Tutto sulla 19ma Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia - Russia News / Новости России

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Pubblicato il Maggio 9th, 2025 | Da Redazione Russia News

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Tutto sulla 19ma Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia

Sarà aperta al pubblico da sabato 10 maggio a domenica 23 novembre 2025, ai Giardini, all’Arsenale e a Forte Marghera la 19. Mostra Internazionale di Architettura dal titolo Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva., a cura di Carlo Ratti, organizzata dalla Biennale di Venezia. La cerimonia di premiazione e inaugurazione si svolgerà sabato 10 maggio 2025.

LA MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CURATORE
«L’architettura è sempre stata una risposta a un clima ostile. Fin dalle prime “capanne primitive”, la progettazione umana non è stata guidata solo dalla necessità di ripararsi e di sopravvivere, ma anche dall’ottimismo. Le nostre creazioni hanno sempre cercato di colmare il divario tra un ambiente ostico, degli spazi sicuri e vivibili di cui abbiamo bisogno e il tipo di vita che vogliamo vivere. Oggi, mentre il clima diventa meno clemente, questa dinamica viene portata a un nuovo livello. Negli ultimi due anni il cambiamento climatico ha subito un’accelerazione che sorprende persino i migliori modelli scientifici. Nel 2024 la Terra ha raggiunto le temperature più alte mai registrate, spingendo le medie globali oltre l’obiettivo di 1,5°C fissato dagli Accordi di Parigi. E con gli incendi di Los Angeles, le alluvioni di Valencia e Sherpur, la siccità della Sicilia, abbiamo assistito ad un attacco feroce e senza precedenti degli elementi naturali. Quando le conoscenze e i sistemi che hanno guidato a lungo la nostra comprensione cominciano a fallire, sono necessarie nuove forme di pensiero. Per decenni, da quando abbiamo iniziato a tenere in conto le emissioni di carbonio, la risposta dell’architettura alla crisi climatica è stata incentrata sulla mitigazione e sulla riduzione del nostro impatto sul clima. Quest’approccio non è più sufficiente.

L’architettura deve andare oltre la sola mitigazione, ricollegarsi alla sua lunga storia di adattamento e ripensare il modo in cui progettiamo per un mondo ormai alterato». «L’adattamento richiede un cambiamento fondamentale nella pratica architettonica. La Mostra di quest’anno, Intelligens. Natural. Artificial. Collective. invita alla collaborazione tra diversi tipi di intelligenza per ripensare insieme l’ambiente costruito. Il titolo, un neologismo la cui parte finale, “gens”, significa “popolo” in latino, è un invito a sperimentare l’intelligenza al di là dell’attuale attenzione limitata all’AI e alle tecnologie digitali e a dimostrare come possiamo adattarci al mondo di domani con fiducia e ottimismo. Intelligens è un laboratorio dinamico che riunisce esperti di varie forme di intelligenza. Per la prima volta, la Mostra presenta oltre 300 contributi di più di 750 partecipanti: architetti e ingegneri, matematici e scienziati del clima, filosofi e artisti, cuochi e codificatori, scrittori e intagliatori, agricoltori e stilisti, e molti altri. In tempi di adattamento, l’architettura è al centro. In tempi di adattamento, l’architettura deve attingere a molteplici forme di intelligenza: naturale, artificiale e collettiva. In tempi di adattamento, l’architettura deve rivolgersi a più generazioni e a più discipline, dalle scienze tecnologiche alle arti. In tempi di adattamento, l’architettura deve ripensare l’autorialità e diventare più inclusiva. Deve farsi flessibile e dinamica come il mondo per cui stiamo progettando».

UN QUADRO CURATORIALE APERTO

«Siamo partiti con una missione: aprire il processo curatoriale. Ovunque il viaggio ci abbia portato, abbiamo invitato la comunità locale a unirsi a noi – amici, colleghi e una vasta rete che si estende all’architettura e non solo – intorno a un tavolo. L’esercizio curatoriale al centro della Biennale Architettura 2025 è stato Space for Ideas, un invito a presentare proposte da parte di persone provenienti da tutto il mondo che si è evoluto in una piattaforma di feedback e di iterazione tra il Curatore e i partecipanti alla Mostra. Le numerose risposte a questo forum aperto hanno rappresentato una sfida in termini di elaborazione delle informazioni e messo in luce un insieme di pensatori, professionisti e nuove proposte che altrimenti sarebbe stato impossibile far conoscere. Questo processo curatoriale ha prodotto una Mostra che è più grande della somma delle sue parti, e più grande di quanto avrebbe potuto essere attraverso la sola attività di sensibilizzazione individuale. Space for Ideas è stato un esperimento e un impegno per cercare di riprodurre la spontaneità, considerata un tratto distintivo dell’intelligenza nelle sue molteplici forme. Il gruppo di partecipanti che ne è derivato abbraccia diverse generazioni, da professionisti esperti che innovano ancora a novant’anni a neolaureati che hanno appena iniziato la loro carriera.

Vincitori del Premio Pritzker, ex curatori delle Mostre della Biennale di Venezia, premi Nobel e Royal professor si affiancano ad architetti emergenti e ricercatori. Questa ricchezza di contributi richiede un nuovo approccio all’autorialità. Intelligens sfida la tradizione che vede l’architetto come unico creatore, con gli altri professionisti relegati a ruoli di supporto. La Mostra illustra un modello di autorialità più inclusivo che si ispira alla ricerca accademica. In questo caso, l’autorialità è attribuita a coloro che contribuiscono in modo significativo alla progettazione, all’esecuzione e all’analisi di un progetto, indipendentemente dal loro ruolo primario. Quest’approccio collaborativo garantisce il riconoscimento del contributo intellettuale di ogni collaboratore. Allo stesso modo, in tempi di adattamento, tutte le voci che guidano la progettazione devono essere riconosciute».

«Inoltre, il Manifesto dell’Economia Circolare della Biennale Architettura 2025, sviluppato insieme ad Arup e a Ellen MacArthur Foundation, fissa obiettivi audaci per la riduzione dei rifiuti e la promozione del riutilizzo dei materiali. La maggior parte della Mostra stessa è stata progettata utilizzando pannelli di legno riciclato che alla fine dell’Esposizione verranno triturati e trasformati in nuovi materiali».

LA MOSTRA

«La Mostra inizia nelle Corderie con un duro confronto: le temperature globali aumentano mentre le popolazioni globali diminuiscono. Questa è la realtà che gli architetti devono affrontare in tempi di adattamento. Da qui, i visitatori attraversano tre mondi tematici, che a loro modo propongono esperimenti di adattamento: Natural Intelligence, Artificial Intelligence e Collective Intelligence. La Mostra culmina nelle Artiglierie con Out, che guarda allo Spazio non come una fuga, ma come un modo per contribuire a gestire le crisi che dobbiamo affrontare sulla Terra. Ogni sezione è concepita come uno spazio modulare e frattale: un organismo che collega progetti di grandi e piccole dimensioni, creando una rete di dialogo e permettendo ai visitatori di trovare la propria strada attraverso la Mostra».

«Con la sede del Padiglione Centrale in ristrutturazione nel 2025, Venezia non ospiterà solo la Biennale Architettura, ma diventerà un Living Lab. La città stessa, una delle più minacciate del pianeta di fronte ai cambiamenti climatici, farà da sfondo a un nuovo tipo di Mostra, dove installazioni, prototipi ed esperimenti sono sparsi tra i Giardini, l’Arsenale e altre zone. Questi Progetti Speciali coinvolgono gruppi multidisciplinari composti da architetti, scienziati e aziende, e offrono soluzioni innovative e spunti per problemi urgenti a livello locale e globale. La Mostra è percorsa da progetti che formano un Canon che potrebbe contenere lezioni preziose per gli architetti che cercano di affrontare in modo esaustivo il tema della Biennale Architettura oggi.» «Ispirandoci all’approccio di Rem Koolhaas alla Biennale Architettura 2014, abbiamo cercato di creare una coerenza tematica tra le Partecipazioni Nazionali all’interno della cornice One Place, One Solution. Abbiamo invitato ogni nazione a esplorare strategie architettoniche fondate sul proprio contesto locale, ma rilevanti per le sfide globali».

«In definitiva, Biennale Architettura 2025 è più di una mostra: è una reazione a catena, un esperimento di unione di voci e forme di intelligenza diverse. Alcune risuoneranno più forti di altre. Tuttavia, ci auguriamo che questo sforzo corale offra nuovi spunti di riflessione su una delle sfide fondamentali del nostro tempo: adattarsi a un mondo alterato». – (Testo integrale di Carlo Ratti)

GENS PUBLIC PROGRAMME

«In tempi di adattamento – spiega Carlo Ratti – istituzioni come La Biennale di Venezia si trovano in una posizione unica per creare collaborazioni con altre importanti istituzioni importanti e portare il proprio messaggio a un pubblico il più ampio possibile. Intelligens ha creato connessioni con altre istituzioni globali, la COP30 dell’ONU a Belem, C40, la Baukultur Alliance di Davos, il Soft Power Club e molte altre. Il programma pubblico GENS ospiterà una moltitudine di conferenze, workshop e altre attività che coinvolgeranno un pubblico grande e piccolo, locale e remoto».

GENS si svolgerà per tutti i sei mesi della Mostra. Le Conferenze si terranno dal 10 maggio nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian (sede della Biennale a San Marco) e al Teatro Piccolo Arsenale, dove scienziati, artisti, attivisti, studenti, politici e professionisti sveleranno la varietà degli approcci umani all’adattamento. I Workshop avranno luogo a partire dal primo giorno di pre-apertura, giovedì 8 maggio, presso lo Speakers’ Corner alle Corderie dell’Arsenale nel cuore della Mostra, enfatizzando il dialogo interdisciplinare come tema centrale di Intelligens. Insieme alle Conferenze, i Workshop invitano il pubblico a interagire con le idee e i materiali della Mostra, mobilitando l’intelligenza collettiva per trasformare l’ambiente costruito e naturale in risposta alla crisi climatica, ed espandendo il significato di Intelligens attraverso il discorso pubblico. Lo Speakers’ Corner è progettato da Christopher Hawthorne (Senior Critic, Yale School of Architecture), Johnston Marklee (Johnston Marklee & Associates) e Florencia Rodriguez (Direttrice, University of Illinois Chicago School of Architecture), con il supporto del Lincoln Institute of Land Policy. A questi appuntamenti si affianca Restaging Criticism, una serie di incontri dedicati alla critica architettonica contemporanea, a cura di Christopher Hawthorne e Florencia Rodriguez per lo Speakers’ Corner, articolati in quattro categorie: Modalità e Piattaforme, Territori, Operatività/Operazione, Voci emergenti. L’intero programma sarà continuamente aggiornato sul sito della Biennale: https://www.labiennale.org/it/architettura/2025/gens-public-programme .

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE della BIENNALE

«Costruire con intelligenza il mondo, ascoltando l’intelligenza della terra. Ecco Intelli/Gens, ed è quel che Carlo Ratti edifica con la sua visionaria Mostra, che già dal titolo si annuncia come riflessione fondativa per i futuri prossimi, materia di studio e dibattito per la comunità scientifica e artistica e per il pubblico che la visiterà». «Il tempo futuro è difatti il progetto e il pensiero di Carlo Ratti. La sua speciale visione travalica la contemporaneità – che è il tempo della dismissione – per fare dell’architettura, riparo dell’uomo dalla notte dei tempi, capacità di abitare il mondo. Nell’agone dialettico delle varie discipline, costellato da algoritmi che interpella al modo di vaticini, Ratti decifra ciò che siamo e che saremo – come individui e società – nel flusso digitale che ci destina nel domani, il tempo di noi Gens dotati di Intelligenza. E se l’intelligenza è alla base del processo evolutivo dell’individuo, nel senso più nobile del suo essere civis (sostantivo di terza declinazione, quindi sia maschile che femminile), l’architettura è lo spazio in cui essa può dispiegarsi, in una negoziazione costante con il territorio. Attraverso funzioni, simboli e relazioni, l’intelligenza genera architetture guidate da principi etici, estetici ed ecologici. Non a caso, la parola greca oikos significa sia “casa” da abitare che “ambiente” dove immergersi.» – (Testo integrale di Pietrangelo Buttafuoco)

LEONI D’ORO ALLA CARRIERA

Sono stati attribuiti alla filosofa statunitense Donna Haraway e all’architetto, progettista e designer italiano Italo Rota (2 ottobre 1953 – 6 aprile 2024) rispettivamente il Leone d’Oro alla Carriera e il Leone d’Oro Speciale alla Memoria della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva. (Giardini e Arsenale, 10 maggio – 23 novembre 2025). La decisione è stata approvata dal Cda della Biennale presieduto da Pietrangelo Buttafuoco, su proposta di Carlo Ratti.

GIURIA INTERNAZIONALE

La Giuria è costituita da Hans Ulrich Obrist (presidente), curatore, critico e storico dell’arte svizzero, Direttore Artistico della Serpentine di Londra; dall’italiana Paola Antonelli, Senior Curator del dipartimento di Architettura e Design, nonché Direttrice fondatrice del settore Ricerca e Sviluppo del Museum of Modern Art (MoMA) di New York; da Mpho Matsipa, architetta, docente e curatrice sudafricana. La composizione della Giuria è stata deliberata dal Cda della Biennale di Venezia su proposta di Carlo Ratti.

COLLEGE ARCHITETTURA

Sono 8 i progetti selezionati per la 2a edizione di Biennale College Architettura 2024-2025: Joelle Deeb (Repubblica Araba Siriana), Jia Wei Huang (Malesia), Caterina Miralles Tagliabue (Spagna), Agnes Thomasina Parker (Inghilterra), Lucia Rebolino (Italia), Tanvi Khurmi (Canada), Rita Espinha Dos Santos Abreu Morais (Portogallo), Florian Kilian Jaritz (Germania), Franziska Gödicke (Germania), Jaakko Julius Heikkilä (Finlandia), Emil Oscar Lyytikkä (Finlandia).

L’obiettivo del College Architettura 2025 è quello di affiancare alla 19. Mostra Internazionale di Architettura un laboratorio di ricerca e sperimentazione per lo sviluppo e la produzione di progetti che utilizzano l’intelligenza naturale, artificiale e collettiva per combattere la crisi climatica. Al bando di partecipazione hanno aderito oltre 200 studenti/studentesse, laureati/e e professionisti/e emergenti under 30, provenienti da 49 paesi in tutto il mondo. Gli otto progetti accedono a un contributo di 20.000 euro per la realizzazione del lavoro finale presentato, fuori concorso, come parte della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva., a cura di Carlo Ratti.

PAESI

Sono 66 le partecipazioni nazionali che organizzano le proprie mostre nei Padiglioni ai Giardini (26), all’Arsenale (25) e nel centro storico di Venezia (15). Le nuove partecipazioni sono 4: Repubblica dell’Azerbaijan, Sultanato dell’Oman, Qatar, Togo.

PADIGLIONE ITALIA

Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, è a cura di Guendalina Salimei con il progetto TERRÆ AQUÆ. L’Italia e l’intelligenza del mare. La mostra è dedicata a un Mediterraneo allargato ai vicini oceani. Guardare l’Italia dal mare implica un cambiamento di prospettiva, impone la necessità di ripensare il progetto del confine tra terra e acqua come sistema integrato di architetture, infrastrutture e paesaggio.

SANTA SEDE

Il Padiglione della Santa Sede, promosso dal Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede, Cardinale José Tolentino de Mendonça, ha luogo quest’anno nel Complesso di Santa Maria Ausiliatrice (Fondamenta S. Gioacchin, Castello 450). La mostra, intitolata Opera aperta e curata da Marina Otero Verzier e Giovanna Zabotti, propone l’architettura come atto di cura e responsabilità condivisa, capace di rispondere alle sfide sociali ed ecologiche contemporanee, nel decennale della pubblicazione della Lettera Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, un testo fondamentale nella comprensione crescente che la contemporaneità è chiamata a costruire sul nostro essere tutti abitanti di una stessa casa comune.

PADIGLIONE VENEZIA

Il Comune di Venezia partecipa con lo storico Padiglione Venezia ai Giardini, con una mostra dal titolo Biblioteche. Costruendo l’intelligenza veneziana. Il collettivo curatoriale, composto da Benno Albrecht, Michele Casarin e Roberto Beraldo, ha immaginato il Padiglione come una grande biblioteca, dove si costruisce e si sviluppa l’intelligenza collettiva, motore per la creazione di lavoro. Il Padiglione cittadino avrà una sua emanazione in altri spazi istituzionali e nelle sedi dell’Università Iuav di Venezia.

Margherissima è il Progetto Speciale della 19. Mostra Internazionale di Architettura ospitato all’interno della Polveriera Austriaca di Forte Marghera. Il progetto propone un nuovo quartiere accanto alle imponenti sagome dell’industria pesante, al margine della laguna veneziana: un modello percorribile che trasforma questa vasta area industriale in un vivace distretto del futuro, pensato per cittadini di un mondo attento al clima. Si tratta di progetto collaborativo realizzato dagli studenti dell’Architectural Association (School of Architecture, Londra), in collaborazione con l’architetto e curatore Nigel Coates, con Michael Kevern, Guan Lee, John Maybury e Jan Bunge, partecipanti in concorso nella Mostra Internazionale. Il Padiglione delle Arti Applicate, presentato per il nono anno consecutivo dalla Biennale di Venezia e il Victoria and Albert Museum, London, è intitolato On Storage. La mostra indaga l’architettura globale degli spazi di conservazione e stoccaggio utilizzati per lo spostamento di oggetti e presenta un nuovo film a sei canali, intitolato Boxed: The Mild Boredom of Order, diretto da Diller Scofidio + Renfro (DS+R). Quest’opera è stata commissionata in vista dell’apertura al pubblico del V&A East Storehouse a Londra, il nuovo deposito operativo e centro visitatori gratuito del V&A progettato da DS+R. A cura di Brendan Cormier, Chief Curator di V&A East, in collaborazione con DS+R.

PROGETTO SPECIALE PER LA BIENNALE ARCHITETTURA 2025

Intelligent Venice: la più antica città del futuro è il Progetto Speciale della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità / Venice Sustainability Foundation (VSF) realizzato per la Biennale Architettura 2025 secondo un accordo tra La Biennale di Venezia e VSF.

La mostra racconta un progetto millenario, una storia fatta di invenzioni medievali e tecnologie contemporanee, di interventi sulla natura e antropizzazione, di strategie di sopravvivenza e resilienza, attraverso le quali per secoli si è dispiegata la capacità di Venezia di sopravvivere a un ambiente ostile, grazie all’esercizio costante dell’intelligenza. Realizzata presso la Tesa dell’Isolotto, Darsena Grande dell’Arsenale, a cura di Benno Albrecht (Università Iuav di Venezia), Renato Brunetta (VSF e CNEL), Pierpaolo Campostrini (CORILA), Paolo Costa (C+3C Sistemi e Strategie).

Sono 11 gli Eventi Collaterali della 19. Mostra Internazionale di Architettura ammessi dal Curatore Carlo Ratti e promossi da enti e istituzioni nazionali e internazionali senza fini di lucro. Organizzati in numerose sedi della città di Venezia con mostre ricche di contributi e prospettive, accrescono il pluralismo di voci della Mostra.

BIENNALE SESSIONS per le Università

La Biennale dedica anche quest’anno il progetto Biennale Sessions alle Università, alle Accademie e agli Istituti di Formazione Superiore. L’obiettivo è quello di offrire una facilitazione a visite di tre giorni da loro organizzate per gruppi di almeno 50 tra studenti e docenti, con assistenza all’organizzazione del viaggio e soggiorno e la possibilità di organizzare seminari in luoghi di mostra offerti gratuitamente. Ad oggi sono 28 le istituzioni italiane che hanno aderito al progetto, 28 le straniere e 12 le istituzioni coinvolte tramite un progetto congiunto con DASTU Department/AUIC School – Politecnico di Milano, Bergische Universität Wuppertal, Bezalel Academy of Arts and Design, Leibniz University Hannover, Institute of Urban Design and Planning, POLI.design s.c.r.l.- Politecnico di Milano.

EDUCATIONAL, IL COINVOLGIMENTO ATTIVO DEI PARTECIPANTI

Con Educational si intende quell’insieme di proposte didattiche che La Biennale di Venezia rivolge al pubblico delle Mostre e dei Festival quali università, scuole, famiglie e pubblico di appassionati e curiosi. Nell’ultimo biennio, con le due grandi Mostre, la Biennale Architettura 2023 e la Biennale Arte 2024, sono stati complessivamente 131.509 i soggetti coinvolti, di cui 72.125 i giovani partecipanti alle attività Educational. Per il 2025 si rinnova l’offerta, rivolta a singoli e gruppi di studenti, bambini, adulti, famiglie, professionisti, aziende e università. Tutte le iniziative puntano sul coinvolgimento attivo dei partecipanti. Condotte da operatori selezionati e formati dalla Biennale, si suddividono in Percorsi Guidati, Attività di Laboratorio e Iniziative Interattive, tour che abbinano una parte laboratoriale alla visita che può essere svolta negli spazi preposti o direttamente nel percorso espositivo.

L’OFFERTA EDITORIALE E IL PROGETTO GRAFICO

Il catalogo ufficiale, dal titolo Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva., è composto di due volumi. Il Volume I è dedicato alla Mostra Internazionale a cura di Carlo Ratti e si divide in due parti. La prima, intitolata Intelligens, è dedicata alla presentazione delle diverse sezioni della Mostra: Intro, Natural Intelligence, Artificial Intelligence, Collective Intelligence e Out. Ciascun progetto esposto in Mostra è accompagnato da un testo critico di approfondimento e da un apparato iconografico. La seconda parte del volume, intitolata Venice as a Living Lab, riporta “una serie di progetti speciali capaci di trasformare porzioni di Venezia e le aree esterne delle sedi di Mostra della Biennale in laboratori viventi, dove far convergere forme di intelligenza molteplici”. Il volume è arricchito da una serie di saggi critici e di “Impossible Conversations” che approfondiscono i temi della Mostra. Il Volume II presenta le Partecipazioni Nazionali e gli Eventi Collaterali: include una serie di testi corredati da immagini che approfondiscono gli interventi proposti dai Padiglioni e dagli Eventi Collaterali ai Giardini, all’Arsenale e in diverse sedi a Venezia.

L’identità grafica della Biennale Architettura 2025 e il design delle pubblicazioni sono a cura di Bänziger Hug Kasper Florio. I volumi sono pubblicati da Edizioni La Biennale di Venezia.

LA BIENNALE PER IL CONTRASTO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Dal 2021 La Biennale ha avviato un percorso di rivisitazione di tutte le proprie attività secondo principi consolidati e riconosciuti di sostenibilità ambientale. Dal 2022 ottiene la certificazione di neutralità carbonica secondo lo standard PAS 2060 per tutte le proprie manifestazioni svolte durante l’anno, grazie a una raccolta dati sulla causa delle emissioni di CO2 generate dalle manifestazioni stesse e all’adozione di misure conseguenti. Anche per il 2025 l’obiettivo è quello di ottenere la certificazione della “neutralità carbonica” , secondo la nuova norma ISO 14068, per tutte le attività programmate dalla Biennale: 82. Mostra Internazionale Cinematografica, i Festival di Teatro, Musica, Danza 2025 e, in particolare, la 19. Mostra Internazionale di Architettura. Per tutte le manifestazioni, la componente più rilevante dell’impronta carbonica complessiva è collegata alla mobilità dei visitatori. In questo senso, La Biennale è impegnata anche nel 2025 in un’attività di sensibilizzazione e comunicazione verso il pubblico.

Il Manifesto di Economia Circolare lanciato da Carlo Ratti, con la guida di Arup e il contributo della Ellen MacArthur Foundation, rafforza l’impegno della Biennale in questo obiettivo, promuovendo un modello sempre più sostenibile per la progettazione, l’installazione e il funzionamento di tutte le sue attività e manifestazioni. La sfida è quella di creare padiglioni e spazi che siano esempio di un pensiero circolare audace che generi un’eredità duratura in termini di sostenibilità. L’obiettivo è quello di eliminare gli sprechi, facendo circolare i materiali e rigenerando i sistemi naturali, dimostrando così che l’architettura e l’ambiente costruito possono coesistere in armonia con il nostro pianeta.

IL PARTNER E GLI SPONSOR

La Biennale Architettura 2025 è realizzata con il sostegno di Rolex, Partner e Orologio Ufficiale della manifestazione. Si ringraziano gli Sponsor della Biennale Architettura 2025: Bloomberg Philanthropies, Vela – Venezia Unica, Hydro e Gruppo Saviola. Ringraziamenti a Cleary Gottlieb Steen & Hamilton LLP. Rai è Media Partner della 19. Mostra Internazionale di Architettura e seguirà la manifestazione con un’offerta dedicata in Tv, alla radio e sul web. Bloomberg Connects è l’app ufficiale della Biennale Architettura 2025.

Alessandra Costantino

Foto di Alessandra Costantino

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