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WopArt2019, la democratica bellezza

Lo slogan della quarta edizione della fiera d’arte WopArt 2019 di Lugano è “The democracy of paper”, la democrazia della carta.

Con oltre 6000 mq di esposizione, 5 aree tematiche,  4 mostre e un ricco programma di eventi e talk, dal 19 al 22 settembre 2019, il Centro Esposizioni Lugano  è pronto ad accogliere la quarta edizione di WopArt – Work on Paper Fair, la fiera internazionale dedicata alle opere d’arte su carta.

Nata a Lugano nel 2016, in tre anni di attività la fiera è cresciuta esponenzialmente, accogliendo sempre maggiori adesioni da parte di gallerie nazionali e internazionali, e dimostrando la naturale propensione alla crescita di un format fieristico rivolto a un segmento di mercato che ha ormai conquistato un interesse a livello globale.

Serena Di Palma, Chief of communication Officer,  risponde alle domande  sulle scelte e sfide della quarta edizione di WopArt – Work on Paper Fair di Lugano:

– Quali saranno i più importanti novità in questa edizione di WopArt2019?

–  La IV Edizione di WopArt, si presenta come una sorta di numero “Zero” della Fiera per diversi motivi. La società organizzatrice ha voluto investire molto sulle mostre collaterali, allestendo quasi un intero padiglione (circa 1.000 metri quadrati) intitolandolo “Piazza della Cultura / Culture Square”, posizionando in questa zona ben sei mostre culturali, oltre all’area Talk: dove si svolgeranno le “Conversations” e “Speeches”, aree dedicate al relax, al ristoro e agli incontri. Siamo convinti che la cultura e l’arte siano aspetti fondamentali nella sviluppo della civiltà e nella ricerca di nuovi valori, per un Occidente in crisi da un punto di vista etico oltre che identitario. La globalizzazione ha innescato forti tensioni tra aree geografiche e popoli. L’Arte e la cultura sono da sempre strumenti di pacificazione. Inoltre le forti crisi economiche e finanziarie dell’ultimo decennio hanno fatto scoprire, a un numero sempre maggiore di persone, il “valore” dell’arte come bene rifugio. Ogni opera d’arte contiene in sé la possibilità di ben investire il proprio denaro, insieme a un valore estetico capace di accrescere la propria sensibilità e cultura. Nell’aspetto selettivo delle Gallerie abbiamo voluto distanziare la zona “Main Course” con gli espositori più affermati, dalla zona dedicata alla gallerie emergenti. E’ giusto infatti, dare spazio anche a chi sta creando il proprio pubblico e non ha gli strumenti per pubblicizzarsi e promuovere i propri artisti.

–  Oggi la fiere d’arte è un importante evento culturale. Come si crea un ambiente stimolante e “eccitante” dal punto di vista artistico?

–  Dietro ogni grande fiera, c’è un lavoro che dura tutto l’anno di pubbliche relazioni e comunicazione. Il mio intervento, come capo della comunicazione e quello del mio staff va a braccetto e di pari passo con il team che si occupa di creare l’idea, il Claim che accompagna ogni nuova edizione. La comunicazione può così iniziare molti mesi prima, attraverso occasioni di pubbliche relazioni e campagne per così dire “emozionali” ossia che tengono alta l’attenzione e l’eccitazione sino all’evento. Noi da quest’anno abbiamo chiesto anche a tutti i galleristi di selezionare durante l’anno le opere su carta più importanti e di conservarle per poi esporle a WopArt. Infine non nascondo che sto lavorando per fare in modo che ogni anno Lugano diventi per una intera settimana il centro mondiale della cultura su carta. Il mio desiderio è creare diverse occasioni per attrarre collezionisti, studiosi, appassionati e chiunque desideri passare qualche ora immerso nell’arte e nella prestigiosa cornice delle opere su carta. Nel cuore della rivoluzione digitale credo che la carta rivesta un ruolo straordinario per aggregare persone, culture e gusti diversi.

  –  Quali sono i nuovi paesi emergenti  ed i nuovi  collezionisti di arte contemporanea?

– Da diversi anni paesi come la Russia, la Cina, l’India il Messico, l’Iran sino a molti Paesi africani sono diventati realtà in cui il mondo del collezionismo e degli appassionati d’arte si va moltiplicando in maniera esponenziale. Noi di WopArt, oltre ad ospitare alcune Gallerie da questi e da altri Paesi (in totale sono 16 quest’anno), desideriamo far crescere gli spazi dedicati proprio ai nuovi collezionisti, cercando, ad esempio, di attrarre sempre più “Millennial”, ragazzi nati a cavallo tra la fine del XX e l’inizio del XXI secolo. Proprio per questo, da quest’anno abbiamo dedicato un ampio spazio ai “Projects Space” ossia collettivi di giovani artisti che producono arte gratuitamente. Uno stand ospiterà infatti numerosi collettivi provenienti da paesi come Italia, la Svizzera, la Turchia, gli Stati Uniti e il Messico – con la prima edizione della “International Laser Print Show“. All’interno dello stand due comuni stampanti – collegate in rete – riceveranno in diretta i lavori dei ragazzi che, di volta in volta, verranno appese ai muri e venduti in contemporanea a 5 chf. L’intero incasso sarà devoluto in beneficenza.

– Purtroppo  “acquirenti top” non sempre manifestano l’interesse di scommettere sui giovani, le gallerie piccole faticano a sopravvivere, artisti giovani trovano i difficoltà per vendere i suoi opere…

– E’ vero. Proprio per questo, come ho già detto, abbiamo ideato un intero padiglione della fiera con le due sezioni “Dialogues” ed “Emergent”. Nella seconda presenteremo “gallerie giovani” che offriranno opere a prezzi assolutamente accessibili ai più (dai 300 chf a 20 mila chf). Nella sezione “Dialogues” anche questa con Gallerie che presentano lavori a prezzi contenuti, abbiamo selezionato e messo a confronto diversi linguaggi nell’uso del supporto cartaceo. Utilizzando la celebre triade hegeliana di “Tesi”- “Antitesi” e “Sintesi” per collocare concettualmente l’utilizzo della carta in diversi modi. Per scoprire quali venite a visitare WopArt…

 –  E’ la 4 edizione della  art-fiera WopArt. Ogni anno la fiera di Lugano aumenta  il fatturato e prestigio  grazie alle scelte mirate degli organizzatori. Come Lei  vede il futuro della WopArt?

– Il futuro di WopArt è legato allo sviluppo della Cultura e dell’Arte in tutto il mondo. Stiamo progettando un format in grado di essere esportato in altri Paesi e continenti. Altro che morta! La carta è vivissima, creativa, attrattiva e auspichiamo fonte d’ispirazione oltre che supporto dell’intelligenza e del divertimento.

 

–    Perché secondo Lei è importante visitare WopArt di Lugano?

– A partire dal LAC Lugano si è aperta ancor di più all’Arte in tutte le sue forme, dal teatro alla danza e alle importanti mostre che lo animano.  La vicinanza strategica con Milano non sarà mai fonte di competizione ma di collaborazione affinché Lugano possa divenire ancor  di più negli anni a venire un importante polo artistico, in questo caso fieristico, proiettato sempre più verso l’Europa. WopArt è una fiera d’arte inedita, completamente innovativa sia per il palinsesto culturale che offre che per le occasioni straordinarie  di investimento.  Oggi è ancora possibile acquistare dei piccoli capolavori su carta a prezzi che presumibilmente in futuro saranno   impensabili. A mio parere sono motivi validi.

Giulia Ilina

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