Helsinki – Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump e quello della Federazione Russa, Vladimir Putin, si sono incontrati a
L’incontro, atteso da entrambi, è stato presentato come il punto di partenza per un cambiamento delle relazioni tra Stati Uniti e Russia. Poco prima della conferenza stampa, il presidente americano aveva riconosciuto le criticità dei rapporti tra i due paesi, sostenendo il bisogno di rinnovare le loro relazioni.
La riunione, tenuta nel palazzo residenziale di Helsinki, è durata più di due ore ed è iniziata in ritardo a causa del volo del presidente russo, che ha fatto attendere quello americano. Si è tenuta senza un ordine del giorno preciso e alla sola presenza dei leader e dei loro interpreti. È stata seguita da una conferenza stampa congiunta, nella quale Trump e Putin hanno espresso soddisfazione e hanno sottolineato il comune obiettivo di migliorare i rapporti bilaterali.
L’incontro tra i due presidenti si è svolto poco dopo l’incriminazione di 12 funzionari russi da parte del procuratore Mueller nell’ambito del Russiagate. La speranza dei repubblicani era che Trump avrebbe fatto chiarezza sul tema delle interferenze russe nelle elezioni americane, e il capo della Casa Bianca ha sottolineato di avere affrontato la questione.
Il leader del Cremlino ha dichiarato che “la Russia non ha mai interferito con le elezioni americane”. E Trump ha ribattuto: “Ho sconfitto Hillary Clinton regolarmente. E la gente lo sa”. L’inchiesta Russiagate, per Trump “è scaturita soltanto perché i Democratici hanno
“Sono menzogne. Potremmo far venire gli uomini di Mueller nel nostro paese, ma esistono delle convenzioni, dovremmo avere anche noi la possibilità poter interrogare cittadini americani coinvolti in vicende di spionaggio”, ha ribattuto Putin. “Mi sono occupato di intelligence. Siamo uno stato democratico. Anche l’America lo è, non potete certo negarlo. La verità arriverà soltanto da un processo. L’ultima parola spetta soltanto ad un tribunale. Ribadisco: c’è un trattato. Inviateci una richiesta e noi risponderemo. Anche noi potremmo però poi chiedere di interrogare cittadini statunitensi”, ha aggiunto.
Interrogato dai giornalisti sul tema di un possibile ricatto a Trump, Putin ha detto: “Non abbiamo materiale compromettente su di lui. Non sapevo neanche, quando non era presidente, che fosse a Mosca. Sono soltanto voci”.
Un avvicinamento, invece, sull’Iran. “Abbiamo parlato dell’importanza di fare pressione sull’Iran per mettere fine al suo programma nucleare e alla sua campagna di odio nel Medioriente”, ha dichiarato il presidente americano, sottolineando di ritenere “fondamentale la sicurezza di Israele”.
“Con l’accordo sul nucleare l’Iran si è sottoposto ai controlli, e l’intesa ha permesso di evitare una proliferazione nucleare nella
In sostanza, come molti osservatori hanno detto, Trump a questo vertice di Helsinki, ha strapazzato gli europei a Bruxelles e aperto la porta a Putin.
RED