Pubblicato il Ottobre 19th, 2022 | Da Redazione Russia News
0Putin firma il decreto che impone la legge marziale nelle quattro nuove regioni russe
Il presidente russo ha proclamato la legge marziale nelle regioni di Kherson, Zaporizhzhia, Luhansk e Donetsk, ma ha sottolineato che ha notato che era in vigore in questi territori prima che si unissero alla Russia.
Vladimir Putin ha anche introdotto elementi della legge marziale, imponendo un livello medio di reazione e una mobilitazione economica, in altre 8 regioni (Crimea, Krasnodar, Belgorod, Bryansk, Voronezh, Kursk, Rostov e Sebastopoli) confinanti con l’Ucraina, e concesso ulteriori poteri ai capi di tutte le regioni russe. “Nell’attuale situazione“, ha detto, “ritengo necessario fornire a tutti i governatori delle regioni russe ulteriori poteri“.
Putin ha anche incaricato il governo di preparare una bozza di decreto sull’istituzione di un “consiglio speciale di coordinamento” sotto la guida del primo ministro Mikhail Mishustin: “Non solo le forze dell’ordine competenti, ma anche l’intero sistema dell’amministrazione statale sono impegnati a risolvere i compiti di garantire un’operazione militare speciale», ha detto.
L’annuncio è stato dato durante il Consiglio di sicurezza nazionale, che era stato convocato per oggi.
Secondo Putin, il regime di Kiev continua a respingere ogni proposta di negoziato: “Sono entrate in vigore“, ha detto, “le leggi costituzionali sull’ammissione di quattro nuove regioni nella Federazione russa. Il regime di Kiev, come sapete, ha rifiutato di riconoscere la volontà e la scelta delle persone, respinge ogni proposta negoziale. Al contrario, continua i bombardamenti e persone innocenti stanno morendo“.
Questi annunci — di cui la Russia è stata informata grazie a una diretta televisiva, è stata ritenuta necessaria per contrastare una serie di azioni terroristiche dell’Ucraina.
La legge marziale, che entrerà in vigore giovedì, comporterà restrizioni al movimento delle persone e al traffico di mezzi, l’aumento della possibilità di ispezioni a bordo, il divieto di assembramenti, una censura ancora più stretta e poteri più estesi per le autorità di polizia.
Ai capi delle regioni saranno affidati nuovi poteri per imporre il coprifuoco, accelerare la mobilitazione, e che riguarderanno la sfera economica, quella della sorveglianza e della sicurezza, e quella della protezione territorio.
Sarà loro possibile rafforzare la “protezione dell’ordine pubblico“, la sorveglianza siti militari e statali e, soprattutto, trasferire provvisoriamente gli abitanti in zone sicure.
Al momento, secondo quanto dichiarato dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, la Russia non intende chiudere i confini: “Non è pianificato“, ha detto Peskov alla stampa.
RED