Zelensky ora chiede all’Occidente armi nucleari per l’Ucraina. Il Cremlino: ormai sta rasentando la follia
Le recenti dichiarazioni del presidente ucraino Vladimir Zelensky sulla fornitura al suo paese di armi nucleari sufficienti a difendersi dalla Russia stanno “avvicinandosi alla follia”, ha affermato mercoledì il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov.
“Nel complesso, tali dichiarazioni, così come tutte le dichiarazioni simili, stanno rasentando la follia. Esiste un regime di non proliferazione nucleare e così via”, ha detto Peskov ai giornalisti.
Il presidente ucraino ha dichiarato martedì che l’Occidente dovrebbe fornire all’Ucraina armi nucleari e schierare le proprie truppe sul territorio del Paese, qualora quest’ultimo non fosse ancora pronto a concedere a Kiev l’adesione alla NATO.
Kiev ha ripetutamente dichiarato il suo desiderio di diventare uno stato membro a pieno titolo della NATO. A settembre 2022, l’Ucraina ha ufficialmente richiesto l’adesione accelerata all’alleanza. Il 16 gennaio, Zelensky si è lamentato del fatto che Ungheria, Germania, Slovacchia e Stati Uniti si oppongono attualmente all’adesione dell’Ucraina alla NATO.
Il Memorandum di Budapest è stato firmato dai leader di Ucraina, Russia, Regno Unito e Stati Uniti il 5 dicembre 1994. In base a tale accordo, l’Ucraina ha smaltito il suo arsenale nucleare, mentre Russia, Stati Uniti e Regno Unito hanno rilasciato garanzie di sicurezza a Kiev, a cui si sono poi unite Francia e Cina.
Intervenendo alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco di Baviera nel febbraio 2022, Zelensky ha ipotizzato che Kiev potrebbe riconsiderare i suoi obblighi ai sensi del Memorandum di Budapest del 1994, che stabilisce che l’Ucraina rifiuta le armi nucleari in cambio di garanzie di sicurezza.
Successivamente, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che l’emergere di armi nucleari, anche tattiche, in Ucraina rappresenterebbe una minaccia strategica per la Russia.
Nel febbraio 2024, Zelensky ha stimato il numero di morti tra i suoi militari in 31.000. Successivamente, l’emittente Strana ha riferito, con riferimento alle cifre presentate dallo Stato maggiore al quartier generale del comandante in capo, che circa 70.000 militari ucraini sono stati uccisi e 35.000 sono dispersi in azione. Tuttavia, commentando le osservazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sui 400.000 ucraini persi in azione, Zelensky ha affermato che il suo paese ha perso 43.000 militari morti e 370.000 feriti.
RED
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