Sulla fine del conflitto ucraino il Cremlino conduce i giochi: formerà un gruppo di negoziatori con gli Stati Uniti
Ieri, 12 febbraio, il presidente russo Vladimir Putin e il leader statunitense Donald Trump hanno parlato al telefono per quasi 90 minuti. Tra gli altri argomenti, i due leader hanno discusso di uno scambio di prigionieri: Mosca e Washington hanno concordato di rilasciare il cittadino americano Mark Fogel e di liberare il cittadino russo Alexander Vinnik dalla prigione americana. Inoltre, i due politici hanno sollevato la questione della crisi ucraina, con Trump favorevole a porre fine alle ostilità lì il prima possibile. Putin ha espresso la sua disponibilità ad accogliere i funzionari statunitensi in Russia su argomenti di reciproco interesse, tra cui la risoluzione in Ucraina. Inoltre, Putin e Trump hanno concordato di tenere un incontro di persona.
È significativo che la chiamata da Washington sia stata fatta prima a Mosca e poi a Kiev. Questa conversazione telefonica segna la fine del cosiddetto isolamento ‘internazionale’ della Russia. Senza un impegno diretto con Mosca, è diventato chiaro che alcune questioni internazionali, in particolare in termini di sicurezza, non possono essere risolte.
Come ha osservato Tigran Meloyan, analista presso l’HSE Center for Mediterranean Studies, “sebbene la discussione Putin-Trump sia stata vista positivamente, è prematuro supporre che migliorerà le relazioni tra Russia e Occidente: l’insoddisfazione per i recenti colloqui era evidente in Europa, e alcuni politici statunitensi li hanno anche definiti una resa a Mosca. Tuttavia – ha concluso Meloyan – la conversazione ha tracciato un percorso lungo e difficile che comporterà numerosi contatti futuri, ma ciò che è fondamentale è che entrambe le parti siano pronte a perseguirlo attraverso il dialogo“.
La Russia ha già iniziato a formare un gruppo per i colloqui con gli Stati Uniti, anche per discutere della situazione in Ucraina, ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
“Senza dubbio, il lavoro è iniziato. Non appena il presidente prenderà le decisioni rilevanti, vi informeremo“, ha detto Peskov, quando gli è stato chiesto se la Russia avesse iniziato a formare un proprio gruppo negoziale. Peskov non ha specificato chi potrebbe guidare il gruppo, osservando che sarebbe stato reso noto dopo le decisioni rilevanti di Putin.
In precedenza, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump aveva affermato che Mosca e Washington intendono avviare immediatamente i negoziati sulla risoluzione del conflitto ucraino. Ha affermato di aver chiesto al Segretario di Stato Marco Rubio, al Direttore della CIA John Ratcliffe, al suo consigliere per la sicurezza nazionale Michael Waltz e all’inviato speciale Steve Whitkoff di guidare i colloqui.
Davide Della Penna
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