Pubblicato il Febbraio 20th, 2015 | Da admin
0WHITE FASHION SHOW: IL PIU’ AUTENTICO MADE IN ITALY
Milano (IT) – Si è tenuta ieri nella prestigiosa location di Palazzo Marino presso la Sala Stampa “Franco Brigida”, la conferenza stampa di White Fashion Show. White, come più comunemente viene chiamata la manifestazione, giunge a Superstudio Più agli inizi del 2000 quando la zona Tortona di Milano era considerata ancora strettamente periferia e non come la possiamo definire oggi uno dei più importanti centri nevralgici della moda milanese. Con i suoi attuali più di 500 espositori, White è considerata la terza fiera del tessile per importanza dopo Micam e Pitti. Punto forza di questo evento, come ama definirlo Gisella Borioli fondatrice di Superstudio, è il fatto che al White sfida , ricerca, creatività, sperimentazione, colore, insomma tutto quello che può essere ricondotto al mondo della moda, è presente. Già da qualche edizione il “Metodo White” consiste proprio nel selezionare giovani e talentuosi designer, nuovi creativi, anche un po’ a discapito di quelli considerati i Big della moda e questo perché White è capacità innovativa ed allo stesso tempo radicamento col territorio. Con i suoi più di 18000 visitatori White è una realtà che ama sfidare se stessa, dando risalto e valore non solo alla moda da passerella ma anche quella piccola/media impresa del Made in Italy che fa splendere e riconoscere all’estero l’Italia. Quest’anno al White più del 60% degli espositori sono aziende italiane e non è un valore da sottovalutare desidera precisare Massimiliano Bizzi, fondatore ed anima di White Fashion Show. Importante partecipazione quest’anno è quella di Salvatore Piccione, con l’omonimo Brand Piccione. Piccione vincitore nel 2014 ad Altaroma del concorso “Who is on next?”. La sua collezione F/W 2015/16 dedicata proprio al nuovo prêt à porter italiano è l’esempio lampante di una creatività e savior faire tutto italiano, che si trova espresso in quattro elementi distintivi: il rosso e il nero della coccinella, l’ irregolare silhouette del papavero, il camouflage vegetale e l’esotismo del paisley. Quest’anno White, con i suoi più di 17000 metri di allestimenti si articolerà nelle aree di Tortona 27, Tortona 54 e Tortona 35.
Nella prima area, Tortona 27, oltre al Designer Salvatore Piccione troviamo Rika (Ulrika Lundgren) una Super Guest arrivata dalla lontana Svezia, che è stata scelta proprio per il suo stile clean/bon-ton al quale dà un tocco rock ed il ritorno di Manuela Arcari, la regina del minimalismo italiano, messasi in gioco per la creazione di una collezione femminile di abbigliamento. In Tortona 35 c’è grande attesa per DouuoD, che porta con sé un Total Look contemporaneo caratterizzato, per gli amanti del Green, da ecofurs dai colori sgargianti; White Glasses ove vengono esposti una serie di marchi top nel settore della occhialeria di ricerca; e non meno importante il debutto di cinque giovani stilisti Ucraini (Anna K, Anton Belinskij, Dmdv e Ksenia Omelya) che proprio qui esporranno una selezione delle loro ultime proposte. In Tortona 54 oltre al settore Beauty con nomi illustri quali Meo Fusciuni e Teatro Fragranze Uniche, troviamo 21 realtà imprenditoriali di pura ricerca come quella di Alessandro Lastella e Sabrina Mandelli. Per questa edizione di White è stata appositamente chiamata come giurata del premio Inside White Award la giornalista di Vanity Fair Cristina Manfredi. Da non sottovalutare sarà anche lo spazio WOW, acronimo di White On Web, ovvero uno spazio dedicato alla ricerca in campo di comunicazione e sviluppo di modi di comunicare. Massimiliano Bizzi, conclude la conferenza stampa ricordando qual è il vero obiettivo di White ovvero quello di garantire a Milano un ruolo primario nel panorama del Fashion Business Internazionale, dando più spazio alle piccole e medie realtà che rappresentano la qualità e la creatività del più autentico Made in Italy, perché come dice lui “la tendenza oggi è il Contemporary e White ne è la vetrina e cuore pulsante”.
Matteo Beltrama
“Итальянский передового опыта в Милане” адресная книга Мэтью Бельтрама