Putin firma il decreto sulle nuove sanzioni verso i paesi ostili alla Russia
Il documento vieta di adempiere e concludere accordi con persone fisiche e giuridiche appartenenti a paesi ricompresi tra quelli che hanno adottato misure restrittive sanzionatorie nei confronti della Federazione Russa, nonché di esportare materie prime e prodotti dalla Russia.
Martedi 3 maggio, il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto sull’utilizzo di nuove misure economiche speciali di ritorsione contro le azioni ostili di alcuni stati stranieri e organizzazioni internazionali. In particolare, il documento pubblicato sul portale ufficiale delle informazioni legali vieta di adempiere agli obblighi e concludere accordi con persone fisiche e giuridiche straniere nell’ambito delle misure restrittive di ritorsione, nonché di esportare materie prime e prodotti dalla Russia nell’interesse di tali persone.
Secondo il decreto, queste misure sono adottate al fine di tutelare gli interessi nazionali della Russia “a causa di azioni ostili che contraddicono il diritto internazionale degli Stati Uniti d’America e degli Stati stranieri e delle organizzazioni internazionali che hanno aderito a loro volte a sanzionare illegittimamente la Federazione Russa, i cittadini della Federazione Russa e delle persone giuridiche russe del [loro] diritto di proprietà e limitando il loro diritto di proprietà.”
Il governo russo è stato incaricato di approvare un elenco di individui sanzionati dalla Russia in dieci giorni e di determinare criteri aggiuntivi per accordi e obblighi da classificare come vietati in conformità con questo decreto.
Il Ministero delle Finanze e la Banca Centrale Russa avranno facoltà di fornire chiarimenti ufficiali sull’applicazione del presente decreto ad eccezione delle norme sulle operazioni finanziarie di cui beneficiano i soggetti soggetti delle sanzioni russe.
RED
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