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Russia: le dimissioni di Dmitrij Medvedev danno il via all’operazione “successione”

Russian President Vladimir Putin and Prime Minister Dmitry Medvedev speak before a meeting with members of the government in Moscow, Russia January 15, 2020. Sputnik/Dmitry Astakhov/Pool via REUTERS ATTENTION EDITORS - THIS IMAGE WAS PROVIDED BY A THIRD PARTY. - RC2EGE9MKZQK

Il presidente Vladimir Putin ha usato l’annuale discorso all’Assemblea Federale, ovvero le Camere riunite più il gotha dell’amministrazione statale, per presentare al Paese la riforma costituzionale di cui tanto si vociferava. E i rumors hanno fatto centro. Putin ha davvero proposto di rafforzare il ruolo di parlamento e governo, a discapito dei poteri presidenziali. Manovra che a molti osservatori è sembrata essere funzionale a tenere lo stesso presidente in sella anche in futuro, benché in un ruolo diverso da quello di presidente, il cui mandato verrà ora espressamente limitato a due mandati. Insomma, l’operazione “successione” è iniziata.

Che dopo Putin – scade nel 2024 – possa esserci dunque sempre Putin (magari nella carica di premier con prerogative rafforzate) è una possibilità molto reale. Ma, va detto, non l’unica: a una prima ondata di riforme potrebbe seguirne un’altra e altri ruoli, ad esempio quello di capo del Consiglio di Sicurezza, che Putin già ricopre, potrebbero essere rivisti. Si vedrà.

Intanto l’intero governo si è dimesso, per “dare l’opportunità” al presidente di “prendere tutte le decisioni necessarie” nel disegnare il nuovo assetto, imprimendo nei fatti uno sprint violentissimo al progetto. Dmitrij Anatol’evič Medvedev, l’eterna spalla di Putin, è già stato destinato alla carica di vice capo del Consiglio di Sicurezza, creata ad hoc per lui. Come premier Putin ha invece proposto – e la Camera ratificherà oggi – l’attuale capo del servizio fiscale federale russo, Mikhail Mishustin. Quindi un tecnico, peraltro lontano da clan politici più blasonati. Il che la dice lunga sul giudizio dello zar sull’attuazione dei piani stilati per rivitalizzare l’economia. Putin, da prassi, ha elogiato i ministri per il lavoro svolto e ha chiesto loro di restare ad interim fino a che non si sarà insediato il nuovo esecutivo (che forse vedrà volti nuovi in caselle chiave come Esteri e Difesa).

RED

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