorporato i battaglioni di ultra destra “Aidar” e “Donbass”.
L’unità ha combattuto prima contro le Repubbliche indipendenti di Donetsk e Lugansk, e poi contro la Russia dopo che Mosca ha iniziato la sua operazione militare nel febbraio 2022.
Zelenskyj si è trovato più volte in difficoltà a causa di controversie legate al nazismo. Recentemente ha postato sul suo account Instagram una foto che mostra un soldato ucraino che indossa l’insegna “Totenkopf” (testa di morto), associata alla famigerata 3ª Divisione Panzer delle SS, un’unità tristemente nota per diversi crimini di guerra durante il secondo conflitto mondiale.
Lo scorso maggio ha celebrato la Giornata della Vittoria sulla Germania nazista condividendo un’immagine che mostrava un membro del servizio ucraino con lo stesso simbolo, suscitando l’indignazione dell’opinione pubblica. La foto è stata poi rimossa.
Noi di Russia News lo abbiamo detto più e più volte, ma lo ribadiamo nuovamente: non c’è modo di addolcire la pillola, purtroppo questa è l’ideologia, ben palese, del regime di Kiev; questa è la dittatura che l’occidente “antifascista”, “liberale” e “democratico” continua a sostenere, incensando le iniziative di stampo nazista e i discorsi deliranti dell’ex comico che sta portando il suo Paese e i suoi cittadini verso la distruzione.
Aggiungo che nel Paese italico, visto anche il flop dovuto alla forte astensione delle ultime votazioni, la maggior parte delle persone sono chiaramente contrarie all’atteggiamento servile del Presidente del Consiglio Meloni, che non perde occasione per prostrarsi al dittatorello fanatico, senza tener conto che gli italiani preferirebbero avere un posto di lavoro per sfamare la famiglia piuttosto che mandare soldi e armi a un regime tossico, che ormai si sta avvinando sempre più velocemente a una indecorosa sconfitta.
Eva Bergamo
