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Roma: dal 6 al 19 maggio la 76esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia

Roma – Con le prequalificazioni che scatteranno il 6 maggio si aprirà ufficialmente la 76esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia, che entrerà nel vivo a partire dal 12 (ultimo turno delle qualificazioni e primi incontri del tabellone maschile), per poi concludersi domenica 19 (giorno delle finali). Dal 2011 il torneo vede svolgersi contemporaneamente sia l’evento maschile (categoria Master 1000 del circuito ATP) che quello femminile (categoria Premier 5 del circuito WTA), e rappresenta l’ultimo grande evento su terra rossa prima del Roland Garros. Un torneo che è ormai uno degli appuntamenti più importanti della stagione tennistica, in crescita costante, ed apprezzato da tutti (addetti ai lavori e spettatori), con tanto di riconoscimenti ufficiali: l’edizione femminile è stata infatti premiata dalla WTA (ovvero dai voti delle giocatrici), per tre anni consecutivi (2016, 2017, 2018), come il miglior torneo di categoria Premier 5. La bellezza del Foro Italico, in cui spicca la spettacolarità dello Stadio della Pallacorda (intitolato poi nel 2006 a Nicola Pietrangeli – leggenda del tennis italiano, due volte trionfatore nello slam parigino ed altrettante agli Internazionali d’Italia), con i suoi gradoni di marmo bianco e le statue che lo circondano, crea un’atmosfera unica. Un’ambiente che, unitamente all’efficienza organizzativa ed alla passione del pubblico ha contribuito a fare degli Internazionali uno degli eventi più attesi dell’anno, nella capitale e non solo. L’edizione del 2019, poi, cade in un momento particolarmente felice del tennis italiano, galvanizzato dal trionfo di Fabio Fognini al Master 1000 di Montecarlo (primo giocatore italiano a trionfare in un torneo di questa categoria) e dalla attribuzione, alla città di Torino, delle ATP FINALS per il quinquiennio 2021-2025. Fattori che, oltre ad un appeal in costante ascesa che lo rende un evento sempre più partecipato, fanno sperare gli organizzatori di veder superare il record di 204.000 presenze registrate nel 2016 e quello degli incassi, risalente al 2017. Del resto, come già annunciato dal Presidente della FIT (Federazione Italiana Tennis) Angelo Binaghi, sono già state superate le prevendite registrate nel 2018, quando l’affluenza complessiva fu di 203.758 spettatori e l’incasso di 11.629.011 euro.

Numeri alla portata, perchè, oltre alla speranza di vedere un italiano protagonista ad oltre quarant’anni di distanza dall’ultimo successo azzurro al Foro Italico (quello di Adriano Panatta nell’indimenticabile annata del 1976, in cui trionfo’ anche al Roland Garros e fu protagonista della nazionale che vinse la Coppa Davis in Cile), il 2019 vedrà il ritorno a Roma del fuoriclasse elvetico Roger Federer (assente nelle due ultime due edizioni in seguito alla rinuncia a giocare la stagione su terra), quattro volte finalista agli Ibi e molto amato dal pubblico della Capitale, oltrechè, naturalmente, dagli appassionati di tutto il mondo. Senza contare tutti gli altri protagonisti del circuito mondiale. Dallo spagnolo Rafael Nadal (che con 8 affermazioni vanta il record di successi a Roma), chiamato a difendere il titolo conquistato lo scorso anno per confermarsi principe del Foro Italico, a Novak Djokovic (il serbo, numero uno al mondo, otto volte finalista a Roma e trionfatore in ben 4 edizioni), al tedesco (di genitori russi) Alexander Zverev, massimo rappresentante della nuova generazione, finalista nel 2018 e che qui, nel 2017, ha conquistato il suo primo Master 1000 in carriera. Solo per citarne alcuni.

In ambito femminile, invece, l’ucraina Elina Svitolina (la cui partecipazione non è scontata, a cusa di problemi al ginocchio) difende i due titoli conquistati consecutivamente nelle ultime due edizioni. Un torneo, quello femminile, particolarmente aperto e senza una favorita della vigilia. Basti pensare che i primi 22 tornei disputati in stagione hanno visto trionfare ben 21 diverse giocatrici, con la sola Petra Kvitova in grado di conquistare 2 titoli. Come in campo maschile, anche  in quello femminile si avrà un grande ritorno, quello di Serena Williams (regina del Foro Italico quattro volte: 2002, 2013, 2014, 2016).

Tra le assenze spicca quella di Maria Sharapova. La siberiana (regina del Foro Italico in ben tre occasioni: 2011, 2012, 2015), ancora convalescente dopo l’operazione conseguente all’infortunio alla spalla destra, ha dovuto dare forfait, e non potrà difendere la semifinale conquistata nella passata edizione.  In campo femminile, pertanto, le speranze russe saranno riposte su Daria Kasatkina ed Anastasia Pavlyuchenkova, cui potrebbero aggiungersi altre connazionali provenienti dalle qualificazioni. Oltre ai successi di Masha, il Foro Italico ha visto anche altre protagoniste russe. La prima ad imporsi nella Capitale fu infatti, nel 2009, Dinara Safina, che s’impose 6-3, 6-2 nella finale tutta russa sulla connazionale Svetlana Kuznetsova. Una stagione particolarmente fortunata, il 2009, per le giocatrici russe su terra. Nelle stesso anno, infatti, Sveta e Dinara furono protagoniste di altre due finali sulla stessa superficie, a Stoccarda ed al Roland Garros, che segnarano altrettanti successi per la Kuznetsova.

In campo maschile, invece, saranno Karen Khachanov e Daniil Medvedev a rappresentare la Russia nel main draw del Master 1000 di Roma. Karen, dopo un difficile avvio di stagione, è chiamato al riscatto, seppur sulla superficie meno adatta alle sue caratteristiche; Daniil che pure, come il connazionale, prediligie le superficie veloci, proverà invece a dare continuità agli ottimi risultati che in questa stagione sono arrivati anche su terra rossa. Non ci sarà invece Andrey Rublev, che ha affidato ad un tweet la sua delusione per aver dovuto interrompere la stagione su terra a causa di un infortunio al posto destro.

Stefano Tardi

 

 

 

 

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