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Vladimir Putin accoglie Kim Jong-un: “Felice di vederti in Russia”

Primo incontro e storica stretta di mano e forte sintonia tra il presidente russo, Vladimir Putin, e il leader nordcoreano, Kim Jong-un, che si sono incontrati oggi a Vladivostok, nella Russia orientale, e hanno posato brevemente davanti ai fotografi, prima di dare il via al loro primo vertice.  Putin, seduto a fianco a Kim, si è detto “felicedi incontrarlo in Russia e si è congratulato per la rielezione a leader supremo della Corea del Nord. “Accogliamo i vostri sforzi per il dialogo tra le due Coree e i vostri sforzi per normalizzare le relazioni tra Corea del nord e Stati Uniti“, ha dichiarato Putin, auspicando progressi nei colloqui per la denuclearizzazione della penisola coreana. “Naturalmente“, ha aggiunto il presidente russo, citando brevemente gli altri temi in agenda, “nelle nostre relazioni bilaterali abbiamo molto da fare per migliorare i rapporti commerciali e i contatti umanitari. Benvenuto“.

Kim ha ringraziato Putin per l’ospitalità e ha auspicato un vertice “significativo” con Putin per le questioni della penisola coreana. Il leader di Pyongyang ha ricordato i legamitradizionalmente fortitra Russia e Corea del Nord, aggiungendo che “la questione della penisola coreana è di interesse per la comunità internazionale“. Kim ha infine auspicato che il dialogo di oggi possa essere “un evento importante” nel processo della risoluzione della questione della penisola coreana. Lo scopo principale del vertice, secondo gli analisti, è per Mosca un ulteriore consolidamento del suo ruolo nello scacchiere internazionale, mentre Kim può dimostrare agli Stati Uniti che Pyongyang non ha Washington e Seul come unici riferimenti nella questione della denuclearizzazione, a soli due mesi dal fallito vertice con il presidente Usa, Donald Trump. Sul tavolo del summit, la denuclearizzazione della penisola coreana e le opportunità di cooperazione economica bilaterale. Non sono previsti accordi o comunicati congiunti.  Pyongyangha bisogno di garanzie sulla sua sicurezza e sulla sua sovranità” in cambio della sua denuclearizzazione, ha detto il presidente russo ai giornalisti dopo i colloqui con il leader nordcoreano.   Il summit è il primo tra i due leader e il primo tra Russia e Corea del Nord dal 2011, quando il leader nordcoreano, Kim Jong – il, padre dell’attuale dittatore, incontrò il presidente russo, Dmitry Medvedev. Kim è arrivato a Vladivostok nel tardo pomeriggio di mercoledì a bordo del suo treno blindato, accompagnato da alcuni alti funzionari, tra cui il ministro degli Esteri di Pyongyang, Ri Yong-ho, e la sua vice, Choe Son-hui. Ad accompagnare Putin, ci sono, tra gli altri, il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, e il consigliere presidenziale, Yuri Ushakov. Il presidente russo, Vladimir Putin, si è detto pronto a riferire al collega americano, Donald Trump, dei risultati dei suoi colloqui con il leader nordcoreano Kim Jong-un. “Non ci sono segreti, ne discuteremo sia con gli americani, che con gli amici cinesi“, ha garantito Putin, spiegando che è stato lo stesso Kim a chiedere alla parte russa di informare gli Usa sui risultati del loro summit e sulle questioni per lui problematiche. Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha poi spiegato che Mosca riferirà a Washington ma non obbligatoriamente “ad alto livello“. Non è necessario, ha sottolineato Peskov, che si parlino i due presidenti, ma i contatti possono avvenire “a diversi livelli“. Peskov non ha poi voluto rispondere ai giornalisti che chiedevano se fossero in programma, nel prossimo futuro, contatti telefonici tra il leader russo e il capo della Casa Bianca.

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