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Si svolge a Salerno Agrifood Future: quali opportunità per il settore?

Si tiene in questi giorni (8-10 settembre) a Salerno la seconda edizione di AgriFood Future, evento interamente dedicato al settore agroalimentare, che ambisce a consolidare il suo ruolo di riferimento nazionale per l’intero comparto.

AgriFood Future 2024 propone tre giorni di discussioni che coinvolgono Istituzioni, imprese ed Enti di ricerca, con l’obiettivo di promuovere un “confronto aperto e costruttivo sul futuro del settore”; in particolare quest’anno l’evento si concentra sui temi della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica, con uno sguardo al prossimo G7 Agricoltura, in programma per fine settembre a Siracusa.

Alla riunione campana è previsto anche un intervento, tramite videomessaggio, del  Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

Il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida

Per quanto riguarda il tema della “sostenibilità”, tanto cara ai burocrati dell’Unione Europea, il fulcro dell’incontro sarà la strategia “Farm to Fork” – dalla fattoria alla forchetta – un percorso dedicato all’intero processo alimentare con l’impegno di renderlo più “resiliente, sicuro e sostenibile”. Questo secondo le intenzioni dei politici che siedono a Bruxelles, ma sulla cui capacità di capire gli sviluppi nel settore è lecito porsi qualche dubbio. Appare infatti un tantino ipocrita parlare di “impronta ecologica” e limitare la vita quotidiana di cittadini e lavoratori, quando quegli stessi politici non si fanno scrupoli a sostenere imprese multinazionali, spesso esonerate dal seguire le regole restrittive imposte ai piccoli produttori e che inquinano impunemente persone e ambiente utilizzando in abbondanza pesticidi altamente tossici, senza alcun accenno di monito da parte delle Istituzioni preposte alla vigilanza.

Per l’ingegnere e imprenditore Andrea Prete, Presidente di Unioncamere e promotore dell’evento, “AgriFood Future rappresenta un’opportunità cruciale per il settore agroalimentare italiano di affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico e dall’evoluzione tecnologica“.

Andrea Prete

A sigillare questa intenzione futuristica, la partecipazione del colosso tecnologico Google con il suo progetto “IA per il Made in Italy“, ideato per “affiancare le eccellenze italiane ad adattarsi e cogliere le opportunità offerte dallo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale“, in diversi settori – oltre all’agrotecnico abbiamo ad esempio l’abbigliamento, l’arredamento e il metalmeccanico.

In proposito, Google dichiara che il piano è volto a “sostenere le piccole e medie imprese nel loro percorso alla scoperta dei benefici dell’intelligenza artificiale, per integrarla efficacemente nelle proprie attività, attraverso strumenti e consulenze specializzate“; l’iniziativa si svolge all’interno di AgriFood Future 2024 tramite uno spazio interattivo temporaneo dedicato all’agroalimentare. 

Molto probabilmente, se usata con i giusti criteri, la tecnologia potrebbe essere un valido aiuto nell’evoluzione della nostra economia, ovviamente ipotizzandone una corretta regolamentazione, per dare sì una spalla ai lavoratori, ma senza togliere loro opportunità occupazionali, che porterebbero, al contrario, ad una recessione per il Paese, devastante dal punto di vista sociale.

Ed è qui che entra in gioco la politica. perché dalle sue decisioni avremo lo specchio di come questo Governo, e il Ministro Lollobrigida in particolare, sia in grado di fare finalmente gli interessi degli italiani, tutelando con convinzione un comparto che è sempre stato, e che deve continuare ad essere, il fiore all’occhiello del Belpaese.

Eva Bergamo

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