Milano – Mi presento puntuale all’appuntamento presso la sede della Sartoria Diletto sita in Via Giovanni Pacini, 13 proprio a due passi dalla fermata del Metro Piola; vengo subito colpito dal lussuoso ascensore “hold stile” che
Mi fa entrare nel suo ufficio, conosco il suo fedele amico a quattro zampe Frida e mi accomodo. Da vero padrone di casa arrivano in men che non si dica caffè e pasticcini, per iniziare con grinta la nostra intervista.
Andrea Diletto è figlio di genitori italiani emigrati prima della sua nascita in Germania. Lui ha solo 30 anni tuttavia gestisce di già con grande maestria un team di 4 collaboratori nel suo show-room e rapporti con fornitori, clienti e stampa. Fin dall’infanzia il sogno di Andrea era quello di creare e nello specifico diventare un sarto; dopo le scuole superiori frequenta per qualche mese una scuola di moda a Stoccarda; capisce subito però che non è quello che fa per lui, la moda va studiata in Italia e nello specifico a Milano così per un periodo decide di lavorare in locali notturni per
Qui frequenta per ben tre anni il corso di Fashion Design e si diploma. Il suo sogno però non è solo quello di disegnare per la moda ma proprio creare e per questo decide di imparare a confezionare abiti come si faceva una volta, e dove se non da Caraceni a Milano? E’ oramai luglio, Andrea non vuole perdere tempo quindi prende il telefono e con la scusa di fissare un appuntamento per la realizzazione di un abito riesce a parlare proprio con il Signor Caraceni in persona; l’emozione è grande, gli trema la voce, poi si fa forza e a cuore aperto svela l’intento della sua chiamata. Diletto racconta a Caraceni che lo ammira a tal punto che per imparare a cucire sarebbe disposto anche a lavorare gratuitamente, chiede solo una possibilità, questo è il suo sogno.
Andrea mi confessa che i primi mesi sono stati i più duri, vuoi per l’ambiente sicuramente non giovane e contemporaneamente per l’approccio sartoriale molto molto tradizionale; tuttavia passano cinque
Andrea desidera rendere l’esperienza del “Bespoke” realmente unica e per questo è lui stesso ad andare dal suo cliente; lo raggiunge nella città in cui vive, prende in affitto un loft e la trasforma in Atelier, organizza un catering che possa allietare il piacevole momento di analisi che Andrea svolgerà. Questa è una delle fasi importanti del suo lavoro perché, come Andrea cerca di capire quali le reali esigenze del cliente così il cliente prende le misure sul servizio che gli verrà offerto.
Andrea prepara per ogni suo cliente dei “Moodboard” che facciano comprendere quale è il suo metodo di lavoro; prende trentatré misure, scatta foto, mette in luce i punti forti della fisicità del suo cliente ed al contempo comprendere come celare quegli immancabili difettucci, che tutti noi possediamo. Ora è tutto pronto, torna a Milano ed inizia il vero lavoro sartoriale; il metodo Diletto prevede tre prove antecedenti la consegna dell’abito ed un periodo di attesa stimato in circa tre mesi. La prima prova è effettuata solo con una imbastitura ed ha la finalità di vedere se l’abito “cade bene” come si suol dire in gergo tecnico; poi segue una seconda prova ed una terza con relativa consegna dell’abito appeso su una gruccia in legno personalizzata a dovere.
Altri dettagli da non trascurare sono la taschina interna appositamente realizzata per portare con sé gli occhiali, oppure la fodera interna che viene appositamente scelta dal committente; quello che più
Gli abiti di Andrea Diletto sono pronti a sfidare il tempo, lui ci mette la mano sul fuoco per ciò che realizza e per fare questo durante la loro imbastitura lascia ben sedici centimetri di stoffa, in caso di eventuali modifiche nel tempo; l’esclusività del suo “bespoke” però non finisce qui: una volta terminato l’abito, il tessuto viene ritirato e mai più utilizzato per nessun altro suo cliente, per garantire ad ognuno di possedere un pezzo unico.
Altro servizio da mille e una notte è il lavaggio, nel senso che a fine stagione nel momento in cui si ha necessità di dare una rinfrescata al proprio completo, Andrea lo fa ritirare, lo porta in Italia, lo fa lavare nella lavanderia di fiducia e poi lo fa stirare personalmente dai sui collaboratori e lo riconsegna pronto per essere riutilizzato. Incredibile!
In programma nei prossimi mesi l’apertura di un Atelier-Showroom in zona Navigli a Milano; un luogo molto intimo, non il classico negozio, ci saranno appunto all’interno i suoi collaboratori al
Andrea la definisce una “seconda linea” ove però qualità e artigianalità sono ancora elemento imprescindibile; il tutto parte da una “imbastitura” sempre realizzata in Sartoria, su tessuti scelti dallo stesso Andrea, che poi sarà adattata alle necessità del cliente e che permetterà anche a chi desidera un prodotto magari non così impegnativo, di poter vestire Sartoria Andrea Diletto.
Francesca Brienza