Ordine dei Giornalisti: ad oggi il prestigio è non farne parte, come dimostrato dalle condivisibili dimissioni di
Feltri lascia ufficialmente la professione e lo fa con queste parole: “Mi sono stancato, mi massacrano, mi stufano, mi fanno perdere tempo e devo pagare gli avvocati. Ma andassero a quel paese… non ce la faccio più, basta, fine, non cambierò idea, non torno indietro“.
Il riferimento è chiaramente all’accanimento dell’Ordine verso la libertà di parola e di pensiero di cui Feltri è sicuramente maestro, e alle continue minacce di provvedimenti, compresi sospensione e radiazione, per mettere il bavaglio ad una delle pochissime voci libere del nostro disinformato paese, che in quanto a libertà di stampa si colloca persino dietro a paesi quali Ghana, Sud Africa, Burkina Faso, Botswana.
Lo sfogo dell’ormai ex Direttore di Libero (da lui fondato nel 2000) continua così: “Mi rifiuto di essere processato per certe mie espressioni che non vanno a genio alla Corporazione che non mi pare sia abilitata a fare processi di questo tipo. Vengo processato anche per dei titoli, ma si dà il caso che io sia il direttore editoriale e che ci sia un direttore responsabile. Quindi questi qui non sanno neanche che il direttore editoriale non risponde dei contenuti del giornale“. Aggiunge inoltre: “Sono nauseato e adesso ho anche intenzione di querelare tutti quelli che mi hanno ingiustamente tentato di perseguirmi“.
Invece proprio grazie a giornalisti veri come Vittorio Feltri che, al di là di una assurda quanto inutile iscrizione ad un gruppo elitario, indagano a fondo e sviscerano i problemi reali del paese, permettendo ai cittadini di sentire anche versioni dei fatti diverse da quelle ufficiali e formarsi la propria sacrosanta opinione.
Probabilmente anche questo giornale, il nostro Russia News, che nel suo piccolo cerca di offrire una informazione
Disgraziatamente, non è certo una novità che la stampa italiana sia una delle più asservite al deep state e che i debunker, oggi tanto di moda, si spendono per portare il popolo a conoscenza delle “falsità” che arrivano da chi non si allinea, mettendo qualsiasi notizia che si scosta da quelle ufficiali nel calderone del “complottismo”, in cui i dubbi legittimi delle persone, ad esempio sul contenuto dei vaccini o sul sedicente filantropismo di certi personaggi alla Soros, vengono messi allo stesso livello del terrapiattismo e dell’invasione dei marziani. In Italia non è quindi lecito porsi dei dubbi, non è permesso far funzionare il cervello, perché quello che devi pensare te lo dicono loro; tutto il resto è “fake” e per lo più arriva da siti legati al Cremlino… ma questo non è complottismo…
Ovviamente alcuni “marchettari della stampa” plaudono al fatto di non dover chiamare più giornalista una persona da cui avrebbero molto da imparare, ma evidentemente non hanno capito proprio nulla e continueranno imperterriti a diffondere notiziole da velina.
Lo stesso Feltri ha infatti annunciato l’intenzione di mantenere il suo ruolo: “Il direttore editoriale posso continuare a farlo lo stesso, perché lo può fare chiunque anche un geometra“.
Chapeau ed un augurio di buon lavoro ad un grande “non-giornalista” e uomo coraggioso.
Eva Bergamo