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UN CAFFE’ A PIAZZA DI SAN LORENZO IN LUCINA

E’ qui che io e la mia cara amica Bianca ci incontriamo, almeno una volta l’anno, per dedicarci un paio d’ore insieme sorseggiando un the caldo o bevendo un caffè. Piccola, accogliente, a misura d’uomo, situata nell’area del Tridente, mi PIAZZA-SAN-LORENZO-_ROME_ITALYricorda tanto la piazza dei paesini, di quelli che ne hanno solo una, dove tutti gli abitanti si incontrano, passeggiano e chiacchierano spensierati. Tra l’altro qui ogni anno nel mese di dicembre vi allestiscono al centro un albero di Natale davvero bello che ruba inevitabilmente l’attenzione dei passanti. Il nome della piazza e dell’omonima basilica ha una derivazione piuttosto incerta: si parla di una tal Lucina, secondo la tradizione una ricca matrona romana, proprietaria di una vecchia chiesa domestica ( non tutti sanno che molte delle primissime chiese cristiane erano “chiese domestiche”, ovvero case private che credenti facoltosi mettevano a disposizione dei fedeli per poter celebrare i riti religiosi al riparo dalle persecuzioni) ma l’ipotesi più accreditata è quella che si basa sui ritrovamenti effettuati nei sotterranei della basilica nel 1983 e nel 1985 dalla Soprintendenza Archeologica di Roma tra cui delle tracce di varie frasi di epoca imperiale che lasciano intendere la presenza di una ecclesia. L’edificio più antico, di cui rimangono pochi resti, risale al II secolo d.C., poi sostituito nel secolo successivo da un’insula di maggiori dimensioni, datata, grazie ai bolli laterizi rinvenuti, al periodo di Caracalla. L’edificio antico corrisponde ad una “domus Lucinae”, un tempio precristiano dedicato alla dea Giunone Lucina, da cui deriverebbe il nome della piazza e della basilica, poi adibito a culto cristiano e trasformato successivamente nella prima basilica. La dea Giunone Lucina (“colei che fa vedere la luce al neonato”) si invocava al momento del parto e per questo motivo le donne dell’antica Roma attingevano, presso il tempio, l’acqua “miracolosa” per curarsi o per avere figli: questa tradizione è confermata anche dal ritrovamento di un pozzo e di un meraviglioso mosaico intatto, con gradini di marmo bianco e pareti affrescate. Forse è per questo che a me è sempre piaciuto considerare Piazza di San Lorenzo in Lucina come un luogo in cui aleggia l’amore materno. Ci ho visto passeggiare la mia amica Bianca con i suoi figli tante volte ed ogni volta è stato come vederla circondata da una inspiegabile armonia! Romanticismo a parte, nei successivi scavi avvenuti in più fasi dal 1993 al 1998, sono state rinvenute strutture relative alla primitiva basilica paleocristiana ed al rifacimento del XII secolo: una parte di una vasca battesimale circolare ed una vasca rettangolare di minori dimensioni, identificate come il battistero della chiesa primitiva. La basilica di S.Lorenzo in Lucina, invece, è stata costruita da papa Sisto III nel V secolo: era a tre navate con abside nel fondo ed il livello del pavimento e delle mura era più basso rispetto a quello attuale di ben 2 metri. Ma una sua radicale ristrutturazione è arrivata nel ‘600 , con la riduzione da tre navate ad una navata unica (con quelle laterali trasformate in cappelle) e con il rialzo del pavimento per evitare le alluvioni del Tevere. Al suo interno è conservata ancora, racchiusa in un prezioso reliquiario, la graticola sulla quale S.Lorenzo è stato arso durante la persecuzione ordinata dall’imperatore Valeriano nel 258. Aldilà di tutto questo, il momento migliore per visitare Piazza San Lorenzo in Lucina ritengo sia la mattina presto, quando i bar che si affacciano sulla piazza sfornano cornetti che inondano la strada di un profumo irresistibile soprattutto per chi, come me, è maledettamente goloso. I tavolini al sole si riempiono lentamente di gente del posto che lavora nei tanti uffici della zona, e di turisti che, di buon’ora, gustano il loro caffè prima di partire alla scoperta della città. Può capitare di trovarci anche politici, parlamentari e più o meno noti personaggi che tra un impegno e l’altro non rinunciano ad una pausa in questa elegante, incantata piazzetta, diventata ormai un classico punto di riferimento in centro non solo per me e per Bianca. E voi, che ne dite di un caffè?

Francesca Brienza

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