Pubblicato il Marzo 21st, 2017 | Da Redazione
2A PROPOSITO DELLE RAGAZZE DELL’EST
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Irina Osipova, fondatrice e presidente dell’associazione RIM Giovani Italo-Russi che fa parte della galassia delle organizzazioni della comunità russa in Italia, sulla polemica nata dopo la trasmissione “Parliamone Sabato” andata in onda su RAI Uno e condotta da Paola Perego. Per la cronaca, il programma nel frattempo è stato chiuso, ma le polemiche sul “caso” che ha scatenato le ire della politica, non sembrano volersi attenuare.
Ecco qui di seguito la lettera:
“L’eco della gaffe avvenuta durante il programma Parliamone sabato all’interno della prima rete di stato italiana RAI1, mi spinge a contribuire al dibattito pubblico descrivendo le mie considerazioni che desidero narrare nella seguente lettera aperta.
Mi chiamo Irina e sono una ragazza russa di Mosca, quindi dell’Est, classe ’88, avente la doppia cittadinanza – russa e italiana. Durante la Vostra trasmissione era apparsa una grafica che precedeva il dibattito sulle donne definite genericamente dell’Est, alle quali vengono attribuite particolari caratteristiche che secondo un presunto sondaggio per alcuni uomini rappresentano delle qualità. Lo steriotipo creato dalla trasmissione di una donna dell’Est, pur essa sia russa, croata o ungherese viene messo a confronto con lo steriotipo della donna appartenente alla stessa etnia di Paola Perego – conduttrice del programma su RAI e di Monica Maggioni – presidente della televisione di stato italiana.
La donna dell’Est viene fatta passare per una mamma che recupera il fisico marmoreo, con un aspetto sexy non usando dei pigiami, disposta a perdonare il tradimento e sottomettersi all’uomo, essendo essa una casalinga addestrata dalla tenera età, che non figna, non si appiccica e che non mette il broncio.
E’ veramente inconcepibile come una televisione statale possa mandare in fascia oraria pomeridiana un programma che in pochi secondi riesce al contempo ad offendere la dignità di una donna italiana e delle donne dell’Est, facendo passare le italiane per donne di seconda scelta essendo esse presumibilmente mal ridotte esteticamente e psicologicamente, e definendo le donne di mezza Europa geografica a Est come opportuniste prive di dignità morale, piegate alle pulsioni grottesche maschili.
Tutto questo tenendo presente che negli ultimi mesi in particolare la stessa trasmissione radiotelevisiva ha cercato di sensibilizzare la popolazione verso i diritti delle donne, criticando quelle maniere che privano il gentil sesso della sua dignità. Inoltre la stessa rete televisiva da anni promuove una campagna contro il razzismo, cercando di far credere agli spettatori che siamo tutti cittadini del mondo, ritenendo non politically correct parlare neanche di differenze razziali o culturali, criticando il modo di giudicare gli stranieri attribuendo ad essi degli steriotipi in base al paese d’origine, promuovendo la concezione di una società dove non ci debba essere alcuna differenza tra uomini e donne. Vediamo invece che in onda viene mandato un programma, che per acquisire popolarità, colpisce la dignità delle donne sia italiane che dell’Est, che da forma a degli steriotipi tracciando dei chiari confini etnico-culturali tra le nazioni e che in ultima battuta prende in considerazione lo steriotipo maschile, ridotto esclusivamente a delle pulsioni primitive.
Il buon senso sembra mancare sia nell’impostazione ideologica di partenza, che nella contrarietà ad essa proposta durante la slide di Parliamone sabato.
Oltretutto una simile slide oltre a mancare di rispetto alle donne e agli uomini propone un’immagine che non rispetta i veri valori su cui ogni sana società dovrebbe basarsi. Distorce la concezione di una relazione tra uomo e donna, finalizzata a creare una famiglia. Immaginatevi che società potrebbe venir fuori da questi steriotipi? Un uomo italiano che considera le italiane di seconda scelta e che si fidanza con una donna dell’Est sapendo di poterla tradire mentre la chiude in una casa a fare le pulizie? Sarebbero questi i modelli che promuove la TV di stato? Non sarebbe opportuno proporre dei costrutti ideali che mirano a conservare la società che ha come nucleo fondate una famiglia che collabora piuttosto che screditare le madri italiane?
Vorrei invitare la redazione della RAI a prestare rispetto per davvero agli uomini italiani o stranieri, alle donne italiane e straniere che pagano il cannone o che vengono a scoprire di queste gaffe attraverso i giornali. Alla base di una società sana ci deve essere il rispetto e la dignità nei confronti delle differenze. Le cosiddette qualità illustrate dal programma non hanno contribuito a ciò, anzi hanno sottratto dignità e mancato di rispetto alle donne e come ho fatto notare anche agli uomini.
Mi auguro che simili cose non si ripetano più e chiedo che la RAI di scusarsi ufficialmente difronte ai propri telespettatori.”
Irina Osipova
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